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Questa é la storia di Sophia, una brillante studentessa di giurisprudenza prossima alla laurea. Il suo sogno sin da ragazzina é prendere le orme di suo padre, ovvero diventare un grande avvocato difensore.
La sua vita é tranquilla , con gli...
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Il fatidico giorno è arrivato. Oggi 21 aprile 2022, a due giorni dalla laurea avrà inizio la mia carriera da avvocato, o quasi. Vorrei dire di essere nervosa. Ma non lo sono. Sono tranquilla, ma non al 100%.
Ce qualcosa che disturba il mio cuore e il mio cervello, il problema e che non so di cosa si tratta. Sento come se la mia piramide interiore, potesse crollare da un momento all'altro. Ma va tutto bene, allora perché ho questa sensazione?
Ho passato gli ultimi due giorni in ufficio da Trevor, e posso dire anche di essermi rilassata un po. Pensavo mi avrebbe tartassata con la storia della professionalità sul lavoro e invece no. Io, Trevor e Meredith, ieri, abbiamo studiato alla perfezione mosse e strategie da usare durante il processo, e ora siamo in tribunale a parlare con Taylor e prepararla al processo che durerà ben 4 ore.
Questa donna a differenza di come me l'aspettavo, è super nervosa quest'oggi. Ma pronta a raccontare tutto davanti alla nostra giudice. Mentre Meredith e Trevor sono andati a firmare alcuni documenti, io rimango sola con la donna, che per un mese mi ha portata quasi all'esasperazione.
''Taylor, oggi è silenziosa.''
''Si... Oserei dire abbastanza nervosa.''
''Lei deve dire solo la verità, quello che non ha detto a noi, lo deve dire in aula, davanti alla giudice, all'avvocato della controparte, e si fidi, quella stronza da del filo da torcere a tutti, l'ho vista solo una volta, quando sono andata da sua figlia e mi è stata sui coglioni dal primo momento. Ora, non dovrei usare questo linguaggio, se mi sente Trevor, mi insulta, lui è il re del bon ton, ma ci tengo che tutto fili liscio, quindi, cerco di tirarle su il morale. Il muso lungo non serve. Ha sbagliato, lo sappiamo tutti ma tutti si meritano una seconda possibilità.'' dico tutto un fiato.
Taylor mi guarda, e accenna un piccolo sorriso.
''Ti ringrazio, ma dovrei essere io a confortare te, sei giovane, potresti essere mia figlia. Quanti anni hai?''
''Ho 26 anni.''
A queste parole, Taylor abbassa la testa e inizia a singhiozzare, non ne capisco il motivo e tanto men sono tenuta a chiederlo, ma in questo momento la parte empatica di me, decide di allungare la mano e accarezzarle il braccio.
''Taylor, perché piange?''
''è che mi manca come l'aria mia figlia... Quella peste, sempre scontrosa con chiunque, con la passione dell'aiutare sempre gli altri e tirarli fuori dai casini. E poi. Ogni anno da 26 anni questo è un periodo critico per me...''
Sto ascoltando Taylor quando all'improvviso, appare Trevor, e sia io che Taylor sussultiamo.
''Trevor santo cielo, che spavento.'' dico portandomi la mano sul petto.
''Mi dispiace non volevo spaventarvi, Taylor la signorina Cooper richiede la sua presenza per firmare dei documenti, ha chiesto di raggiungerla.''
Taylor si alza, e segue la guardia. Mentre Trevor si siede a fianco a me.
