𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖛𝖊𝖓𝖙𝖎

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PUBBLICATO IL 21/08/23

Un dolore lancinante al braccio mi risveglia.

Apro piano gli occhi che bruciano e una luce accecante me li fa strizzare.

Una volta che la vista si abitua riesco a mettere a fuoco l'ambiente circostante e mi rendo conto che non c'era nessuna luce accecante ma quella tenue del giorno e io mi trovo di nuovo all'ospedale.

Mi guardo il braccio che duole ancora e mi accorgo di avere un ago infilato.

Cazzo che dolore!

Lo sfilo e levo anche il pulsossimetro che mi regola il battito cardiaco.

Appena lo sfilo un rumore, simile ad un allarme, inizia a suonare.

Mi alzo piano dal letto con la spalla dolorante dovuta alla caduta e metto i piedi a penzoloni oltre il lettino.

Prendo respiri profondi vedendo tutto nero a causa del sollevamento veloce e strizzo gli occhi per riprendermi in fretta.

La porta si spalanca.

《Mettiti giù Esperanza》la voce severa di mia zia Mya mi riprende categorica.

《Sto bene》la rassicuro tossendo leggermente per il fastidio alla gola.

《No non stai bene. Basta stronzate Esperanza. Lo sappiamo》mi dice facendomi paralizzare.

《Sapete cosa?》chiedo stranita.

《Di Trevor. Blair ci ha detto tutto》incrocia le braccia al petto.

《Che cosa?》sbotto.

《Perché non hai voluto dircelo Esperanza?》Chiede sedendosi accanto a me.

《Chi lo sa?》chiedo io invece di rispondere alla sua domanda.

《Esperanza, era preoccupata》mi poggia una mano sulla spalla riferendosi a mamma.

《Chi cazzo lo sa?》sbotto levandole la mano e alzandomi.

《Tutti》risponde sospirando.

《Tutti?》sussurro con le orecchie che mi fischiano.

《Tuo padre, noi zii e Ivan e Alessandro》

Mi passo le mani sul viso desiderando di sotterrarmi.

《Come ha potuto farmi questo?》sbotto incazzata.

Aveva promesso!
Aveva promesso che non avrebbe detto.

Mi ha mentito!
Non ha mantenuto la parola!

《Esperanza era solo preoccupata e ha dovuto》prova a calmarmi Mya.

《No non avrebbe dovuto》sbotto uscendo dalla stanza.

Vado verso l'uscita ma passando per la sala d'attesa mi ritrovo tutti lì.

Appena mi notano si alzano di scatto compreso papà che sembra incazzato.

《no quiero hablar》sbotto andando velocemente verso l'uscita.

《Invece parli》papà mi afferra per il braccio bloccandomi.

《No. Lasciami stare》strattono il braccio spingendolo.

《Non mi guardare così non era una cosa che riguardava te, non riguardava nessuno di voi. Volevo occuparmene io e volevo il minor numero di persone a conoscenza》strepito senza fiato.

《Non mi riguarda? Sei mia figlia, anche l'aria che respiri mi riguarda》urla fuori di sé papà.

《Non questo. Se non ho voluto dirlo è perché sapevo di aver la situazione sotto controllo》puntualizzo.

princess of deadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora