𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖙𝖗𝖊𝖓𝖙𝖆𝖘𝖊𝖙𝖙𝖊

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PUBBLICATO IL 20/10/23

TRE ANNI DOPO

19 marzo

Che giorno è oggi?
Il mio ventunesimo compleanno.

Cosa significa questo?
Oggi diventerò regina di Los Angeles.

Tre anni fa mi sono diplomata e ho deciso di trasferirmi per i tre anni di attesa da mio nonno a Madrid.

I nemici hanno continuato a venire ma ormai è un anno che hanno smesso.

Hanno finalmente capito che non potevano battermi.

Adeline ha proseguito gli studi e ha preso un college di moda e si è laureata la scorsa settimana.

Sono tornata per farle una sorpresa e abbiamo festeggiato tutti insieme.

Finalmente ha capito che amava Ivan e sono felicemente fidanzati.

Margot e Alessandro stanno ancora insieme e si amano più di come facevano tre anni fa se è possibile.

Emma, invece, si è fidanzata con un certo Jaxon Jones.

Un moro con degli occhi spaventosamente blu e dei muscoli grossi più della mia faccia.

È ricoperto di tatuaggi ma è un timidone.
Emma se l'è scelto bene ed è simpatico quindi va bene così.

Io invece?
Beh niente di nuovo.

Single da ormai tre anni.

Lucas l'ho visto di sfuggita per i corridoi della scuola dopo la nostra ultima discussione.

Spero ora sia felice, se lo merita.

Ora sono a fare una passeggiata perché tra qualche ora sarò ufficialmente la regina e voglio godermi di questi ultimi momenti di tranquillità.

Passeggio per queste strade che non vedo ormai da tre anni e noto che nulla è cambiato.

Le panchine sempre quelle, gli edifici sono quelli solo più imbrattati e la gente è sempre presa con i telefoni a fare chissà che.

Passo davanti un parco e osservo i bambini giocare e divertirsi.

Sempre felici ed innocenti.
Quanto vorrei tornare bambina.

Troppo concentrata ad osservarli non guardo dove vado e sbatto contro qualcuno.

《Cazzo scusa》mormoro massaggiandomi la spalla.

Santo cielo ma che ha al posto del braccio un pezzo di ferro?

《Scusa tu non ti ho vista》esclama in risposta e alzo lo guardo per sorridergli per rassicurarlo ma mi paralizzo quando noto di chi si tratta.

《Esperanza?》a quanto pare mi ha riconosciuto anche lui.

《Lucas》mormoro in risposta.

《Ciao》continua senza riuscire a staccarmi gli occhi di dosso.

《Ciao. È un po che non ci vediamo. Come stai?》Chiedo grattandomi il retro del collo.

《Bene. Va molto meglio ora》annuisce mettendosi le mani nelle tasche dei jeans chiari e dondolandosi sulle punte.

Nonostante sia cambiato molto fisicamente è sempre il solito timido.

Le braccia sono più grosse e ha riempito anche l'altro braccio con un disegno che non riesco a capire.

Sembra il volto di una ragazza.
Forse Melanie.

《Come sta Melanie?》chiedo appunto sorridendo leggermente.

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