Chapter 51

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HARRY'S POV

Mi ero sempre chiesto cosa ci aspettasse dopo la morte.

Non ho mai creduto esistessero i miracoli, l'aldilà, gli angeli.

Ma mi sbagliavo, perché se lei non era un angelo destinato al paradiso nulla aveva più un significato.

La bellezza del suo viso pallido era rimasta immutata, e il color cipria del suo abito spiccava nel letto di rose nere, nere come il colore dei nostri visi, dei nostri abiti e dei nostri cuori in pezzi, difronte tanta sofferenza.

Il mio cuore però aveva cessato di battere insieme al suo, era caduto nell'oblio, in quello che era un eterno dolore.

Non dovevo affezionarmi eppure mi ero innamorato.

E il mio amore ora giaceva in quella tomba con lei, sarebbe rimasto per sempre prigioniero e succube della morte.








Mi svegliai di scatto trovandomi difronte gli occhi azzurri di Niall.

Scacciai dalla mia mente l'orrendo incubo e seguii il biondo verso la dottoressa accerchiata da Jess, Zayn e il ragazzo che due notti prima aveva chiamato l'ambulanza, se non mi sbagliavo, lo stesso che con furia inumana picchiava Jeff.

-"C-Com'è andata l'operazione?" domandò Jess con voce instabile e stanca, come noi non chiudeva gli occhi da due giorni.

-"Posso dire che dopo quindici ore in sala operatoria l'intervento è andato a buon fine, ma non possiamo sapere con certezza quando la paziente si sveglierà o se si sveglierà" spiegò la dottoressa facendoci sbiancare tutti.

-"Questo c-che significa?" domandò Niall non volendo davvero credere a ciò che stava cercando di dirci.

-"La paziente è entrata in coma da nove ore, ci sono possibilità che il suo sistema nervoso non riprenda l'attività celebrale" cercò di mantenere un tono professionale ma non riuscì a celare il dispiacere e la rassegnazione che trasparirono dai suoi occhi per la vita della mia Sum.

-"Lei non può morire! Dovete fare qualcosa!" urlai in quel silenzio opprimente facendo sobbalzare tutti.

-"Non potete lasciarla morire!" ripetei in preda alla rabbia facendo passi in avanti ma Zayn mi bloccò dal dare di matto.

Sembrava l'unico ancora capace di respirare e ragionare razionalmente, Jess era in preda a un pianto isterico e Niall era troppo scioccato per reagire, pareva che da un momento all'altro avrebbe vomitato l'anima.

-"Abbiamo fatto tutto ciò che è in nostro potere" disse la donna rassegnata.

-"Possiamo vederla?" parlò il moro per la prima volta.

Che voleva da lei? Che ci faceva ancora qui? Perché non andava via?!

-"Si ora potete, la stanza è la 133B" detto questo si dileguò nei corridoi.

Mi sedetti ancora incredulo alla prima sedia libera. Non riuscivo a elaborare nulla.
Nella mia testa vi erano solo immagini di lei che veniva colpita con forza dall'auto in corsa e il suo corpo che per l'urto veniva lanciato sull'asfalto. Poi sangue, singhiozzi, lacrime, le sue parole.
Oh, quanto vorrei poter sentire la sua voce, poterle parlare, ho ancora troppe cose da dirle, troppe cose da risolvere, troppo per essere lasciato andare.

-"Vuoi andare prima tu?" a interrompere i miei pensieri fu Zayn che con sguardo serio e rammaricato mi indicava i corridoi.

-"Andate prima voi" scossi la testa non riuscendo a fare altro.

Tutti annuirono e poi sparirono.

Non poteva essere vero, non potevo perderla dopo averla trovata.

Deep ~H.S.Where stories live. Discover now