capitolo tredici

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The ground might break so, I'll close my eyes
'Cause I know I'll wake up in your arms.

˚.

hoseok lanciò uno sguardo vicino al bancone e acconsentì a bassa voce per non farsi sentire. «sì, signore. stanno parlando.»

«riesci a sentire cosa si stanno dicendo?» la sua voce apparve nervosa.

il ragazzo cercò di fare qualche passo in avanti ma la troppa gente nel locale non gli permise di avvicinarsi troppo, così sospirò. «no signore, ma jungkook sta ridendo.»

«non perderli di vista.» continuò taehyung dall'altro capo del telefono. «sembra a suo agio?»

«direi di sì, sembrano andare d'accordo. oh, aspetti.» si fermò per osservare la scena con più attenzione. «il signor yoongi gli ha appena offerto del vino rosso ma-»

«ma?» chiese insistente l'altro.

«ma jungkook ha appena rifiutato, penso che non voglia più bere dalla punizione.»

taehyung sospirò di sollievo a quella risposta, ma non aveva comunque smesso di essere nervoso a causa di quella situazione.

odiava l'idea che fosse con lui. odiava il fatto che jungkook si fidasse cosi tanto di lui, a tal punto da salire persino sulla sua moto o da farsi accarezzare la spalla mentre parlavano.

poi hoseok attirò nuovamente la sua attenzione. «signore, si stanno dirigendo in bagno.»

«cazzo, aspettami li. sto arrivando.» disse in fretta, chiudendo la chiamata.

[...]

«quindi lavoravi in questo locale?»

jungkook annuì e prese posto al bancone, accarezzandolo con le dita. «amavo preparare i drink, a quanto pare ero il migliore qui dentro.»

yoongi sorrise e prese posto al suo fianco. «perchè non me ne prepari uno, allora?» poi però scosse il capo alla sua stessa proposta. «lascia perdere o finirai per bere assieme a me.»

jungkook lo guardò interrogativo così lui continuò. «ho saputo della punizione dopo esserti ubriacato.»

«come l'ha saputo?» disse il moro, stringendo le labbra in una smorfia.

«apparteniamo a clan differenti, ma le notizie girano in fretta. so anche che qualcuno ha cercato di farti del male, stai bene adesso?»

jungkook annuì soltanto e distolse lo sguardo, odiava farsi coinvolgere sempre in quel genere di discussione.

yoongi parve capirlo e portò una mano sul suo braccio, accarezzandolo. «non preoccuparti, sei in buone mani questa sera.»

jungkook gli sorrise soltanto e bevve il suo bicchiere d'acqua tutto d'un sorso. poi si guardò intorno e intravide hoseok fissarli.

si chiese perchè continuasse a controllarlo in quel modo e fu tentato di alzarsi e raggiungerlo per chiederglielo di persona, ma yoongi gli toccò la spalla parlando di nuovo.

«se dovessi trovarti male con loro, puoi sempre venire nel nostro clan. ti rispetterebbero tutti li.» il suo sorriso sembrava rassicurante, cosi jungkook gli sorrise a sua volta.

cercò qualcosa di adatto da dire mentre yoongi prendeva il suo bicchiere di vino e lo sorseggiava. nel farlo però, cadde addosso alla camicia del minore, finendo per macchiarla.

«mi dispiace.» si scusò in fretta ma jungkook scosse il capo, dicendo di non preoccuparsi.

«andiamo in bagno, cosi ti aiuto a pulirla.» senza che aspettasse una sua risposta, lo aveva gia afferrato dalla giacca per trascinarlo in bagno.

richiuse la porta e lo portò verso i lavandini. «levati la camicia cosi posso bagnarla sotto l'acqua.»

jungkook lo guardò per un istante per poi sbottonare i vari bottoni, la sfilò dalle spalle e gliela porse.

yoongi la strofinò sotto l'acqua per cercare di rimuovere la macchia di vino, poi sollevò lo sguardo attraverso lo specchio e lo guardò.

senza preavviso, si voltò e gli prese il viso, poggiando le labbra sulle sue.

jungkook restò per un attimo inerme, per poi portare entrambe le mani sulle sue spalle per cercare di allontanarlo.

al di fuori della porta del bagno si sentirono dei passi, poi fu aperta e la voce di taehyung giunse alle orecchie di entrambi.

sembrava furioso mentre si scagliava contro il corpo di yoongi, spingendolo contro il muro. portò una mano attorno al suo collo. «non toccarlo.»

yoongi divenne rosso in viso e scalciò con i piedi, poi taehyung lo lasciò andare e lo spinse contro la porta, lasciando che hoseok e un altro dei suoi uomini lo scortassero fuori.

fu in quel momento che si voltò a guardare jungkook. era senza maglia, il viso paonazzo per quanto accaduto poco prima e il corpo premuto contro il lavandino.

taehyung strinse la mascella mentre si avvicinava a lui. «che cazzo stavi facendo?»

non ricevendo risposta, schiafeggiò leggermente il suo viso. «che stavi facendo, eh?»

«non stavo facendo niente!» si giustificò urlando jungkook, spingendolo dalle spalle.

«pensi sempre che sia colpa mia, non ho fatto proprio niente io.» il suo viso era ancora più rosso, stavolta dalla rabbia. «avanti, strangolami come hai fatto con lui. o sparami alla testa.»

taehyung sorrise sghembo a quella proposta, ma la frase successiva gli fece perdere quel briciolo di luciditá che gli era rimasta.

«uccidimi come hai fatto con il tuo ex.»

taehyung afferrò il colletto della sua camicia, sbattendolo contro il muro. «stai zitto.»

«ho fatto le mie ricerche. hai ucciso a sangue freddo il tuo ex dopo aver scoperto che ti tradisse. perchè non lo fai anche con me, mh?»

«stai zitto!» urlò a sua volta, avvicinandosi al suo viso. «vi stavate baciando.. sei più puttana di quanto pensassi.»

jungkook colpì il suo viso con la mano a tal punto da far risuonare lo schianto contro la sua pelle per l'intera stanza. «non avrei dovuto innamorarmi di un bastardo come te.»

arrivato alla maniglia della porta, taehyung portò entrambe le braccia attorno ai suoi fianchi e lo strinse forte per non farlo andare via.

nascose quindi il viso contro il suo collo e sussurrò: «scusami.»

jungkook restò fermo a quelle parole, era la prima volta che lo sentiva scusarsi e la prima volta che sentiva il suo tono cosi sincero.

si voltò a guardarlo e taehyung gli accarezzò una guancia, occhi contro occhi. gli baciò cauto le labbra e riportò il viso contro la sua prlle, stavolta per lasciare baci anche li, sulle spalle e sul petto.

risalì nuovamente sul suo viso e lo guardò, chiedendo il concesso senza l'uso delle parole. jungkook annuì impercettibilmente e lasciò che una mano di taehyung si intrufolasse dentro i suoi pantaloni.

quest'ultimi furono abbassati e il suo membro fu afferrato e massaggiato, e così si rilassò all'istante contro al suo corpo, bisognoso di quel contatto.

cominciò a gemere a bassa voce contro la sua spalla e a sua volta, portò una mano dentro ai suoi pantaloni, per lasciare che i loro peni si sfregassero assieme.

taehyung poggiò la fronte contro la sua e gli sorrise, accarezzandogli la nuca per baciarlo ancora. «jungkook.»

«jungkook.» ripetè ancora, continuando a gemere il suo nome con voce profonda.

i loro corpi erano diventati un tutt'uno ed entrambi, erano concentrati nel dare piacere all'altro. vennero all'unisono, ognuno contro l'addome del ragazzo di fronte.

sfiniti, si baciarono ancora e taehyung sollevò le sue gambe per farlo sedere contro il lavandino. si mise tra di esse e con le mani accarezzò i suoi fianchi. «posso?»

gli chiese sottovoce e quando l'altro acconsentì con un bacio, taehyung si fece maggiore spazio tra le sue gambe e portò due dita umide di saliva alla sua entrata.

free fall | taekook ✓Where stories live. Discover now