CAPITOLO~47~SAPENDO DI MENTIRE

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~JISUNG'S POV~

Sistemai nervosamente il ciuffo ribelle che cadeva disordinatamente sulla mia fronte, le pellicine sulle mie labbra, che strappavo senza sosta, erano diventate la prova del mio nervosismo. La mia gamba batteva inquietamente il ritmo contro il pavimento dello spogliatoio, un metronomo di ansia che scandiva i minuti che mancavano all'inizio dello spettacolo.

Era finalmente arrivato il giorno culmine di quei mesi di preparazione, il gran finale dell'anno scolastico che tanto avevo atteso e per il quale mi ero diligentemente preparato. Eppure, nonostante tutto, l'emozione mista a un pizzico di timore mi pervadeva, facendo sì che ogni gesto, anche il più semplice, sembrasse esageratamente caricato di significato.

Mi guardai intorno, osservando i miei compagni di squadra che si preparavano con la stessa intensità, le espressioni di determinazione mescolate a un velo di incertezza. Eravamo tutti uniti nell'ansia, in attesa che giungesse il momento di esibirci.

"Hai già fatto tanti concerti Jisung, calmati!" Esclamò Minho poggiandomi una mano sulla spalla.

"Yah chipmunk! Datti una calmata ok?! Sembri uno scemo così." Mi gridò contro Changbin con il suo solito modo di fare tranquillizzante.

Mi alzai dalla sedia sbuffando ed andai verso Felix, l'unico che avrebbe potuto capirmi in quel momento, dato che anche lui stava tremando come una foglia.

"Non ce la posso fare Ji! Ho troppa ansia! Se sbagliassi un passo?!"

"Probabilmente nessuno se ne accorgerebbe, non ti preoccupare." Gli disse Hyunjin.

"Perché vi state preoccupando così tanto?! Manca ancora un'ora al concerto." Ci disse Jeongin bevendo tranquillamente un bicchiere di succo alla pesca.

"Appunto! Mi sembra di attendere l'ora del giudizio!" Piagnucolò Felix.

Guardai con aria comprensiva il ragazzo. Non riuscivo a capire come tutti gli altri potessero essere così calmi...ogni volta che dovevamo esibirci era sempre un trauma per me. I miei genitori erano tornati apposta a casa per vedere il concerto e io ne ero felice ma...tutto questo mi rendeva ancora più nervoso.

~FELIX'S POV~

Avevo bisogno di un attimo per calmarmi, stare vicino a Jisung mi metteva ancora più ansia.
Venire al concerto era già stata un'impresa; mia mamma ed io non ci eravamo ancora totalmente chiariti, ma non c'era più quella sensazione sgradevole di tensione ogni volta che ci parlavamo.

Andai in bagno e per fortuna non vi era anima viva.
Immersi la faccia tra le mani colme d'acqua gelida, per cercare di lavare via tutte le paure. Quando alzai il viso, l'immagine di Changbin riflessa sullo specchio quasi mi fece prendere un infarto.

"Hey, che ci fai qui?" Gli chiesi senza voltarmi e mantenendo la nostra gara di sguardi attraverso lo specchio.

"Volevo solo vedere come stava il mio fidanzato. Non posso?" Mi rivolse uno dei suoi sorrisetti.

Già da quel giorno, quando lo vidi per la prima volta, avevo notato il suo modo particolare di sorridere, con un solo lato della bocca alzato. Quel dettaglio mi faceva impazzire.

Mi voltai e mi avvicinai lentamente a lui.

"Nervoso?" Mi chiese ciondolando verso di me, prendendomi per i fianchi con le sue mani forti.

"Abbastanza." Ammisi, lanciando all'indietro la testa, facendo seguire il gesto da un sospiro di frustrazione.

"Non dovresti, piccolo...mostra a tutti quanto sei incredibile."

"Sai che non sono così orgoglioso come te o gli altri. Non voglio attirare l'attenzione su di me come fate voi."

"Eppure fai parte di un gruppo di danza e partecipi ad uno spettacolo."

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