𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖙𝖗𝖊𝖓𝖙𝖚𝖓𝖔

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PUBBLICATO IL 29/08/23

Siamo alla festa già da un ora e Adeline, Margot e Emma sono completamente ubriache.

Ivan e Alessandro stanno appiccicati a loro per controllare che non facciano cazzate.

Tipo fare uno spogliarello completo su uno dei tavoli presenti nella villa.

Ogni volta che si ubriacano diventano delle porno star.

Ridacchio nel vedere Adeline provare a baciare un ragazzo e Ivan che lo spinge via.

Se la carica in spalla e se ne va al piano di sopra.

Non voglio sapere cosa ha intenzione di fare sinceramente.

Margot prova a prendere un altro shottino ma Alessandro la blocca rovesciandolo a terra.

Emma spalanca gli occhi e gli urla contro non so cosa dato il volume alto della musica e la distanza.

Margot si poggia al braccio di Alessandro visto che non si regge in piedi e li osserva litigare con una faccia confusa.

《È sempre così alle feste con loro?》Chiede lucas divertito al mio fianco.

《Più o meno》annuisco.

《È uno spasso》ridacchia sarcastico.

《Non hai idea di quanto》alzo gli occhi al cielo sarcastica.

《Beh con me non ti annoierai più alle feste》mi passa una mano sulla coscia fino al bordo della gonna che copre a malapena le mie parti intime.

《Ah si? E cosa faresti per non farmi annoiare sentiamo》chiedo scavallando le gambe.

Lui abbassa lo sguardo sul centro delle mie cosce coperto a malapena e si lecca le labbra.

《Potrei farti un ditalino》sussurra al mio orecchio leccandomi il lobo.

《Un classico cliché delle feste. Credevo fossi più originale》Scuoto la testa ignorando l'umidità che inizia a crescere.

《Voi lettrici siete difficili sa sorprendere》mi afferra per i fianchi e mi fa mettere a cavalcioni su di lui.

Siamo su un divano al salone e, anche se sono tutti ubriachi e troppo occupati in altro, non significa che non potremmo essere visti ma la cosa non mi interessa.

《Resteresti sorpreso della semplicità che mi piace》lo provoco leccandogli l'orecchio.

《Non hai idea della voglia che ho di infilarti il cazzo in quella figa stretta》mormora in un sospiro pesante al mio orecchio.

Trattengo il respiro nel sentire l'erezione che mi preme sull'intimità nuda.

《A giudicare dai miei pantaloni fracighi deduco che anche tu lo voglia》mi stuzzica facendomi strusciare su di lui.

《Non possiamo Lucas》mormoro ansimando al suo orecchio.

《Perché no? Sono cose normali. Semplici bisogni dell'essere umano》

《Non c'è niente di umano nel modo in cui vorresti scoparmi》replico.

《Cazzo hai proprio ragione》approva baciandomi il collo.

《Ma non possiamo farlo qui e oggi》

《Lo so cazzo》mi stringe i fianchi sospirando di frustrazione.

《Ti scoperei ovunque. Pure in classe mentre la de Santis spiega quelle equazioni del cazzo》mormora accarezzandomi i fianchi.

Dios mío Lucas》mormoro aggrappandomi alle sue spalle e stringendo le gambe che però vengono bloccate dai suoi fianchi.

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