𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖙𝖗𝖊𝖉𝖎𝖈𝖎

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PUBBLICATO IL 28/07/23

Un bip assordante mi fa strizzare gli occhi.

Me ne pento subito perché il mal di testa già presente si intensifica facendomi quasi scoppiare il cranio.

Apro piano gli occhi che bruciano e dopo diversi minuti finalmente metto a fuoco il luogo dove mi trovo.

Pareti bianche, odore nauseabondo, lenzuola ruvide e materasso durissimo e sicuramente troppo basso.

Mi trovo in ospedale!

Ho l'intero corpo dolorante e non so se è dovuto al materasso scomodissimo o ai metri che mi sono fatta rotolando sull'asfalto poco prima.

Ho la gola che brucia così come il petto ma riesco a respirare bene nonostante i dolori.

Muovo le dita intorpidita e me ne pento subito per il dolore allucinante.

Se non fosse che non sono ingessate penserei che siano rotte.

Avendo una fascia alla caviglia sinistra suppongo mi abbiano messo tutte le protezioni necessarie per farmi guarire.

Mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno e in quel momento la porta si apre rivelando Mya.

《Zia》sussurro tossendo.

《Non parlare o ti affaticherai》si avvicina e mi passa un bicchiere d'acqua posto sul comodino accanto al lettino.

《Hai fatto venire un colpo a tutti. Tua madre stava per uccidere mezzo ritrovo e tuo padre stava per avere un infarto》mi accarezza piano i capelli mentre bevo tutta l'acqua nel bicchiere.

Glielo passo e lei lo posa sul comodino per poi iniziare a controllare i miei parametri.

《Quel coglione di Jason mi ha tagliato i freni》sussurro con ancora la gola dolorante.

《Si lo sappiamo. Ha provato a scappare ma Anthony lo ha fermato. Ci è mancato poco lo uccidesse ma si è fermato pensando volessi farlo tu》mi spiega controllando le varie ferite che ho sparse per il corpo.

《Gli farò passare una brutta giornata》mormoro incazzata.

《C'è mancato poco che la brutta giornata gliela facesse passare il biondino》esclama divertita controllando la fascia attorno al busto.

《Ivan? È parecchio irrascibile quando una di noi viene ferita》confermo.

Quando io, Adeline, Emma o Margot veniamo prese di mira e ferite diventa una iena.

《No non Ivan. Il ragazzo biondo che odi tanto》mi dice sedendosi su una sedia accanto al mio lettino.

《Lucas? Che vuole quello?》chiedo stranita.

《Lo ha riempito di pugni e c'era mancato poco lo uccidesse ma Ivan e Alessandro lo hanno fermato》spiega incrociando le gambe.

《Perché avrebbe dovuto farlo? Ho comunque vinto la gara. I soldi li ha presi》Sbuffo annoiata.

《Beh non gli importava molto dei soldi in quel momento considerando quanto era furibondo》mi informa divertita.

《Che ti ridi?》chiedo stranita.

《Sembrava parecchio preoccupato mentre provava a svegliarti. Quando siamo arrivati, prima dell'ambulanza, lui ti teneva stretta tra le sue braccia e ti accarezzava la guancia sussurrandoti non si sa cosa. Nessuno ha sentito》spiega inclinando la testa divertita.

《Cosa c'è tra te e il biondino?》Chiede interessata.

《Assolutamente nulla. Un giorno fa il dolce e quello dopo mi sbraita contro che gli devo stare lontano perché sono odiosa e insopportabile》le spiego in breve.

princess of deadWhere stories live. Discover now