19 (H&A) - Visito la casa di Liam: il circo

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Un insieme, in Matematica, è un raggruppamento di elementi di qualsiasi tipo (numerico, logico, concettuale) che può essere individuato mediante una caratteristica comune agli elementi che gli appartengono oppure per semplice elencazione degli elementi dell'insieme.


— How can we not talk about family when family's all that we got?
Everything I went through,
you were standing there by my side
And now you gon' be with me
for the last ride


Il capitolo è lungo e mi odierete un pochino, però... fidatevi di me 😶


🦊
H E L L

Quando rientro in camera, mi scontro con la figura di Ares. Il vero Ares.

Rimbalzo sul suo petto ampio e duro, e le sue mani mi afferrano per i fianchi, spostandomi con delicatezza. «Occhio a dove vai, Genietto,» mormora.

Il suo tono è vellutato e calmo, ma tradisce la stessa tensione che sto provando io. So per certo che entrambi stiamo pensando al bacio che mi ha dato di notte, in spiaggia.

«Scusa,» borbotto. Sono contesa fra l'imbarazzo per il bacio e l'adrenalina del volergli raccontare di aver appena conosciuto il suo gemello. Devo farlo con tutto il resto della famiglia presente, però.

«Perché non mi guardi?»

Quando sollevo il capo e inquadro il suo volto, la mia attenzione viene dirottata da un altro dettaglio. È vestito, però stringe un accappatoio sottobraccio. Inarco un sopracciglio e lo indico. «Stavi uscendo con quello?»

Si irrigidisce. Lo fissa, come se si rendesse conto solo ora di avere un accappatoio da doccia. «Io... Sì, sì. Uscivo con questo. Perché... perché...»

«Non ti ho chiesto giustificazioni,» lo rassicuro, prima che vada in panico. «Volevo accertarmi che ne fossi consapevole.»

Qualcosa cambia nel suo viso. Dall'ansia iniziale, passa a uno stato più rilassato, quasi di sollievo. Le sue labbra sottili e color amarena si distendono in un sorrisetto. «Sei proprio irritante, Hazel.» Ma nel dirlo, non mostra alcuna traccia di fastidio.

«Ah, sì?»

«Io cerco di dimenticarmi delle tue labbra sulle mie, imponendomi di non pensarci per non farmi del male, e tu te ne esci con queste frasi carine e mi fai ossessionare ancora di più con te. Sei ingiusta, sai?»

Mi sento arrossire e spero di sbagliarmi. «Ingiusta?»

«Quando mi piaceva Cohen, era più semplice. Era una scassacazzo curiosa che sapeva anche farsi detestare. Con te è impossibile.» Sembra un bambino che si lagna.

Trattengo un sorrisetto. «Capisco.»

Ritorna serio d'improvviso, e la mano va a sfiorare con fare distratto il tessuto spugnoso dell'accappatoio bianco. Ha il logo dell'hotel, ricamato in blu.

«Abbiamo la vasca in camera, noi due. Non riesco a fare il bagno,» mormora. «Ho chiesto a Hermes, Liam e Poseidon di farmi usare la doccia che hanno nella loro camera.»

Oh. È vero. Ci ho anche pensato la prima volta che siamo entrati qui, ieri. Mi sono chiesta come avrebbe fatto con la vasca, ma non ho avuto l'occasione di discuterne perché era troppo sconvolto quando io, Haven e Liam lo abbiamo trovato riverso a terra.

«Quindi sì, io adesso vado...» Fa per aggirarmi.

Gli poggio una mano sulla spalla e si blocca all'istante. Volta il capo il tanto giusto da guardare le mie dita, strette attorno alla manica della sua maglietta. «Ti aiuto io.»

Game of Chaos (Game of Gods Spin-off, #Ares)Where stories live. Discover now