CAPITOLO 3

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Sono passati due giorni da quando Luca mi ha dato quel bigliettino e sono due giorni che penso e ripenso a cosa fare, ne ho parlato anche con Anna che ovviamente mi ha detto subito di chiamare o quanto meno mandare un messaggio a quel numero, ma non so per quale motivo la mia testa dice tutt'altro.
Sono sempre stata insicura, prendere una decisione per me è una delle cose più difficili, anche per quanto riguarda le cose banali, infatti spesso e volentieri lascio che siano gli altri a decidere per me, cosa del tutto sbagliata, ma questa volta decidere spetta solo e soltanto a me.
Resto sdraiata sul letto a rigirarmi il pezzo di carta tra le dita, i miei pensieri vengono però interrotti dall'arrivo di Anna nella mia stanza.
<<Allora, non hai ancora fatto nulla?>>
Mi domanda sedendosi a gambe incrociate ai piedi del letto.
<<No...>>
Rispondo senza aggiungere altro, sotto il suo sguardo indagatorio.
<<Secondo me dovresti provarci, per averti dato il suo numero vuol dire che l'hai colpito, non pensi?>>
Rifletto su ciò che la mia coinquilina ha appena detto e si, non ha tutti i torti.
<<Ma non so nemmeno chi c'è dall'altra parte>>
Sbotto, mentre lei alza gli occhi al cielo stanca di tutte queste mie paranoie.
<<Senti, se non lo fai tu lo faccio io!>>
A sbottare è lei questa volta.
<<Io non ti capisco a volte, hai 23 anni, sei una bellissima ragazza, sei single, un ragazzo misterioso di cui conosci solo la professione ti manda un biglietto con il suo numero e tu che fai? Passi due giorni a pensare cosa fare invece di scrivergli in tempo zero?!>>
Anna è sempre stata una persona schietta e sincera, non riesce a tenersi dentro quello che pensa, deve per forza condividerlo con gli altri.
<<Sai quanto sono insicura e quanti problemi mi faccio ogni volta che devo fare cose di questo tipo>>
Mi metto seduta anche io, poggiando la schiena allo schienale del letto.
<<E poi proprio perché non so chi è mi sale ancora di più l'ansia>>
Concludo, stringendo il cellulare tra le mani e guardando la mia amica.
<<Ho capito, ma se lo contatti non succede nulla, non è che domani devi sposartelo>>
Dice, facendosi più vicina a me.
<<Va bene, lo contatterò>>
La rassicuro, poggiando il cellulare sul letto.
<<Eh no mia cara, tu lo contatti ora>>
Riprende il mio telefono e lo mette nuovamente nella mia mano.
<<Ti conosco, come minimo ci ripenseresti altre cento volte e poi non lo contatteresti, quindi approfittane ora che sono qui con te>>
La guardo per qualche secondo e capisco che non ho altra scelta, o lo contatto oppure Anna lo farà al posto mio. Sblocco il cellulare e vado nella rubrica per aggiungere il numero ai nuovi contatti, numero che salvo con un punto interrogativo, almeno per il momento.
La bionda al mio fianco scruta ogni mio gesto, osservando attentamente il display del telefono, io invece apro whatsapp e digito il famoso punto interrogativo nella barra di ricerca.
<<Eccolo!>>
Urla Anna più entusiasta di me, indicando con l'indice il primo risultato della ricerca. Prendo coraggio e apro la chat e solo ora mi accorgo che come foto profilo ha l'immagine di un pallone.
<<Cosa dovrei scrivergli?>>
Domando indecisa come al solito.
<<Credo che un semplice "ciao" possa andare bene>>
Suggerisce Anna continuando a guardare il display del cellulare, poi continua.
<<Ora però devo abbandonarti, ho promesso a Ciro che gli avrei fatto compagnia in giro per i negozi prima di andare a lavoro>>
Si alza dal letto e raggiunge la porta che prontamente apre, ma io la fermo.
<<Tu e Ciro? Devi dirmi qualcosa?>>
Le chiedo curiosa, visto che lei con lo shopping non ci va per niente d'accordo.
<<Assolutamente no, è una semplice uscita tra amici, tu piuttosto datti da fare signorina che stasera ti interrogo e guai a te se verrai a dirmi "Non gli ho più scritto">>
Mi rimprovera per la millesima volta per poi sparire dal mio campo visivo, lasciandomi sola con le mie paranoie.

Resto dieci minuti a fissare la chat aperta e a pensare a cosa scrivere, poi però decido di buttarmi e di scrivere la prima cosa che mi passa per la testa, così mando il primo messaggio.

Inaspettato - Khvicha KvaratskheliaWhere stories live. Discover now