Ventuno

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Jeongyeon non aveva avuto alcuna esitazione ad indossare il suo abbigliamento da spia, il quale era adatto per combattere e prevedeva dei guanti neri che si adattavano perfettamente alle sue mani. Non doveva lasciare tracce del suo passaggio e si era preoccupata di raccogliere anche i capelli.

Si era mossa nella sua auto dai vetri oscurati e l'aveva parcheggiata poco lontana da casa Chou, poi si era fermata qualche secondo con le mani strette al volante per ripensare a tutte le informazioni che le aveva consegnato Katarina.

Entrare dalla porta d'ingresso sarebbe stato poco professionale da parte sua, perciò si era prima accertata che nessuno potesse vederla, poi aveva cercato degli appigli per arrampicarsi in prossimità di una finestra aperta.

Come la spia di tutto rispetto che molti ammiravano aveva controllato la stanza prima di entrarvi silenziosamente. Era chiaro che fosse la camera di una delle gemelle e quello era stato certamente un colpo di fortuna in quanto un luogo neutro.

Tzuyu aveva fatto il suo ingresso in quel momento e si era spaventata alla vista dell'intrusa, ma fortunatamente era riuscita a reprimere un urlo e a chiudere la porta come se niente fosse.

"Dov'è tua madre in questo momento?" la donna si era avvicinata a lei per parlare al suo orecchio.

"È in cucina, sta preparando un dolce insieme a mia sorella"

"Molto bene. So che sto per farti una richiesta non da poco, ma potresti accompagnarmi da loro?"

La ragazzina aveva annuito lentamente prima di farle cenno di seguirla. Aveva le gambe che tremavano e il cuore che batteva all'impazzata, ma si sentiva sollevata perché in quel momento non aveva paura di essere in pericolo di vita.

Una volta arrivate al piano di sotto era andata avanti per prima con lo scopo di far voltare la sua genitrice con la schiena rivolta all'ingresso della cucina "che dolce avete scelto? Non vedo l'ora di mangiarlo"

Era stata sua sorella a rispondere, totalmente a suo agio. O almeno era quello che voleva dare a vedere visto che stava programmando di uccidere sua madre in almeno quattro modi diversi "un semplice ciambellone, ma con le gocce di cioccolato"

"Per me va benissimo, almeno ho qualcosa da inzuppare nel latte" Tzuyu aveva poggiato le mani sui fianchi di sua madre, improvvisando una strana danza che includeva un piccolo girotondo "e poi è tutto più buono quando si cucina insieme"

"Hai ragione tesoro, ma se continui a sballottarmi ti sporcherai anche tu. Non vedi che sono piena di farina?"

"Credo che quella sarà l'ultimo dei tuoi problemi, stronza" Jeongyeon aveva chiuso il pugno nei suoi capelli e l'aveva spinta contro la penisola su cui aveva preparato tutti gli ingredienti che le servivano, assicurandosi però di non metterci troppa forza.

Sally era rimasta senza fiato per una manciata di secondi e aveva ignorato il fatto di essere ricoperta dalla polvere bianca e dal sangue per contrattaccare con un pugno "adesso si colpisce alle spalle? Oltre ad essere un'incapace sei anche codarda"

A guardare la scena con gli occhi spalancati era proprio colei che aveva un coltello tra le mani "cosa stracazzo sta succedendo?"

La sua gemella le era arrivata accanto per evitare di farsi coinvolgere in quella rissa "ci sta aiutando, così non dovrai macchiarti le mani e saremo libere lo stesso"

Era chiaro che il combattimento non fosse il punto forte della spia, ma grazie alla rabbia che aveva tenuto repressa sin dal giorno dell'attentato, la quale era stata alimentata dall'arresto di sua moglie, era comunque in grado di tenere testa alla sua avversaria.

La bionda aveva sputato del sangue a terra, poi si era lasciata andare ad una risata nervosa "per colpa tua dovrò andare dal dentista e io ho paura di quella figura macabra"

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