CAPITOLO~1~JISUNG

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PICCOLO APPUNTO😁
Haloooo sono la io del futuro. Finita la storia la revisionerò completamente, ma per ora, che questi primi capitoli hanno ancora un tipo di scrittura abbastanza immaturo, vi chiedo di capirlo e di non fermarvi. Vi assicuro che prenderà presto delle pieghe interessanti e che troverò uno stile più stabile quindi niente paura!! Vi lascio alla storia. Vi amo!

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E con questo scatolone abbiamo finito!"

Disse Felix asciugandosi il sudore dalla fronte con la manica.

"Ora è tutto un po' vuoto, ma vedrai che piano piano questa casa prenderà vita."

Felix annuì stanco a sua mamma. Erano arrivati da poco in Corea, eppure avevano già svuotato tutti gli scatoloni del trasloco. Erano stati costretti a trasferirsi loro due per via del lavoro della madre, ma d'altronde non era un problema per il ragazzo, a lui andava benissimo, anzi, se solo avesse potuto l'avrebbe già fatto da tempo. Non vedeva l'ora di scappare da quel posto di merda dove non poteva essere sé stesso senza che qualcuno lo giudicasse.

~FELIX 'S POV~

Dopo aver aiutato a riordinare le nostre cose, mi rifugiai subito in camera.
Non riuscivo a smettere di preoccuparmi riguardo a tutto. Non ero mai stato un tipo molto estroverso, preferivo stare per conto mio, soprattutto per evitare che le persone mi prendessero in giro per quello che sono.
"Magari qui riuscirò a trovare qualcuno che mi resti vicino" Continuavo a ripetere per rassicurarmi, ma non ero nemmeno io convinto di quello che mi stavo dicendo.
DRIIIIIINNN~ (*Suono del campanello)

Nemmeno il tempo di terminare i miei film mentali, che qualcuno sonò al campanello.
"Mammaaaaaaaaaa!! Hanno suonatooooooo!!!"
"Sono in bagno! Vai tu?"
Mi alzai svogliato dal letto per trascinarmi verso la porta di casa. Chi cazzo poteva essere? Non conoscevamo ancora nessuno, quindi non avevo la minima idea di chi potesse aver suonato il campanello.
Quando aprii il portone, mi ritrovai davanti un ragazzo di circa la mia stessa età con una torta in mano. Appena mi vide gli si illuminarono gli occhi e mi squadrò subito da capo a piedi.
Lui era poco più basso di me e aveva un taglio di capelli che rappresentava perfettamente lo stereotipo coreano di "taglio a scodella".
"Ciao, mi chiamo Jisung. Han Jisung"
"Ok...?"
Il ragazzo iniziò a parlare a raffica mentre entrava in casa senza che nessuno gli desse il permesso, ma siccome non volevo risultargli antipatico fin da subito, non gli dissi niente.
"Ti sei appena trasferito? Ho visto il camion dei traslochi andare via. Come ti chiami? Da dove vieni? Quanti anni hai? Siamo vicini di casa, sai? Potremmo andare a scuola insieme se abbiamo la stessa età! Ah! Ho portato una torta al cioccolato. È la mia preferita (insieme alla cheesecake ovviamente), ma ti ho portato questa siccome non conoscevo ancora i tuoi gusti e in genere la torta al cioccolato piace a tutti quindi siamo apposto, no? Potremmo diventare amici! Adoro i tuoi capelli biondi! Oh, le tue lentiggini sono così fighe!!"
Venni travolto dal discorso a macchinetta di quel tipo strambo, che aveva detto tutto d'un fiato senza nemmeno respirare.
Incredibile, quanto parla questo ragazzo ?! Però in fondo sembra simpatico, magari sul serio potremmo diventare amici.

~JISUNG'S POV~

Ormai era da settimane che vedevo arrivare camion dei traslochi nella casa vicino alla mia. Chissà chi sarebbe venuto ad abitarci. Magari delle persone giovani, oppure dei vecchi in pensione...speravo vivamente nella prima opzione.
Quando finalmente oggi vidi arrivare due persone che non facevano parte dell'agenzia del trasloco, decisi subito di andare in una pasticceria qui vicino per prendere una torta da dargli come regalo di benvenuto.

"Salve *noona, secondo lei che torta dovrei comprare ad una persona che non conosco?"
(*Noona è un modo di riferirsi ad una ragazza più grande di età)
Lei mi guardò leggermente basita. Forse non avrei dovuto chiamarla in modo così informale. Chissà perché mi aveva osservato in quel modo, ancora adesso non lo capisco.
"Ecco...penso che potresti andare sul classico. Prendi una torta al cioccolato, visto che di solito piace a tutti."
"Ok noona, allora mi dia una torta al cioccolato, grazie"
Una volta uscito mi avviai verso la casa che si trovava proprio vicino alla mia.
Salii i gradini dell'abitazione e suonai il campanello sotto la targhetta con incisa la scritta "Lee".
"Ti prego fa che non siano dei vecchi pensionati... Ti prego fa che non siano dei vecchi pensionati...!" Chiusi gli occhi e incrociai le dita sotto la torta che tenevo in mano sperando con tutto il cuore che fosse qualcuno di giovane. Quando ad aprirmi venne un ragazzo di circa la mia stessa età, mi sentii sollevato. Non che fosse stato un problema se fossero stati anziani, ma poi mi sarebbe toccato avere una conversazione con loro per ore, dove mi avrebbero raccontato di quando avevano combattuto in guerra, di quando cavalcavano gli pterodattili e di come erano sopravvissuti al Big Bang. Nella mia testa sorsero mille domande, del tipo:
"Perché ha la pelle così scura? Verrà da una zona con molto sole immagino. Ha anche i capelli tinti di biondo, strano."
Ero troppo curioso quindi decisi di chiedergli tutto quello che mi domandavo, dopo ovviamente essermi ben presentato in modo che non potesse dirmi di essere uno sconosciuto.
Perfettamente perfetto. 👈😜✨
Di sicuro avrò fatto una una bella figura a risultare così amichevole!

~FELIX'S POV~

Ma si può sapere chi è questo qua?! È entrato in casa senza che nessuno desse il permesso e poi è davvero logorroico!
Volevo rispondergli, ma non sapevo precisamente da dove partire visto che mi aveva domandato troppe cose.
"Ecco...io mi chia-"
"Ma chi è questo bel ragazzo che ci è venuto a far visita?"
Prima che potessi finire la frase mia mamma entrò in salotto con una pila di biancheria in mano che appoggiò sul divano non appena vide Jisung.
"Salve signora, mi chiamo Han Jisung. Siamo vicini di casa e appena vi ho visti arrivare ho deciso di portarvi una torta come regalo di benvenuto!"
"Ma che gentile che sei stato, non dovevi scomodarti! Rimani pure quanto vuoi!"

Oddio, ora ci si mette pure mia mamma, che palle.

Dopo aver parlato un po' con Jisung, si girò verso di me.
"Felix, perché non lo porti in camera tua? Così potete parlare un po' tra di voi."
"Mamma!"
E io che volevo solo dormire...uff...
"Vieni Jisung" Feci per accompagnarlo in camera mia, ma lui mi superò e andò avanti come se sapesse già dove fosse la stanza.
"Sì, sì, ma non ti preoccupare, fai pure come se fossi a casa tua..."
"Come?"
"No, nulla." Finsi un sorriso a 32 denti.
Quando arrivai in camera, lui si era già sistemato sul mio letto, quindi a me rimase solamente da sedermi sulla sedia della scrivania.
"Perché non ti siedi anche tu sul letto?"
"Sto comodo anche qui, e poi in due si sta stretti."

Che stress questo ragazzo...

Iniziò a guardarsi intorno e poi si rivolse a me.
"Ma quindi raccontami un po' di te, alla fine non mi hai detto ancora niente. Ti chiami Felix, giusto? Ti ha chiamato prima così tua mamma. Non sei coreano vero?"
"No infatti, sono nato a Sydney, in Australia. Ultimamente siamo stati costretti a trasferirci qui per via del lavoro di mia mamma, e tu sei la prima persona che incontro oltre agli impiegati dell'agenzia immobiliare."
"Figo!"
"Cosa?"
"Sia che sei nato a Sydney, sia il fatto che sono la prima persona con cui parli! Mi sento importante ora!"
Si mise a ridere e pensai che in fondo non era male come persona. Bisognava solamente abituarsi al fatto che fosse moooolto estroverso, e che forse spesso non pensava a quello che faceva.
"Ma non ti è dispiaciuto lasciare la tua casa? E i tuoi amici? Non ti mancano?"

Amici? No, nessuno di quelli è mai voluto essere davvero mio amico. Pensavano solo a come farmi soffrire dopo che mi ero fidato di loro.

"Sì, in effetti mi mancano un po', ma penso che me ne farò altri qui in Corea, o almeno spero."
"Beh, io e te ora siamo amici no?"
"Non è un po' presto per dirlo?"
"Perché mai?"
"Vabbè non importa"
Jisung si sistemò meglio sul letto incrociando le gambe.
"Avevi tanti amici? Cosa facevate di solito? Immagino molte gite visto che lì il tempo è bello quasi sempre!"

Perché dovevamo parlare di questo...?
Ora come facevo a tirarmi fuori da questo discorso?

Abbassai leggermente la testa. Questo argomento mi metteva in difficoltà ma non sapevo come tirarmene fuori.
Quando rialzai la testa per rispondergli, lui si alzò di scatto dal letto e mi piombò addosso.
...mi stava...abbracciando...?

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi! Vi sta piacendo la storia?  Ho già in mente degli svolgimenti interessanti 😁
In realtà questa è la prima Fanfiction in assoluto che scrivo, quindi scusatemi se ci sono errori di qualsiasi genere.

Vi avverto, ci saranno molte coppie, quindi nel caso non ve ne piaccesse una in particolare ce ne saranno altre a cui vi potete affezionare!😜

Ci vediamo stayssss spero vi piacerà!! 💗💗💗

//MISTAKES❤️// ChangLix🐷🐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora