L'amore che non basta (pt.2)

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Era già passata una settimana da quel messaggio lasciato da Mattia.
Christian ormai aveva ripreso la sua vita regolarmente seppur piena di solitudine e malinconica, se non ci fossero state le master beh le sue giornate sarebbero state totalmente prove di senso nonché così non lo fossero...aveva iniziato a frequentare una ragazza, sì frequentare se così si può dire, o meglio la vedeva e talvolta la baciava ma quel che sentiva era pari al nulla cosmico; con le labbra la baciava, con il cuore e la mente invece pensava al dolce sapore di Mattia, alle sue mani sul suo corpo, ai baci casti e silenziosi seppur pieni di sentimento, insomma ormai era diventato un automa; si svegliava, faceva colazione, si vestiva, andava a qualche master, usciva con quella ragazza e poi passava alla scuola di danza di sua madre, dove rimaneva fino alla chiusura.
Tutte le sue giornate iniziavano e finivano allo stesso modo...di merda;
Proprio in una di queste mentre stava ripassando una coreografia di break, vide sul suo cellulare una lucina lampeggiare; aveva deciso infatti giorni prima di non aprire la chat di Mattia, sapeva che probabilmente leggendo quel messaggio il suo cuore avrebbe sofferto ancora ma chissà perché quel giorno quella lucina non smetteva di illuminarsi.
C:"ma che cazzo, perché non smetti di accenderti?! Come si spegne sta merda di luce? Porca putt-"
Proprio mentre cercava nuovamente di ignorare quel messaggio spegnendo ancora la notifica, entrò sua madre Anna nella stanza.
A:"Chri ma che combini? Ti sento urlare dall'altra parte della scuola"
Christian era scocciato di suo ma decise ugualmente di risponderle
C:"niente ma, questo stupido telefono mi continua a dire che ci sta un messaggio "
A:"e allora leggilo scusa, quale sarebbe il problema?"
Christian non sapeva effettivamente cosa dirle, non aveva mai detto chiaramente di essere fidanzato con Mattia...con un ragazzo, alla sua famiglia, o meglio di essere stato fidanzato con Mattia...per cui non sapeva cosa rispondere.
Avrebbe voluto scoppiare e gridare in quel momento quanto si sentisse triste e solo ma l'unica cosa che riuscì a fare fu sedersi a terra e piangere.
A:"oh Christian ma che succede?"
Sua madre si sedette di fronte a lui, solitamente preferiva lasciargli i suoi spazi ma in quel pianto c'era qualcosa di straziante
C:"io h-ho fa-fatto un cas-casino"
A:"amore non capisco che-"
C:"ho lit-litigato con Ma-mattia"
A:"vedrai che si risolverà tutto"
Christian improvvisamente si alzò tenendo stretto quel telefono, si sentiva in subbuglio, non capiva nulla se non lo schifo che da solo si faceva...e fu così che scoppiò.
C:"sono un coglione un cazzo di coglione è tutta colpa mia, lui mi odia, e io sono l'unico colpevole di tutto questo"
A:"non capisco "
C:"Mattia, il messaggio è suo e io non ho voluto leggerlo"
A:"continuo a non capirti Chri "
C:"cazzo l'unico a farlo, l'ho perso per sempre "
A:"non dire così "
C:"ma come fai a non capire "
A:"capire che?"
C:"cosa è lui per me o almeno cos'era "
A:"dicevi che era tuo fra-"
C:"sì sì fratello e cazzate varie che testa di cazzo che sono. Lui non è mai stato mio fratello e so che quello che ti sto per dire non ti farà piacere ma io non sono così....io....io lo amavo....lo amo ancora in realtà, non ho mai smesso di farlo.
Siamo stati insieme capisci? Eravamo una coppia e ti giuro fanculo la break, l'hip hop e fanculo anche lei, Mattia è meglio di tutto questo schifo. Per diciotto anni la danza è stata il mio ossigeno ma da quando è arrivato lui....la danza è solo stata il risultato di ogni mio respiro, respiro possibile grazie a lui cazzo e ora ora è andato tutto a puttane e so che tu sarai delusa che lo saranno tutti ma io-io lo amo e lo rivoglio indietro "
Christian aveva urlato tutte queste parole verso Anna che ormai era totalmente in lacrime ma non perché riteneva Christian una delusione, ma perché le faceva male lui potesse credere di diventarlo solo per aver scelto di amare qualcuno del suo stesso sesso.
A:"amore no, non potremo mai essere delusi per quello che sei. Per noi sei tutto l'oro del mondo indipendentemente da chi tu voglia amare...abbiamo sempre considerato Mattia parte della famiglia lo sai e lo avremo fatto anche se fosse stato il tuo fidanzato...mi dispiace di questo"
Christian alzò lo sguardo e lesse nei suoi occhi amore, solo amore.
Le diede un abbraccio e la strinse forte.
C:"ho fatto un casino, lui voleva dirlo al mondo ma io avevo paura voi sareste rimasti delusi, avevo paura che le persone potessero giudicarci e invece lui aveva ragione, ha sempre avuto ragione...diceva sempre che per amare non servono sotterfugi, che l'amore va semplicemente vissuto e invece ora l'ho perso"
A:"no tesoro no, avete sofferto e tu sei stato un vero stupido lo ammetto ma se quello era amore vero non può sparire da un momento all'altro...lo era?"
C:"cosa?"
A:"vero amore"
C:"sì io sì sì lo è o meglio lo era"
A:"allora ti sei risposto da solo"
C:"io non so cosa fare, l'ho ferito, ho ferito anche Giulia...è stato orribile eppure lei mi ha lasciato una carezza dicendo le stesse cose del figlio...in realtà credo la pensasse come te...forse l'unico a non averlo capito ero io"
A:"Giulia non ti disprezza amore, è una mamma preoccupata per il suo bambino ma come vedi nemmeno l'amore che ha per te si può distruggere così facilmente...senti Christian, qualunque cosa tu e Mattia rappresentate, noi saremo sempre una famiglia e in una famiglia l'amore non svanisce mai"
Christian la guardava asciugandosi le lacrime con la felpa
C:"che devo fare?"
A:"cosa vuoi tu?"
C:"voglio amare Mattia"
A:"allora hai la tua risposta"
Christian annuì piano probabilmente impaurito
A:"cosa ti preoccupa?"
C:"questo messaggio...io non l'ho ancora aperto"
A:"fallo ora, io non guardo"
C:"lo apro solo se stai qui con me, non voglio segreti con te"
A:"se ne sei sicuro va bene"
Così Christian aprì quella chat.

M:"grazie Christian.. grazie per avermi dato l'opportunità di amare..saremo potuti essere felici io lo so...l'amore ci dà forza...tu pensi non possa bastare ma credimi il nostro amore è forte e lo sarà per sempre...spero tu un giorno possa tornare da me così che possa dimostrartelo; ti amo Christian, non dimenticarlo mai"

In poco tempo i suoi occhi si riempirono di lacrime
A:"io credo lui ti ami ancora, queste parole sono troppo importanti per non essere vere"
Christian annuì sorridendole
C:"forse dovrei andare da lui"
A:"amore sono le dieci di sera non credo ci siano treni o aerei"
Christian però non voleva sentire ragioni così cercò un volo notturno per Bari.
Lo trovò, comprò un biglietto anche se costava davvero tanto ma per Mattia questo ed altro.
C:"fatto ho comprato un biglietto"
A:"e come ci arrivi in aeroporto?"
C:"prenderò un taxi "
A:"non esiste è notte, ti portiamo io e papà, a che ora è il volo?"
C:"alle due "
A:"allora forza andiamo a casa, prepari lo zaino e andiamo "
C:"d'accordo "
A:"tuo padre riderà "
Christian la guardò chiudere la scuola al suo fianco
C:"in che senso?"
A:"quando eravamo giovani ha fatto la stessa cosa per me"
C:"davvero?"
A:"mh mh però te lo racconto un'altra volta, ma un altro motivo per cui riderà è che aveva ragione"
C:"su cosa?"
A:"sul fatto che per te Mattia non era un fratello"
Christian allora si soffocò con la sua stessa saliva
A:"forza forza è pur sempre tuo padre, avete lo stesso singolo neurone pensante"
C:"mamma eddai"
Anna allora scoppiò a ridere e insieme si diressero verso casa.

A:"Ivan prendi l'auto dobbiamo portare Christian in aeroporto"
Ivan, suo padre nonché marito di Anna si trovava in divano a godersi un po' di relax
I:"ma è? Avete fumato per caso?"
C:"no pa' niente erba per ora"
A:"tuo figlio deve scusarsi con il suo fidanzato e dirgli che è stato un coglione"
C:"mamma"
A:"che c'è caro lo hai detto tu"
Christian annuì rassegnato
I:"oh quindi vai da Mattia, va bene, va bene, certo che avrei voluto le presentazioni ufficiali fatte meglio...va bene che è il pollo biondo però anche te Christian, dov'è il romanticismo?"
Christian lo guardò scioccato e Anna rise
C:"t-tu lo sap-sapevi?"
I:"Anna Anna pensavo lo avessimo cresciuto più sveglio "
A:"che vuoi fare, la mela non cade mai lontano dall'albero "
In quel momento Ivan e Christian risposero all'unisono
I:"Anna!"
C:"mamma!"
A:"su su preparatevi che si va all'aeroporto"

Quando oramai furono al gate dell'aereo Christian parlò a suo padre
C:"quindi ti sta bene?"
I:"cosa?"
C:"che insomma..io e Mattia"
I:"Christian lo devi limonare tu, lo devi sposa tu, a me è indifferente"
C:"pensavo di-"
I:"non potresti mai deludermi o farmi schifo e poi sai quanto io voglio bene a Mattia, anzi mi dispiace tu lo abbia fatto soffrire, ora vedi di risolvere così poi possiamo riavere il figlio sveglio"
C:"ei"
I:"eh amore ti voglio bene ma tua madre ha ragione sei un cogl-"
C:"ok ok avete ragione...grazie di tutto...vi voglio bene, allora io vado"
I:"salutaci tuo marito "
Christian salutò suo padre e sua madre che se la rideva divertita e si diresse verso l'imbarco.
Poco prima di salire sebbene fosse notte e sapesse che Mattia probabilmente stava dormendo, decise comunque di lasciargli un messaggio.

C:"vengo a riprenderti...grazie a te per avermi donato il tuo amore, prometto che da ora in poi farò di tutto per prendermene cura.
Chri<3"

Mattia, dall'altra parte dell'Italia, dormiva indossando una delle tante maglie di Christian, credeva che così fosse come abbracciarlo di nuovo.
Non vide quel messaggio ma si strinse ancora di più in quella maglia.
Se probabilmente lo avesse saputo si sarebbe sicuramente svegliato ma forse una sorpresa, quella sorpresa, era proprio quello che serviva per fargli tornare il sorriso.

Spazio autrice:
Eccomi qua con la seconda parte, a presto<3
R.s

Noi due come satelliti...♡//raccolta os ZenzonelliOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz