capitolo cinque

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No safety nets, no regrets, no hesitation
I know you'll save me when I fall.

˚.

hoseok portò due ciotole di riso caldo a tavola e jungkook brontolò qualcosa sul fatto che stesse morendo di fame. «ha un profumo delizioso.»

«te l'ho detto, il cibo che prepara mia nonna è sempre fantastico.» si vantò con un grande sorriso.

separarono le loro bacchette in legno e cominciarono a mangiare in silenzio. all'interno della stanza c'erano soltanto i loro letti, un grande armadio ed una scrivania bianca che fungeva come loro tavolo. nient'altro, neanche una misera televisione per aggiornarsi sul mondo esterno.

jungkook sospirò, attirando l'attenzione dell'altro. «ti manca tuo fratello?»

alzò subito gli occhi su di lui, confuso. «come fai a sapere che ho un fratello?»

«sappiamo sempre tutto delle nuove guardie.»prese un boccone e parlò con la bocca piena. «io ho una sorella maggiore, non posso neanche tenermi a contatto con lei per telefono. ma è meglio così, non voglio che sappia che lavoro per un uomo coinvolto nella mafia.»

jungkook annuì d'accordo con lui, poi sentì dei passi e la porta della loro camera venir aperta.

una delle guardie di cui non ricordava neanche il nome, entrò e guardò prima i loro piatti ancora fumanti e poi loro. «ill signor taehyung vi vuole nella sua stanza.» prima di richiudere la porta aggiunse, «è vietato mangiare cibo nelle proprie stanze.»

«è vietato..» lo prese in giro hoseok con voce scimmiottante, facendo ridere l'altro.

[...]

davanti la sua porta, bussarono due volte e la voce profonda di taehyung li accolse dentro.

era seduto su un grande divano in pelle, le gambe accavallate l'una sull'altra ed un drink tra le mani. con la mano li invitò a prendere posto di fianco a lui e poi tornò con lo sguardo davanti alla televisione davanti a lui.

hoseok si sedette con posizione rigida e taehyung lo rimproverò: «siediti normalmente, non ho niente per cui sgridarvi. volevo soltanto compagnia per vedere un film.»

i due ragazzi si guardarono confusi, li aveva davvero invitati fin li solo per quello?

jungkook si schiarì la gola e storse il naso quando diede un'occhiata al film, era in bianco e nero e lui li odiava, li trovava cosi tremendamente noiosi.

taehyung al suo fianco invece, sembrava piuttosto concentrato nella visione. «signore, l'ha gia visto due volte la settimana scorsa.» gli fece presente hoseok.

«consigliatemi voi qualcosa.» allora disse e jungkook non esitò a prendere il teelcomando per cambiare.

cercò qualcosa a lungo, poi gli venne in mente qualcosa e si alzò con un sorrisetto furbo. si avvicinò alla televisione e collegò il proprio telefono con un cavo, trasmettendo qualcosa in diretta. quindi riprese posto vicino a taehyung e si godette la sua reazione.

il volume fu alzato e delle urla femminili provenirono dallo schermo. hoseok divenne rosso in viso e colpì la spalla di jungkook con un cuscino. «non puoi mettere un porno!»

poi fece per alzarsi e cambiarlo, ma taehyung gli fece segno di restare seduto. «hai dei bei gusti.» pronunciò divertito.

[...]

jungkook guardò l'ora al polso e si ritrovò a sospirare, poi diede un'occhiata al suo fianco. taehyung aveva ripreso a guardare vecchi film con attenzione ed hoseok era crollato sul cuscino, probabilmente annoiato quanto lui.

così un'altra idea gli passò per la testa e afferrando il telecomando, spense la televisione, attirando la sua attenzione. «che ne dice di uscire? vorrei portarla in un posto.»

hoseok sembrò riaprire gli occhi a quella proposta e lo guardò scuotendo la testa. «non ci è permesso uscire di sera.»

«dove vorresti portarmi?» chiese sempre più curioso taehyung.

jungkook sorrise. «al bar dove lavoravo, non ha voglia di bere qualcosa e divertirsi un po'?»

taehyung sembrò convincersi ma hoseok si alzò di scatto, interrompendoli. «signor taehyung, domani mattina ha una riunion-»

«d'accordo, andiamo.»

[...]

bevve un sorso di tequila, poi portò lo sguardo al locale. hoseok stava muovendo i fianchi in pista, probabilmente brillo. jungkook invece era poggiato con la schiena al bancone e sembrava stesse parlando animatamente con una ragazza poco più giovane di lui.

poi quando notò lo sguardo curioso di taehyung su di lui, gli sorrise da lontano e alzò un bicchiere in sua direzione, bevendo poco dopo.

«venga con me.» gli disse una volta che si fu avvicinato, prendendolo per un polso prima che potesse ribattere.

lo trascinò fuori dal locale e fino ad un pontile li vicino, poi si gettò per terra e si sdraiò sulle assi di legno. «avanti.» borbottò, invitandolo a prendere posto di fianco a lui.

taehyung sospirò e si sdraiò, controllando che i propri vestiti non si sporcassero. portò un braccio sotto la testa e guardò il cielo scuro sopra di loro. «venivi qui spesso?»

«si, ma non ci ho mai portato nessuno.» rispose immediatamente jungkook con una mezza risata.

anche lui aveva dovuto bere parecchio.

«ti piaceva lavorare qui?» chiese ancora.

jungkook annuì e socchiuse gli occhi per rilassarsi. «avevo iniziato per ripagare i debiti lasciati dai miei genitori, ma dopo è diventata come una seconda casa. ho stretto amicizia con namjoon e con gli altri ragazzi li dentro, mi trovavo bene si.»

stavolta fu lui a fare una domanda. «non ha mai pensato di fuggire da tutto questo?»

taehyung si sedette e portò lo sguardo sul suo, curioso. ci pensò un po' su e poi parlò: «sono stato cresciuto così, non conosco altro modo di vivere.»

«ma non è stanco di tutte queste regole? deve sempre indossare un uniforme e poi.. so che ha ucciso diverse persone in passato.»

«erano persone che meritavano di morire, non uccido per puro piacere.» commentò taehyung con tono aspro, come se non gli piacesse parlare di quell'argomento.

difatti si schiarì la gola e cercò di cambiare argomento, ma quando fece per parlare notò che jungkook si era seduto a sua volta e che stava sorridendo.

«perchè sorridi?»

«sono felice.» disse senza neanche pensarci.

«ti basta poco per essere felice.» gli fece notare l'altro.

poi guardò meglio il suo viso e si rese conto di non averlo mai visto così rilassato fin da quando era arrivato lì. si soffermò sulle sue lunghe ciglia scure e sulle labbra soffici e che formavano un debole sorriso.

jungkook si sentì osservato e aprì gli occhi, puntandoli sui suoi. «se non fosse così scontroso avrebbe già una ragazza, è bello.» borbottò ubriaco, allungandosi per toccare una sua guancia.

taehyung sorrise divertito e afferrò il suo dito, stringendolo nella sua mano. «mi trovi bello?»

jungkook annuì e richiuse gli occhi, godendosi il leggero vento a scompigliargli i capelli sulla fronte.

l'altro lo guardò per qualche istante, poi non resistette oltre e si sporse. gli portò una ciocca dietro l'orecchio e accarezzò la sua nuca, baciandolo.

free fall | taekook ✓Where stories live. Discover now