CAPITOLO 15

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Il giorno dopo, al mio risveglio, il lato destro del letto è vuoto e il mio corpo  ancora nudo, è coperto solo dal lenzuolo. Mi alzo e provo a cercare nella stanza i miei vestiti, ma non trovando nulla tiro via le lenzuola dal letto e mi ci avvolgo dentro.
Percorro il corridoio e più vado avanti più sento vicino il profumo di quelli che dovrebbero essere pancakes. Arrivo in cucina e lo vedo dietro i fornelli intento a tostare del pane, ma prima di disturbarlo decido di godermi un po' lo spettacolo, così mi appoggio con la spalla alla parete e inizio ad osservare ogni suo movimento.
<<Ti piace quello che vedi?>>
Dice dopo alcuni minuti senza neanche guardarmi e mettendo nel piatto il pane appena tostato.
<<Parecchio>>
Ammetto, facendo qualche passo in avanti.
<<Potrei sapere dove sono i miei vestiti?>>
Gli chiedo, stringendomi nel sottile lenzuolo che avvolge la mia nudità.
<<Esattamente dove li abbiamo lasciati ieri sera>>
Risponde con un sorrisetto, indicando il salotto con un cenno del capo e senza proferire parola, vado in salotto e recupero i miei vestiti.
<<Vado a cambiarmi un secondo>>
Lo avviso, sparendo nuovamente dietro il corridoio per poi andare in bagno e rimettere i miei adorati vestiti.
Quando esco dal bagno, il profumo di pancakes è ancora più intenso e, dopo aver sistemato il lenzuolo nella stanza di Khvicha, lo raggiungo.
<<Che piani hai per questa sera?>>
Mi domanda, portando a tavola quello che ha preparato.
<<Credo nessuno, oggi il locale resterà chiuso per l'ultimo giorno, perché?>>
Ribatto io per poi sedermi a tavola e dare inizio al primo pasto della giornata.
<<Victor ha organizzato una cena a casa sua, se ti va potresti venire con me>>
Spiega, prima di addentare un pancake.
<<Si, va bene>>
Accetto la sua proposta e insieme finiamo di fare colazione.

Più tardi mi riaccompagna a casa, in quanto anche oggi deve allenarsi, ma quando metto piede nel palazzo, mi ritrovo faccia a faccia con Giovanni.
<<Ciao>>
<<Hey>>
Gli faccio spazio per farlo passare, visto che gli sto bloccando il passaggio.
<<Khvicha è fuori?>>
Mi chiede, mentre sistema lo zaino sulle spalle.
<<Si, mi ha accompagnata lui>>
<<Perfetto>>
Dice per poi darmi le spalle e uscire fuori dal palazzo, ma prima di raggiungere il suo compagno di squadra, si volta nuovamente verso di me.
<<Stasera ci sarai anche tu?>>
<<Si, credo di sì>>
Rispondo, mantenendo il portoncino per non farlo chiudere.
<<Va bene, allora a stasera>>
Ricambio il saluto e non appena si allontana, lascio andare il portoncino e percorro le scale, arrivando finalmente a casa.
Quando varco la porta d'ingresso, trovo Anna con addosso solo un asciugamano che le arriva parecchio più sopra del ginocchio.
<<Qualcosa mi dice che stamattina vi siete dati un buongiorno con i fiocchi>>
Le dico senza salutarla, facendo scivolare dalla spalla la mia borsa e posando la giacca sull'attaccapanni.
<<Se è per questo ieri ci siamo dati anche una buonanotte con i fiocchi>>
Prende posto sul divano e stende le gambe in avanti, poggiando i piedi sul tavolino.
<<E tu invece? Com'è andata a casa di Khvicha?>>
Chiede, mentre io prendo posto sul divano insieme a lei.
<<Si, benissimo>>
Mi limito a dire, ma a poco serve visto che Anna mi guarda insistentemente per avere maggiori dettagli.
<<E...>>
<<Abbiamo fatto sesso>>
La biondina accanto a me si alza euforica dal divano e gira su se stessa, saltellando sul posto.
<<Finalmente ti sei lasciata andare>>
In effetti si, mi sono lasciata andare e tornassi indietro, mi lascerei andare altre mille volte con lui.
<<Ho fatto quello che mi sentivo di fare ed è stato bellissimo>>
Le spiego, facendo tornare nella mia mente l'immagine di me e Khvicha che facciamo l'amore.
<<Ho sempre pensato che i calciatori avessero una marcia in più per quanto riguarda il sesso e dopo ieri sera e stamattina, ne ho avuto la conferma>>
Afferma lei sedendosi nuovamente sul divano.
<<A proposito di calciatori, tu stasera verrai alla cena che ha organizzato Victor?>>
<<Certo che si, anche perché da domani si torna a lavoro e stasera voglio solo divertirmi e passare una bella serata>>
Risponde schietta, stringendosi nell'asciugamano.
<<Hai già deciso cosa mettere?>>
<<Ho qualche idea, ma non ho ancora scelto, tu?>>
Mi rigira la domanda.
<<Non ancora, ma ora vado a vedere se nell'armadio ho ancora qualcosa di decente>>
Mi alzo dal divano e, come le ho appena detto, vado in camera mia.

Inaspettato - Khvicha KvaratskheliaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang