Archie porta ancora i segni delle sue cicatrici, di un passato che lo condiziona, quando, al Nightsnow Magazine, il giornale che appartiene alla sua famiglia da quasi mezzo secolo, un terremoto di potere sconvolge la sua vita.
L'erede dell'impero de...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Archie.
«Cari colleghi» affermò Archie con voce autoritaria «in qualità di vicedirettore responsabile devo fare un annuncio.»
Pronunciare quelle parole senza incollare il proprio sguardo a quello della sua fata latina fu per il giovane Evans una vera sfida. Voleva abbeverarsi alla fonte della sua risata argentina, voleva fotografare con lo sguardo ogni centimetro della sua pelle ambrata, voleva sentire ancora quell'elettricità che aveva mandato in corto circuito la sua razionalità e che, da giorni, lo rendeva un perfetto imbecille come non era mai stato. Soprattutto dopo quel bacio che l'aveva drogato di un'emozione nuova che gli scorreva prepotentemente nelle vene. Soprattutto dopo essere stato lontano da lei così a lungo.
Invece, si morse il labbro e, il più casualmente possibile, fece vagare lo sguardo prima su tutti gli altri presenti nella stanza e, per ultima, e solo per non destare sospetti tra quei reporter affamati di gossip, si concentrò su Grace. Quando i loro sguardi si specchiarono l'uno nell'altra, Archie sentì il suo sangue quasi trasformarsi, sentiva di avere nelle vene fuoco liquido pronto a incendiare qualunque cosa si fosse frapposta tra di loro.
Riprenditi, amico. Veloce come una saetta, puntuale come un orologio svizzero, la voce della coscienza del giovane Evans, che, curiosamente, assomigliava a quella di suo cugino Reg, lo aiutò ad uscire da quel loop, da quel tunnel di pensieri inopportuni in quel momento, nel bel mezzo di una riunione di redazione, di un annuncio che potevo aiutarlo in quella che sperava fosse una mission possible. Non puoi soffermarti sulle reazioni del tuo corpo e non puoi fissarla come un dannato stalker.
Così, ancora confuso dal suo stesso flusso di coscienza, Archie si decise a continuare col suo "sensazionale" annuncio: «Da oggi ci sarà un nuovo membro tra noi. Forse, finalmente, Brendon potrà appendere la sua Nikon al chiodo e tornare ad occuparsi esclusivamente di ciò che ama davvero.»
Un'altra pausa, una frazione di secondo che Archie concesse al suo pubblico per assorbire la notizia, mentre, dolorosamente, distoglieva lo sguardo dalla sua giornalista sportiva preferita, nella speranza di restare concentrato sull'obiettivo.
'Fanculo, sembro un liceale nerd alla sua prima cotta!
Mentre la sua coscienza continuava a martellarlo, sussurrandogli alle orecchie verità scomode, con il rischio di renderlo ridicolo davanti a tutti, il giovane Evans lottò per riprendere il controllo della sua mente e della sua lucidità, poi, fece un passo indietro e, con tutta la classe di cui era capace fece le dovute presentazioni: «Lei» disse indicando la bionda «è Lexi. Lexi Jones. E da questo momento sarà la nostra nuova fotografa.» Mentre pronunciava queste ultime parole, nel cervello di Archie Evans apparì un'istantanea del futuro che aveva cercato di far diventare realtà: la riconoscenza di Cooper per questo favore inaspettato e sempre quel dannato Jones che se ne stava lontano dalla sua fata latina.
Il solo pensiero mi fa venire voglia di togliermi dalla faccia questo sorriso di circostanza per poter ridere di gusto...
All'improvviso, Archie fu assalito da una strana nostalgia: sentiva la mancanza del ragazzo che non sarebbe mai stato. Uno che, in quel momento, avrebbe potuto permettersi di lasciarsi andare, di rilassare le spalle e ridere del ragazzino rincoglionito che stava diventando per colpa di quella fata maliarda.
