𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖖𝖚𝖆𝖙𝖙𝖔𝖗𝖉𝖎𝖈𝖎

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PUBBLICATO IL 31/07/23

Sinceramente non so che pensare.

Se sono io stupida e masochista o se è lui che è troppo bravo a manipolare le persone.

Magari con il suo fascino!
Perché di fascino ne ha a volontà.

Ci siamo strusciati l'uno sull'altra fino a venire.

Non avevo mai fatto una cosa del genere prima d'ora è stato così strano.

In senso positivo si intende!

Cazzo ho voglia di farlo di nuovo!

Non me ne vergogno sinceramente perché cose come queste sono normali.

Sono pur sempre un adolescente che non ha mai visto un cazzo se non nella sua mente mentre legge.

In realtà non gli ho visto il pene ma a giudicare dall'ingombranza che mi premeva sulla vagina deduco che sia ben dotato.

Non me ne sorprendo a dir la verità!

Ogni libro con il protagonista misterioso e silenzioso lo disegna con un gran apparato e ottime doti a letto.

Spero solo di non deludere le mie aspettative quando andremo a letto insieme!

Perché si!
Ormai mi sono arresa all'idea che prima o poi andremo a letto insieme.

Ho letto fin troppi libri ormai e so come vanno a finire queste situazioni.

Ieri dopo l'attimo di stordimento che credo sia durato circa mezz'oretta si è sistemato ed è andato via senza rivolgermi ne la parola ne il minimo sguardo.

Non so se perché si vergognasse di essere venuto nei pantaloni senza neanche toccarmi da sotto i vestiti o perché se ne fosse pentito.

Ma a giudicare dal rossore che aveva sulle guance direi più la prima.

Ma d'altronde è un bene che non mi abbia rivolto parola ero in imbarazzo anche io.

《Terra chiama Esperanza》Emma mi schiocca le dita davanti la faccia e io sbatto le palpebre confusa.

《Che vuoi?》chiedo scontrosa e confusa.

《È mezz'ora che fissi il tavolo pensierosa. A che pensi?》si intromette Margot.

Siamo nel cortile della scuola al nostro solito tavolo e mi accorgo solo ora che mi stanno guardando tutti confusi.

《Niente di che》alzo le spalle disinteressata.

《Se per niente di che intendi il cazzo di Lucas Carter allora va bene》ridacchia Adeline facendomi sbiancare.

《Adeline ma che dici?》sbotto con voce stridula.

《Ahhh quindi avevo ragione pensi al cazzo di Lucas》batte le mani come una bambina che riceve i regali il giorno di natale.

《Non penso al cazzo di nessuno》sbotto allargando le braccia.

Sbatto con la mano contro qualcosa di duro e mi volto trovando Lucas in piedi dietro di me con lo zaino su una spalla.

Gli ho colpito la parte bassa dello stomaco poco sopra la fibia dei pantaloni.

Ritiro la mano come scottata mentre lui mi fissa dall'alto divertito.

Draghetto non mi offendo se pensi al mio cazzo. Mi lusinga》ammicca sedendosi accanto a me.

《Non montarti la testa Carter》Scuoto la testa come se le sue parole non mi avessero provocato uno strano formicolio allo stomaco.

Deve essere la fame!

princess of deadWhere stories live. Discover now