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Beomgyu rientrò in casa in tempo per il pranzo. Ad aspettarlo trovò l'odore inconfondibile del suo amato Bulgogi quasi pronto.
Tolse le scarpe all'ingresso e andò in cucina.
«Ciao mamma» Disse, avvicinandosi alla donna impegnata ai fornelli per darle un bacio sulla guancia.
«Ciao Beom» Ricambiò impassibile «Stasera io e tuo padre torneremo tardi da lavoro. Cena e non aspettarci» Aveva perso il conto di quante volte gliel'aveva detto, ma ormai non si stupiva più. Beomgyu annuì nonostante sapesse che non poteva vederlo e salì al piano di sopra, in camera sua.
Gettò lo zaino sulla sedia della scrivania e si tuffò sul letto, stanco. Estrasse il telefono dalla tasca e lo fissò prima di accenderlo.
Quei tre erano stati a un passo dallo scoprire la sua relazione. Doveva stare più attento. Forse doveva smettere di messaggiare con Taehyun durante la scuola.
Arriverà il giorno in cui ti beccheranno.
No, era da mesi che nessuno lo aveva mai scoperto e avrebbe continuato così. Beomgyu era un tipo silenzioso, che passava inosservato. Nessuno si interessava a ciò che faceva e nessuno lo considerava. Almeno fino a quel giorno. Gli occhi dei tre bulli si erano posati su di lui ed era certo che non lo avrebbero lasciato in pace facilmente.
Non poteva rischiare così tanto.
Accese il cellulare toccandolo e sullo schermo vide alcuni messaggi di Taehyun. Oltre a questo, nient'altro.

Hyunie
Sei tornato a casa?

Hyunie
Com'é andata a scuola?

Hyunie
Questo frappuccino é buonissimo.

Hyunie
E anche la brioche.

Hyunie
Uno di questi giorni dobbiamo mangiare queste brioche insieme. Un appuntamento a tema brioche e frappuccino.

Beomie
Sono tornato a casa. E si, oggi é andato tutto bene a scuola. Come sempre mi sono annoiato e ti ho pensato.

Beomie
Sono contento ti siano piaciuti.

Beomie
Se mi stai chiedendo di uscire ad un appuntamento, accetto molto volentieri.

Non gli avrebbe mai detto che dei bulli stavano per scoprire la loro relazione. Non voleva farlo preoccupare o dargli un ulteriore fastidio. Il lavoro lo stressava già abbastanza. E poi aveva avuto la febbre. No, non poteva dirglielo.
Avrebbe affrontato questo problema da solo. Inoltre Beomgyu sarebbe stato l'unico a subirne le conseguenze. Tutta la scuola l'avrebbe deriso, i suoi genitori probabilmente l'avrebbero rinnegato e la sua vita sarebbe cambiata in peggio. Taehyun aveva finito il liceo l'anno scorso, dunque non c'erano possibilità che la sua reputazione venisse in qualche modo infangata.
Staccò gli auricolari dal telefono e ogni volontà di riposarsi svanì quando sua madre lo chiamò dal piano di sotto.
Il pranzo era pronto.

«Vado a fare due passi, va bene?» La donna annuì distrattamente, concentrata più sul suo cellulare. Beomgyu sospirò e uscì di casa dopo aver indossato le scarpe.
Con le auricolari cominciò ad ascoltare la musica, la seconda cosa dopo Taehyun a renderlo felice.

Killing Me Softly With His Song

Si guardò attorno mentre superava abitazioni e negozi. Poi raggiunse il parco in cui era solito andare durante le sue passeggiate. Non amava stare in casa. Troppo silenziosa, dava troppa libertà alla mente di fantasticare.
Perciò veniva quasi sempre lì. Si sedeva sotto l'ombra di un albero e si dedicava a quella che era diventata la sua valvola di sfogo. Il disegno.
Si portava dietro un quaderno e una matita per disegnare le bellezze della natura. E si immergeva in quella bolla dove nessuno lo disturbava.
Sarebbe andato da Taehyun, se avesse potuto. Ma lui lavorava al ristorante tutti i pomeriggi, finendo la sera. E proprio a quell'ora i genitori di Beomgyu lo volevano a casa, senza permettergli di uscire. Nonostante la loro indifferenza, avevano imposto questo coprifuoco al figlio. Lo vedevano indifeso e non si fidavano a farlo uscire di sera.
Quindi le occasioni per vedere Taehyun si riducevano ai weekend. Quando Beomgyu mentiva ai genitori e faceva finta di andare a casa di un suo vecchio amico d'infanzia. Amico che realmente aveva avuto, ma con il quale ormai aveva perso tutti i contatti. I loro genitori si conoscevano, anche se ormai anch'essi si erano allontanati. Perciò non avevano nulla da temere.
A quel punto sgattaiolava a casa di Taehyun e passavano due meravigliosi giorni insieme. Eppure alcune volte i suoi genitori lo costringevano a rimanere in casa, con la scusa del Ci sei già stato la scorsa settimana, dal tuo amico.
Non gli piaceva mentire, eppure era l'unico modo per continuare a vivere serenamente la relazione.
Alzò lo sguardò dal foglio e dopo averlo riposto dentro lo zainetto, si mise a fissare il parco che si estendeva di fronte a lui.
Genitori che giocavano con i figli, cani che scodinzolavano per poi correre e prendere il dischetto lanciato dal padrone, gente che leggeva seduta sulle panchine e altra che correva per allenarsi.
All'improvviso qualcuno che non riuscì a identificare in quell'ambiente catturò la sua attenzione. Era un gruppo di ragazzi. Li conosceva. Erano i suoi compagni di classe. Non quelli odiosi con i quali aveva interagito ieri. Tuttavia non gli piaceva farsi vedere in un momento così intimo da persone che nonostante gli anni passati insieme continuava a considerare sconosciuti.
Senza dare nell'occhio si alzò, mise in spalla lo zaino e se la svignò.

Durante il tragitto di ritorno gli arrivò una notifica da Taehyun.

Hyunie
Sei al parco vero? Stasera ceniamo insieme?

Beomgyu sorrise contento, sapendo cosa ciò volesse dire. Raramente lo pensava, ma non vedeva l'ora di tornare a casa.

«Domani tornerò a lavorare. La febbre é passata» Disse Taehyun imboccando un po' di riso insieme a un pezzo di carne «Quindi nel weekend possiamo vederci e ho intenzione di portarti a una cena romantica»
«Una cena romantica di brioche al burro e frappuccino?» Rise e addentò il pollo.
«Per quanto ami l'idea, non è ancora arrivato il suo momento. Sai che giorno é sabato?»
«Certo che lo so!» Sei mesi di fidanzamento. Da sei mesi che il cuore di Beomgyu batteva a un ritmo più energico.
«Allora vedrai dove ti porterò. É una sorpresa» Specialmente in quegli ultimi giorni, Taehyun gli era mancato più del solito. E saperlo con la febbre, senza possibilità di aiutarlo lo rendeva triste.
«Non vedo l'ora» Sorrise come solo Taehyun gli rendeva possibile. Solo Taehyun.
Taehyun che lo amava.
Taehyun che si prendeva cura di lui.
Taehyun che lo faceva sentire speciale.

L'amore non era mai stato così bello.

Un segreto per due - Beomjun/YeongyuWhere stories live. Discover now