Cosa fa il mare la mattina?

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Germania si svegliò. Il suo orologio segnava le 6 45. Però quando si rese conto del resto del mondo...

Era ancora nella Città di Pietra, però aveva Italia in ginocchio davanti a lui che dormiva, ma soprattutto...

La camicia slacciata e dei morsi sul petto. Era stato Italia? Non si sa. Lo guardò. Era carino mentre dormiva. Lo alzò delicatamente e lo fece sedere di fianco a lui, poi si riallacciò la camicia, facendo finta che non sia successo nulla. Si alzò e prese Italia a mo di sposa, avviandosi verso casa.

Italia, quando si svegliò, era in braccio a Germania. Fece finta di dormire ancora per un po', poi si stufò. Aprì gli occhi e sbadigliò.

- oh... Buongiorno Ger!

- vedo che ieri hai voluto giocare...

Silenzio. Italia arrossì violentemente.

- tranquillo, fa lo stesso. Dai scendi.

Lo fece scendere dalle sue braccia, poi lui si iniziò ad incamminare con passo svelto. Si era pentito di quello che aveva fatto. E se per Germania non era lo stesso?

- Ita...? Tutto ok?

- sicuro che fa lo stesso?

- si, sei preoccupato per questo?

- ecco... Si

- dai, fa lo stesso, veramente

- sicuro?

- si

Germania abbracciò Italia e Italia, accecato dall'amore, gli toccò qualche volta il petto. Germania se ne accorse, ma era così piacevole che non gli disse nulla. Un abbraccio breve ma intenso. Poi continuarono a camminare. Una volta arrivati a casa, Italia si infilò le infradito, Germania pure. Erano le 7.20. Italia si ricordò quello che succede al mare la mattina. Sorrise.

- ehi Ger, andiamo in spiaggia?

- beh... Va bene.

Uscirono di casa e attraversarono la strada come sempre, ma...

Il mare era solo un centimetro d'acqua. Quella era bassa marea.

L'acqua era così bassa che potevi arrivare agli scogli camminando, tanto l'acqua ti arrivava massimo a metà caviglia. Una cosa... Unica. Alcune persone stavano pure raccogliendo le vongole.

- ti piace?

- è... Bellissimo!

I due si tolsero le infradito tenendole in mano, poi iniziarono ad incamminarsi verso riva. Però non stettero a riva, ebbene... Sul mare. Camminarono prima per il largo, poi per il lungo. Arrivarono agli scogli camminando. Sembrava quasi una cosa innaturale, a Germania. Gli sembrava addirittura fantastico. Non riusciva a trattenersi e, una volta tornati a riva, si sedette sulla sabbia appena umida, facendo segno a Italia di mettersi di fianco.

"Ita stamattina era diverso, oserei dire nervoso, imbarazzato. Che non stesse pensando alla cosa di ieri notte? Si, si capiva lontano un kilometro.

- Ita, stai ancora pensando a ieri sera?

- ecco... Io-

- te lo ripeto, fa lo stesso. Hai capito?

- s-si...

- vuoi un abbraccio?

Annuì.

Allora io mi avvicinai a Italia e me lo strinsi addosso con il braccio più vicino a lui. Ita arrossì. Che carino. Mi venne da ridacchiare al suo rossore, poi arrossii anche io. Lui si appoggiò alla mia spalla e chiuse gli occhi. Probabilmente si riaddormentò, non lo scossi per non disturbarlo. Così fu fino alle 8 circa. Finalmente si era calmato, era tornato come prima. Andammo a casa sua e facemmo colazione, subito dopo andai nella mia camera. Mi sdraiai sul letto e mi misi una mano sullo stomaco e l'altra sulla fronte. Dato che non mi andava di annoiarmi, chiusi gli occhi. Poi mi addormentai."

Italia si era già messo il costume. Erano le 9.15 e non aveva ancora sentito nulla dalla camera di Germania. Allora provò a bussare. Nessuna risposta. Aprì lentamente la porta e vide Germania che dormiva.

Era di nuovo tentato, ma a giudicare da come era andata la sera prima si trattenne. Si sedette all'estremità del materasso e spostò lentamente il braccio suo dalla sua fronte, infine Germania si svegliò.

- buongiorno eh!

- buongiorno

- dai, sono le nove e un quarto! Mettiti il costume che andiamo!

- certo

Dopo poco i due erano già in spiaggia, per il resto della mattinata non successe niente di speciale.

Diamo la precedenza alle onde - GerItaWhere stories live. Discover now