Cinque

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Le giornate all'insegna dello studio matto e disperatissimo erano passate lentamente, ma abbastanza in fretta da aver fatto arrivare il tanto temuto giorno dei test d'ingresso.

C'erano molte famiglie ed altrettanti studenti tra bambini e adolescenti, oltre ad un numero spropositato di personale assunto per quell'occasione che capitava soltanto una volta l'anno.

Un uomo un po' avanti con l'età e con dei baffi che avrebbero fatto invidia a chiunque ne fosse appassionato si era posizionato sul piccolo palco di quella che, più che un'aula magna, somigliava ad un tribunale.

"Buongiorno a tutti voi, sono il professor Henderson e sono stato scelto per guidare i vostri ragazzi durante questa giornata atta a testare la loro conoscenza delle varie materie, ma anche per comunicarvi che quest'anno la modalità sarà un po' diversa: i test che verranno svolti a breve da queste menti promettenti saranno controllati immediatamente da persone più che capaci, pertanto potrete sapere i risultati in pochissimo tempo. Inoltre, per far sì che tutti gli ammessi si ambientino al meglio, una volta superata la prova scritta ci sarà lo smistamento delle classi e successivamente delle lezioni di base"

Chaeyoung aveva sbuffato per le quinta volta da quando aveva iniziato a parlare "che palle, oltre a scervellarmi dovrei anche iniziare un giorno prima del previsto? Non se ne parla, mi lascerò bocciare in partenza"

A rivolgerle un'occhiata che era tutto fuorché comprensiva era stata Jihyo "ti consiglio di stare zitta e di fare del tuo meglio se non vuoi che distrugga il televisore che hai in camera"

"L'avete pagato un sacco di soldi, sarebbe uno spreco romperlo solo per farmi un dispetto"

Dahyun le aveva dato un pizzicotto leggero sul braccio "è già nervosa di suo, non peggiorare la situazione"

La bionda si era lasciata andare all'ennesimo sospiro "dovresti allearti con me invece di assecondarle in tutto, mi fai innervosire"

"Sto solo cercando di evitare di essere sbattuta di nuovo in un orfanotrofio sull'orlo del collasso e dovresti farlo anche tu. L'idea di frequentare una scuola di ricconi esaltati non piace nemmeno a me, ma se le persone che ci hanno adottate vogliono questo allora non abbiamo alcun diritto di farne un dramma"

"Tu non parli mai, ma quando lo fai riesci sempre a farmi sentire immatura"

Momo aveva sorriso durante tutta la loro conversazione: le piaceva vedere che le sue figlie adottive, rispetto ai primi giorni, avessero iniziato a comunicare come due vere sorelle. Il suo sguardo però sembrava altrove, disperso in qualcosa di doloroso e lontano.

A notare quel distacco era stata proprio la sua finta moglie, la quale aveva dovuto ricorrere a tutta la forza che aveva per evitare di chiederle se andasse tutto bene. Dopotutto, anche se un po' le dispiaceva, quello che accadeva nella mente della mora non era affar suo.

Poco distante da loro c'era la famiglia Yoo al completo e Nayeon era incredibilmente emozionata, tanto da aver tenuto il bambino tra le braccia per tutto il discorso del professore.

Jeongyeon era parecchio tesa, ma stava facendo il possibile per non renderlo ovvio. Da quel momento la possibilità di riuscita della missione sarebbe passata nelle mani dei figli che aveva scelto e stava facendo dei rapidi calcoli mentali per essere pronta ad ogni evenienza.

La prole del bersaglio era sconosciuta se si considerava la moltitudine di persone presenti nella lista dei sospettati e, anche se detestava ammetterlo, era necessaria l'ammissione di tutti e tre per poter indagare a fondo su ognuna delle famiglie sospette.

Si era scambiata un'occhiata veloce con le sue compagne di missione, durante la quale era avvenuto un vero e proprio discorso che nessuno oltre loro avrebbe potuto comprendere. Anche loro erano preoccupate per la riuscita della seconda parte del piano e ciò aveva aumentato le sue paure.

Blame It On MeWhere stories live. Discover now