Ritorno a scuola

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Era il 7 di gennaio... Quindi il ritorno a scuola sopo le vacanze natalizie. Italia e Germania si erano visti poco durante le vacanze, però si erano scritti molto. E quando tornarono a scuola...

- Ger!

- Ita!

Italia si fiondò da Germania, allegro, poi lo abbracciò. Quando si staccarono, Italia gli sorrise.

- mi sei mancato...

- addirittura? Come facciamo per le vacanze estive, se ti manco anche solo per quelle natalizie?

- ecco... Io pensavo che potresti venire un giorno a trovarmi d'estate! Sarebbe una bellissima idea!

- già! Beh, manca ancora un po' di tempo eheh...

Italia rise, seguito da Germania. Poi entrarono in classe.

Ma quando entrarono... Nuovo alunno! Italia lo aveva già visto, ma dove...

Appena entrò il ragazzo guardò male Germania. Lui ricambiò l'occhiataccia, poi tornò a parlare con Italia. Italia era molto confuso.

- salve, sei nuovo, vero?

- esattamente

- nome?

- Polonia.

Italia si ricordò: quell'amico di Germania, o almeno, ex amico. Ma torniamo alla scuola.

Soliti posti? Massè... Dovevano cambiare banchi. Fottutamente erano i prof a scegliere chi mettere dove, ma soprattutto... Avrebbero diviso Germania e Italia... Alla fine della fiera, i posti più importanti erano questi:

Germania era vicino a una ragazza casuale, non era simpatica per quel che sapeva Italia.

Russia era vicino a Cina, un ragazzo calmo, di certo non gli avrebbe rotto troppo le palle.

America era vicino a un ragazzo a caso, ma conoscendolo si sa che non gliene fregherà nulla di lui, ma si interesserà solo a far ridere l'intera classe.

Infine Italia... Che era vicino a quel Polonia. Polonia di suo era un ragazzo timido, molto chiuso in se stesso, con pochi amici. Era molto basso. Però il vero lui si poteva conoscere solo essendo suo amico da tempo, a quel punto ti userà solo come mezzo per fare cose poco buone... E che a quel punto c'era arrivato solo Germania, quindi Italia sapeva che non si doveva fidare di quel ragazzo.

La lezione andò bene... La ricreazione un po' meno.

- ehi... Come ti chiami?

Italia provò a ignorarlo, ma era scortese da parte sua, fu obbligato a rispondere.

- Italia.

- oh... Io mi chiamo-

- Polonia, si lo so.

- lo sai?

- l'hai detto stamattina, no?

- credevo che nessuno mi stesse ascoltando... Grazie, almeno tu mi hai ascoltato!

- oh... Di nulla! Vabbè, vado dal mio amico!

Italia si alzò velocemente e si fiondò da Germania. Polonia rimase scioccato. Anche se sinceramente quell'Italia non gli sembrava così simpatico. Così, data la sua testardaggine, battezzò Italia antipatico a tutti. Allora si rivolse a Germania, con un sorrisetto ironico.

- mh... Uno stronzo come Italia si merita proprio di stare col suo amico stronzo, dico bene?

Germania guardò male Polonia, ma fu Italia a parlare.

Diamo la precedenza alle onde - GerItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora