Dodici

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Sana non si era lasciata turbare da ciò che aveva rivelato la sua gemella e ci aveva messo ben poco a finire distesa sul letto accanto alla sua compagna di banco. La stanza era buia e sul soffitto c'era una rappresentazione dei pianeti data da degli stickers che si illuminavano in assenza di luce.

"Ti piace l'effetto che fanno? Li avevo fatti mettere a mio padre quando avevo sei anni e zero idee su cosa fossero, però mi ricordavano delle biglie particolari e ho battuto i piedi fino a quando non me le ha comprate"

"L'universo ha il suo fascino, perciò sì. Anche se mi dispiace che tuo padre abbia dovuto sopportare i tuoi capricci"

La ragazza dai capelli blu si era girata sul fianco per poterla guardare da vicino, approfittando del fatto che la stanza fosse poco illuminata per starle appiccicata "mi ritieni fastidiosa?"

Dahyun stava ancora guardando in alto ed era grata di poter arrossire senza che si notasse "a volte sei un po' insistente, ma da quando ti conosco non ho mai provato fastidio a causa tua perciò la mia risposta è no"

"Allora non ti dispiacerà degnarmi della tua attenzione, dico bene? So di aver un bel soffitto, ma quello sguardo meravigliato dovrebbe essere rivolto a me"

"Sei troppo sicura di te, mi sembrava di avertelo già detto"

"Se a te piaccio anche così non vedo alcun problema" le aveva preso il mento con delicatezza, facendola voltare quel tanto che bastava per darle un bacio veloce sulle labbra "posso baciarti come si deve? Non riesco a smettere di pensare a quanto sarebbe bello poterlo fare spesso"

Il cuore di Dahyun, come succedeva spesso da quando era iniziata la scuola, aveva iniziato a battere ad un ritmo quasi debilitante "non l'hai appena fatto?"

"Hyunie, quello è un bacetto che si danno persino i bambocci dell'asilo. Io voglio un vero bacio, intendo con la lingua. E poi, se dovesse succedere altro.. Farei di tutto per farti pensare che ne sia valsa la pena" le aveva sollevato leggermente la maglietta per toccare la pelle nuda della sua pancia "se te la senti sarò pronta ad agire, ma in caso contrario mi andrebbe bene anche abbracciarti perché so che ti costa molto avere qualcuno vicino"

Si stavano guardando negli occhi e la mano di Sana era arrivata ad infilarsi per metà nei pantaloni che la sua compagna aveva indosso, facendola rabbrividire nonostante si fosse fermata. Sapeva dare un nome al mix di sensazioni che stava provando ed era consapevole che fosse perfettamente normale, ma c'era qualcosa dentro di lei che le stava urlando di non lasciarsi andare.

Tuttavia l'intensità con cui la ragazza dai capelli blu la stava guardando aveva messo a tacere ogni voce, facendola focalizzare soltanto su quello e dandole abbastanza coraggio di ricambiare quelle occhiate "hai sempre fretta di ottenere le cose che vuoi, ma non mi stai ancora baciando"

"Stavo solo aspettando il tuo consenso" il suo sorriso era dolce ed affascinante allo stesso tempo, ma soltanto un secondo dopo era scomparso per permetterle di assaporare le labbra della persona che le piaceva.

Ci stavano andando molto piano, prendendosi del tempo per acquisire la giusta confidenza prima di rendere ancora più intimo quel momento. Infatti la mano rimasta per metà nei pantaloni di Dahyun aveva ripreso a muoversi alla ricerca di un punto ben preciso.

Quando era arrivato il momento di toccare quella che era la parte più intima della sua compagna di banco, quest'ultima le aveva preso il polso per fermarla.

Aveva le guance arrossate e il fiato corto, un mix che per una persona che la venerava come una divinità era a dir poco irresistibile "perché mi hai fermata?"

"Ho bisogno di andare in bagno. È molto urgente"

"Non ti ho nemmeno sfiorata e sei già ridotta così?" il suo sorrisetto era tornato a farsi vedere, però non aveva esitato a lasciarla andare "il bagno si trova in fondo al corridoio. Prenditi tutto il tempo di cui necessiti, ma non azzardarti a fare qualcosa senza di me o mi offenderò parecchio"

Blame It On MeWhere stories live. Discover now