𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖉𝖎𝖈𝖎𝖆𝖓𝖓𝖔𝖛𝖊

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PUBBLICATO IL 18/08/23

⚠️TW: DCA E CONTENUTI SENSIBILI⚠️


Continuo a forzare la serratura dell'armadietto che non ne vuole sapere di aprirsi.

Oggi niente collabora, sembra che il destino voglia che sbrocchi di brutto.

L'acqua oggi non usciva calda e ho perso più di venti minuti per poi farmi la doccia fredda.

Ieri sera mi sono addormentata e non l'ho fatta perciò ho dovuto rimediare sta mattina e mi sono ricordata perché non la faccio mai prima di andare a scuola.

Poi non riuscivo a mettere le Jordan, mi sono quasi rotta un dito ed ero arrivata quasi a lanciarle dalla finestra ma poi sono riuscita finalmente a metterle.

La macchina poi non ne voleva sapere di partire e sono dovuta venire con la moto.

E ora questo armadietto del cazzo che non si apre.

Hijo de puta, ábrete》sbotto tirandogli un pugno.

Ovviamente non ottengo nulla e non le nocche rosse che pulsano.

Spero di non essermi rotta una mano o sarebbe la ciliegina sulla torta.

《Prendendolo a pugni non si apre lo sai?》no mi correggo, questa è la ciliegina sulla torta.

《Vaffanculo Hijo de puta》ruggisco senza voltarmi e continuando a forzare l'anta.

《Posso?》Chiede anziché andare via.

《Vuoi che ti ci risbatta la testa contro? Perché io non ho problemi ma il tuo microscopico cervello già inutile potrebbe risentirne di nuovo》sbotto voltandomi.

Josh ridacchia incrociando le braccia al petto per nulla intimorito.

《Oggi sei parecchio agitata. Come mai?》mi prende per il culo inclinando la testa.

Il figlio di puttana lo sa bene che sono incazzata per la sua presenza qua e con questo atteggiamento mi fa incazzare di più.

《Ti uccido》lo minaccio fronteggiandolo.

Mi supera di venti centimetri circa ma non sarà di certo un coglione da un metro e ottanta a spaventarmi.

Allunga una mano dietro di me con un ghigno impertinente e un click mi fa voltare.

L'anta dell'armadietto si apre senza intoppi e stringo i denti ancora più incazzata.

Butto lo zaino all'interno e sbatto l'anta per chiuderlo provocando un rimbombo che fa voltare tutti.

《Che cazzo ci fai qua?》mi volto verso di lui beccandolo a fissarmi il culo.

《In questa scuola ci studio》risponde ghignando.

Lo spingo per il petto facendolo indietreggiare.

《Stammi lontano non mi mischio con la merda io》lo avverto osservandolo massaggiarsi il punto colpito.

Mi alleno da una vita e sono parecchio forte.

So regolare bene la mia forza ma quando perdo la pazienza non ho limiti.

Una volta ho spaccato lo sterno ad un ragazzo con una manata perché mi stava troppo attaccato e mi provocava.

Spero di aver procurato danni più gravi a questo coglione.

《L'unica merda qui sei tu piccola troia》ringhia a denti stretti.

Faccio per avventarmi su di lui ma mi blocca.

princess of deadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora