Capitolo 13. Gabriel Norway

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Oggi è finalmente sabato, e dopo le ultime settimane pesanti, posso rilassarmi

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Oggi è finalmente sabato, e dopo le ultime settimane pesanti, posso rilassarmi.

Io, le ragazze e Teseo oggi usciamo a cena fuori e la nostra cara Esther porterà con sé la sua fidanzata. Si è finalmente convinta a presentarcela, e non posso che esserne felice.

''Kelly, mi presti la tua giacca di pelle?'' dice Esther.

''Si, è nel mio armadio, metti anche le converse in pelle, con questo vestitino rosso ci stanno una favola.'' le risponde Kelly, con un sorriso stampato in volto.

Loro hanno un rapporto bellissimo e non posso fare a meno di pensare quanto mi piacerebbe avere una sorella. Che sia maggiore o che sia minore. Sin da bambina sono sempre stata sola, nella grande villa dei miei. Infatti, mi fu regalato un volpino che decisi di chiamare Dorado, poiché il suo pelo era tendente all'oro, era sempre pulito e profumato. Purtroppo, dopo qualche anno mori di un cancro ai polmoni, e da allora io decisi di non adottare mai più un cucciolo. Lo adoravo, e avevo sofferto troppo per la sua morte.

A svegliarmi dai miei pensieri masochisti è il suono del campanello.

''Sophia, vai ad aprire la porta? Tanto te se pronta da un pezzo.'' come sempre, aggiungerei.

Quando apro la porta, mi si presenta un Teseo del tutto elegante e profumato. Posso dire che è un gran figo nonostante i suoi quasi 37 anni? Inoltre, ne dimostra molti di meno.

Mi da un bacio, sulla guancia, e entra in casa. Prima di dire qualsiasi cosa, si leva le scarpe e si mette le pantofole, si perché a casa mia funziona così. La mia fissa maniacale per la pulizia impone questo e altro. Ormai, i miei ospiti fedeli, sanno che per circolare in casa mia non ammetto scarpe di nessun genere. Infatti, noi tre abbiamo una scarpiera gigante affianco al portone.

''Ma che bravo, ormai ti ho istruito bene.''

''Beh, diventi una iena anche al bar quando qualcuno lascia qualcosa fuori posto.''

''Si specie se quel qualcuno si chiama Arianna Di Salvo. A proposito, tra una cosa e l'altra ho dimenticato di chiederti che cazzo di fine ha fatto.''

Non mi dispiaceva sua non presenza, ma ha lasciato tutto il lavoro a me. È partita in Italia, il suo paese, senza preavviso, avvisando Teseo una volta all'aeroporto di scalo e cioè a Parigi, a chilometri di distanza di qui. Direi che lasciare nella merda le persone, è sicuramente il suo lavoro. Le riesce così bene.

''Il suo tutor per lo scambio culturale l'ha mandata a casa, per problemi familiari mi ha detto. Poi ha detto qualche parola in italiano. Qualcosa come 'chitemmuort', più che italiano sembrava russo. Ha comunque detto che a fine aprile tornerà per finire l'anno e poi ad agosto se ne andrà a fanculo per sempre.'' dice con un sorriso. Beh, Teseo per pura professionalità non dira mai che la nostra cara italiana, le sta sui coglioni, ma ora me lo ha confermato.

Conosco qualcun altro che per professionalità, non si sbilancia troppo.

''Ciao Teseo.'' dicono le mie migliori amiche all'unisono.

Benvenuti in tribunaleWhere stories live. Discover now