Dieci

70 9 105
                                    

La pausa pranzo era il momento migliore della giornata scolastica per ogni studente, ma quel giorno c'era un po' di imbarazzo ad uno dei tavoli accanto alla finestra: le figlie delle spie, più le gemelle e Minjun, si trovavano tutti insieme per la prima volta da quando erano cominciate le lezioni.

Chaeyoung, essendo la più espansiva di tutte, aveva fatto del suo meglio per iniziare una conversazione "com'è andata la mattinata?"

L'unico bambino stava fissando in direzione dei suoi coetanei, incapace di nascondere la sua tristezza "la maestra mi ha preso il libretto per farci due timbri neri perché un mio compagno di classe mi ha rubato il foglio dei compiti"

La più giovane delle sue sorelle, com'era prevedibile, era subito scattata in piedi e si era diretta in direzione del gruppetto che aveva fissato suo fratello "quale nano da giardino si è permesso di mettere nei guai Minjun? Vedete di parlare se ci tenete alle vostre ossicine"

"Ci risiamo, quando c'è da attaccare briga non guarda in faccia proprio nessuno" Mina avrebbe voluto alzarsi, ma la sua compagna di banco l'aveva fermata "Chae, conoscendola potrebbe mettersi a picchiarli tutti"

"Che lo faccia, gli stronzetti si meritano questo ed altro" Sana aveva dato metà porzione delle sue patatine fritte al più giovane "consolati con queste e usale per diventare più forte"

"Grazie, però non mi ricordo come ti chiami" anche se Minjun era stato sul punto di piangere soltanto pochi secondi prima, la smorfia che aveva fatto dimostrava che si stesse trattenendo per non ridere.

Infatti la ragazza dai capelli blu era rimasta molto sorpresa da quella rivelazione "come fai a non conoscermi? Sono l'unica nell'intera scuola ad avere una mente fotografica infallibile, oltre a far parte delle più belle ovviamente"

Dahyun si stava sforzando per non guardarla con occhi adoranti; le piaceva immaginare ogni possibile scenario romantico in cui potersi sbilanciare del tutto, ma nella vita reale voleva mantenere il suo stato, quasi immutabile, di impassibilità.

Tzuyu era stata colei che si era occupata di impedire alla sua quasi fidanzata di picchiare dei bambini indifesi, tanto da averla afferrata per le spalle e trascinata nuovamente a tavola "se provi ancora a parlarci non uscirò mai più con te"

"Questo è un ricatto! Minari, dille qualcosa"

"È una sua decisione e, detto sinceramente, fa bene a stringere un po' il tuo collare"

"Mi stai dando del cane?" la rossa sembrava pronta a picchiare la sua amata sorella maggiore.

Chaeyoung stava ridendo senza nemmeno tentare di trattenersi "in effetti potresti essere somigliante a qualche razza canina, hai dei tratti del viso davvero particolari"

Ciò che aveva detto fece rabbrividire le tre persone che trascorrevano le ore in classe con Sharon, la quale si era offesa al punto da averle rivolto un'occhiata truce "sappi che non ti accetterò mai come cognata, preferirei di gran lunga un barbone al tuo posto"

"I barboni sono simpatici, sai? Una volta ne ho conosciuto uno di nome Tim e mi ha regalato alcuni dei suoi disegni, pensa che le persone in strada si fermavano sempre per ammirare i suoi lavori e adesso è diventato famoso" aveva preso il cellulare per farle vedere delle foto, trattenendosi dal ridere per l'ennesima volta.

Lo sguardo della rossa era più annoiato che infastidito "stai davvero cercando di farmi credere ad una favoletta come questa? Guarda che so benissimo chi sia Tim Burton, imbecille"

"Io ci ho provato, ogni tanto mi capitano degli ignoranti pronti a credere ad ogni mia parola"

Mentre quelle due stavano mantenendo viva la conversazione, Sana si era avvicinata alla sua compagna di banco per parlarle all'orecchio "ti andrebbe di venire a casa mia? Dopo la scuola intendo"

Blame It On MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora