Chapter 14

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Ormai era quasi sera e presa dalla noia accesi il portatile. Navigai su internet e poi entrai nel mio profilo Facebook controllando alcune notifiche; dato che non avevo nulla da fare iniziai a vedere le foto dei miei amici fino ad arrivare a quelle di Niall. L'ultima volta che lo vidi fu la sera dell'incontro e da lì non mi ero più fatta sentire.

-"Guarda che è inquietante fissare la gente anche da uno schermo".

Sobbalzai e mi voltai di scatto per vedere Harry appoggiato alla porta; si avvicinò ,senza che io lo invitassi ad entrare, e guardò con attenzione Niall che aveva un sorriso a trentadue denti e gli occhi più azzurri del solito mentre suonava la sua chitarra.

-"Il principe azzurro?" chiese.

-"I fatti tuoi?" risposi spegnendo il display. Stava per infastidirmi di nuovo, ma qualcuno suonò il campanello permettendomi di fuggire da quella situazione imbarazzante. Scesi le scale evitando di cadere e quando aprii mi trovai il biondo con in mano il mio telefono.

-"Questo era in macchina" accennò un sorriso. Non mi ero neanche accorta di esserne senza, così lo ringraziai sorridendo. Ma ovviamente a rovinare il momento fu l'intrusione di Harry che decise di raggiungerci.

-"Io sono Harry" si presentò.

-"E' mio cugino" aggiunsi in fretta notando la confusione di Niall.

-"Io sono Niall" ricambiò con un sorriso. Amavo il suo sorriso, ma anche Harry non scherzava. Quest'ultimo appunto mi guardò con un sorriso divertito e capii cosa stava per fare.

-"Lui è il ragazzo che poco fa-" gli calpestai il piede cercando di fermarlo e ci riuscì quando sul suo volto apparve una smorfia di dolore.

-"Che poco fa volevo chiamare" conclusi al suo posto sorridendogli falsamente.

-"Beh non potevi farlo se non avevi questo" mi porse il telefono  e lo ringraziai; fui felice quando subito dopo ci salutò dicendo di avere alcune commissioni da sbrigare ma che uno di questi giorni sicuramente saremmo usciti insieme. Quando chiusi la porta lasciai andare un sospiro di sollievo felice che Harry non fosse riuscito a mettermi in ridicolo. Mi voltai e lo vidi sul divano mentre rideva di gusto, mi irritò a tal punto che presi un cuscino e glielo lanciai colpendolo in faccia.

-"Non c'è nulla di divertente" incrociai le braccia.

-"Invece vederti impallidire per la paura e subito dopo arrossire per l'imbarazzo è davvero esilarante!" rise rilanciandomi il cuscino. Lo fulminai con lo sguardo e poi lo spinsi per farmi spazio e sedermi di fronte la tv, ma ovviamente lui prese il telecomando impedendomi di cambiare canale. Frustata mi arresi e accesi il telefono: avevo quattro chiamate perse da Jess e una da mamma, risposi ad alcuni messaggi e mi soffermai su uno di cui non sapevo il mittente.


Da Sconosciuto:

Domani festa a casa Turner!


Bene, era da tanto che non partecipavo ad una festa e quelle dei Turner erano le più spettacolari, poi visto che domani sarebbe stata domenica  avevo una bella scusa per restare a casa e non andare a scuola.

-"Perché sorridi come un'ebete?" domandò Harry rivolgendo la sua attenzione a me.

-"Nulla, domani ci sarà una festa" dissi digitando un messaggio per Jess. Lo senti fare un 'oh' e cavolo mi fece pena.

-"Vuoi venire? E' aperto a tutti" infatti tutti i ragazzi della città partecipavano in massa.

-"Ti farebbe bene alzare il culo dal divano e svagarti". Scrollammo entrambi le spalle, asociale com'era non mi sarei sorpresa se non si fosse presentato. Poi a pensarci bene mi ricordai del ballo di primavera che purtroppo era saltato perché dei teppisti avevano distrutto le vetrate dell'edificio che avevamo prenotato e non avevamo più tempo per trovarne un altro, ecco un'altra ragione per partecipare. Mi vibrò il telefono.

Deep ~H.S.Where stories live. Discover now