CAPITOLO~44~DOLOROSE VERITÀ

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Si lasciò cadere sullo schienale, fissandomi con uno sguardo fremente dalla rabbia e gli occhi lucidi.

"Hai la minima idea di come mi sia sentita quando ho saputo cosa ti era successo?!" Mi guardò negli occhi, aspettando una risposta che però non arrivò.

"Perché l'hai seguito?! Sei forse pazzo?! Se quel tizio non vi avesse trovati cosa ti sarebbe successo?! Non voglio nemmeno immaginarlo Felix." Esclamò paonazza in viso.

"Comunque sto bene. Grazie per avermelo chiesto." Le dissi cercando di esprimere il livello massimo di sarcasmo a cui una persona sarebbe mai potuta arrivare.

Da quando ci eravamo visti non mi aveva nemmeno chiesto come stavo, se ero ferito. Si era solo preoccupata di darmi dello sconsiderato e di umiliarmi per quello che avevo fatto.

"Ora non iniziare a fare la vittima Felix! Perché sei così...?" Le parole le rimasero ferme sulle labbra per un po'.

Sei così? Così sbagliato?

"Così strano?!" Terminò in fine.

Sei strano!

La smetti di essere così strano? Mi fai schifo.

Ti dico strano per non dire di peggio...anche se te lo meriteresti.

Quelle parole fecero male. Molto male. Perché mia madre? Perché anche lei?!

"Ti giuro su Dio che da oggi non andrai da nessuna parte senza che io lo sappia! Mi telefonerai ogni dieci minuti per dirmi dove sei e non starai in posti affollati!" Urlò, rendendosi una pazza ai miei occhi.

"Ma che cosa stai dicendo mamma?!"

"Ovviamente non parteciperai nemmeno a quel concerto!" Il mio cuore saltò un battito. Come poteva farmi questo?! Sapeva quanto ci tenessi, sapeva quanto fosse vitale per me.

Mi slacciai la cintura ed uscii in strada. Iniziavo a sentire le lacrime pungermi gli occhi e non le avrei dato la soddisfazione di vederle.

"Torna qui Felix!" La macchina di mia madre mi fiancheggiò sul bordo del marciapiede

"Entra in macchina."

"Lasciami solo!" Le gridai con tutto il disprezzo che potevo provare.

"Quando sarai in camera tua avrai tutto il tempo che vorrai per stare da solo! Ora entra dentro questa dannata macchina Felix!!"

Mi morsi la lingua per stare zitto. Avrei voluto dirle quanto era spregevole e meschina ma mi trattenni.
Rientrai in macchina facendo sbattere con forza la portella, cosa che ovviamente non esitò a farmi notare.

Quando tornai a casa mi chiusi a chiave in camera e mi buttai sul letto. Volevo solo che quella giornata finisse al più presto.
I miei occhi iniziarono a chiudersi e riuscii solo a pensare di voler sentire ancora una volta la voce di Changbin per calmarmi.

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La mattina seguente mi svegliai con un fascio di sole che mi puntava giusto giusto sugli occhi, attraversando uno spazietto tra le tapparelle.
Mi misi seduto e solo lì mi resi conto che i miei occhi erano secchi e tutta la pelle intorno ad essi ruvida. Mi passai un dito sulle palpebre e del sale cadde ai miei piedi.
Avevo pianto ancora una volta nel sonno. Ormai mi capitava più spesso di quanto non volessi.

Riflessi su quello che era successo il giorno prima e su quello che aveva detto mia madre. Non sarei andato al concerto.
Non era possibile che avesse detto una cosa del genere, eppure era stato così.

Mi sentii male, non potevo rinunciare allo spettacolo...

Le avrei dato ascolto? Assolutamente no. Era troppo importante per me.

//MISTAKES❤️// ChangLix🐷🐥Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ