Diciassette

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Mentre le adulte che si trovavano in compagnia delle adolescenti si stavano dirigendo al luogo d'incontro, Jihyo era ancora impegnata in quella che ormai aveva iniziato a considerare come la sua battaglia personale.

Aveva ricevuto alcuni colpi e il labbro sanguinante ne era la prova, ma nemmeno la sua avversaria era illesa e questo le bastava "mi sembri parecchio desiderosa di assaggiare la suola delle mie scarpe"

Sally aveva il fiatone e si era pulita la bocca sanguinante con la manica della sua maglietta nera, poi aveva sorriso come se fino a pochi secondi prima non fosse stata utilizzata come un sacco da boxe "oh tesoro, l'unica cosa di te che vorrei assaggiare farebbe imbestialire tua moglie. Adesso capisco perché alla gente piacciono le storie in cui dei nemici finiscono a letto insieme, la sensazione che si prova è quasi magica"

"Mi dispiace dover distruggere il tuo bellissimo castello di sabbia, ma il nostro caso non sarà come quella roba ridicola che si vede nei film. Tu non mi piaci e quel poco di fascino che avevi l'hai buttato direttamente nel cesso"

"Che peccato, eppure ci sono andata così vicina con te.. Ma solo perché non vuoi non significa che io non possa utilizzarti per sfogarmi, devi sapere che i miei gusti sono davvero particolari e che staresti benissimo legata al mio letto"

La castana aveva i brividi, ma non erano né di freddo né di eccitazione "mai sentito parlare di consenso? In tal caso credo sia necessario farti consultare un dizionario"

"A che mi serve chiedere il permesso se ho i mezzi per ottenere quello che voglio? Sentirmi dire di no sarebbe solo una perdita di tempo, perciò preferisco prendermi le cose con la forza"

"Dubito possa essere divertente avere a che fare con qualcuno che non è disposto a comportarsi come vorresti tu. Non c'è niente di gratificante nel farsi guardare con odio"

Sapevano entrambe di star perdendo tempo, però erano troppo stanche per lottare senza sosta e avevano preferito mettersi a parlare nonostante la situazione non fosse delle migliori.

Il braccio della bionda era proteso in avanti e aveva fatto il gesto di schiacciare la testa della sua avversaria con la mano "alle persone come me non importa un fico secco degli altri, anzi renderli infelici ci provoca addirittura piacere. Infatti il solo pensiero di usarti come una bambola mi fa eccitare da morire"

La gamba di Jihyo continuava a fare male, ma fortunatamente era riuscita a bloccare la fuoriuscita del sangue e a capire di non aver subito danni ad eccezione della cicatrice che avrebbe avuto dopo aver rimosso il proiettile.

Tutti i suoi pensieri erano incentrati sulla sua famiglia e sul desiderio di andarsene il prima possibile, eppure vedere quella pazza arrivare al punto di dover tenere strette le gambe era stato un valido motivo di distrazione "stai facendo sul serio? Visti i tuoi evidenti squilibri mentali mi chiedo come tu riesca a fingere di essere una persona perfettamente normale e rispettabile"

"Allo stesso modo in cui tu riesci a non far notare il fatto di essere una spia. Tutti interpretano una parte, ma ci sono semplicemente persone come me e te che sono più brave a farlo"

"Questa è la prima cosa intelligente che ti ho sentito dire, mi complimento" stava soppesando la pistola ormai scarica, lanciandola a terra subito dopo e buttandosi addosso a colei che aveva scatenato quel casino.

I pugni erano stati i più utilizzati da entrambe, ma quando Sally si era resa conto di essere in pericolo aveva affondato il pollice nella gamba della spia, spingendo con forza sulla ferita.

Jihyo aveva urlato e si era buttata all'indietro per sfuggire a quella presa dolorosa, ma così facendo era soltanto finita a terra e col corpo della bionda a sovrastarla.

Blame It On MeWhere stories live. Discover now