𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖙𝖗𝖊

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PUBBLICATO IL 23/06/23

Il primo giorno è finalmente finito e ora sto tornando a casa.

Questa sera devo lavorare e in teoria avrei dei compiti da fare ma ovviamente non li farò.

Perché, costretta ad andare a scuola si ma così cogliona da fare pure i compiti mai.

È la mia filosofia!

Li copierò da qualcuno domani!

Salgo sulla mia MTT 420 RR e aspetto che gli altri salgano in macchina di Adeline per poi partire.

Alla fine Adeline ha chiamato per chiedere un giorno di ferie a zia Amanda e siamo rimaste a scuola per aspettare che gli altri terminassero la loro punizione.

Siamo state in palestra visto che Adeline si doveva allenare con diverse coreografie per le cheerleader.

Lei, Emma e Margot fanno le cheerleader per la squadra di calcio della scuola dove giocano Ivan e Alessandro.

Io, naturalmente, non posso fare questi sport a livello agonistico per via dell'asma.

Ho provato a partecipare ai provini per il calcio visto che il cheerleading non fa per me e avevo superato il provino ma non il certificato medico.

Non fa niente, quando loro si allenano io li guardo sempre e mi immagino a giocare con loro.
È il massimo che posso fare purtroppo.

Comunque, abbiamo aspettato gli altri anche perché Ivan, Alessandro ed Emma non hanno ancora la patente, anche se ogni tanto i genitori li lasciano guidare, perciò vengono a scuola e tornano a casa sempre con Adeline che invece la patente ce l'ha.

Io rubavo spesso la moto a mamma prima di prendere la patente perciò appena l'ho presa me ne ha comprata una del suo stesso modello.

Arriviamo a casa e scendiamo parcheggiando nello stesso garage enorme.

Abbiamo tutti le case attaccate, i nostri le hanno fatte costruire attaccate in una zona isolata così da stare sempre vicini quindi abbiamo un unico parcheggio con i veicoli di tutti.

È diviso in cinque spazi per mettere le macchine o le moto di ogni componente della famiglia ma non ci sono muri a dividerci.

《Ci vediamo questa sera al bar》informo i ragazzi uscendo dalla porta che mi porta a  casa mia.

Salgo le scale del garage che mi portano alla porta di casa e la apro entrando per poi chiudermela alle spalle.

《Sono a casa》urlo prendendo il libro dallo zaino e buttandolo a terra ancora aperto.

Lo zaino non è importante ma se mi si rovina il libro rischio un infarto.

《Principessa quante volte devo dirti di non lanciare lo zaino a terra appena arrivi? Hai una camera lo sai?》chiede papà sbucando dalle scale che portano al piano di sopra.

《Pesa》invento la prima cazzata andando verso di lui e posandogli un bacio sulla guancia.

《Ma se dentro non avrai messo un cazzo all'infuori del libro che trall'altro hai anche tirato fuori》replica divertito.

《Theo non rompere le palle a tua figlia che è appena tornata da quell'inferno》esclama mamma scendendo a sua volta dalle scale.

Non voglio sapere cosa stavano facendo insieme nella zona delle camere.

《Corvina tu sei più sfaticata di tua figlia quindi non puoi parlare》ribatte papà guardandola divertito.

《È semplicemente la verità》sbuffa lei buttandosi sul divano.

princess of deadHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin