3. allenamenti e spionaggio

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               🌬️Narratore.Pov🌬️

Alle prime luci dell'alba, Akutagawa si alza dal suo letto e si reca nel suo armadio per prendere il suo solito completo, lavarsi, preparare la colazione per la sorella che ancora dorme, dato che sono le 5:20 di mattina. Il corvino esce di fretta dalla casa chiudendosi la porta alle spalle e si reca al molo. Era tutto davvero distrutto. Ryūnosuke non fa nemmeno in tempo a varcare la soglia che la visuale che si presenta è orribile. Vetri, corpi sangue e puzza di fumo ovunque. *Accidenti...questo davvero non è normale* si dice tra se se camminando a passo svelto tra la scia di corpi. Era davvero tutto così macabro, pensare a quante persone abbiano perso la vita con un solo click premuto da qualcuno. Akutagawa è immerso nei suoi pensieri, non si accorge che un proiettile si sta avvicinando pericolosamente alla sua testa. Prima che potesse reagire, si trova steso a terra con tutta la polvere addosso e una figura su di sé. *Tigre mannara?*. Atsushi era sopra di lui. L'albino lo aveva visto da qualche kilometro di distanza e aveva notato che non si era accorto del proiettile che stava per colpirlo, così è corso incontro a lui e prima che potesse colpire la sua testa il proiettile Atsushi lo aveva buttato a terra e di conseguenza lui ci era caduto sopra. Akutagawa gli tira una gomitata nel petto e se lo toglie di dosso. "Giù le zampe, Jinko" si rialza e inizia a tossire un po' coprendosi con la mano. Atsushi fa una smorfia infastidita e si alza anche lui. "No ma non ringraziare eh! Ti ho appena salvato la vita!" Si spazientisce la tigre mannara. "Non ho chiesto il tuo maledettissimo aiuto tigre mannara!" Sbraita l'altro senza urlare troppo. Atsushi si ricompone e affianca il partner, "perché sei qui così presto?" Domanda guardando il corvino. "Potrei fare la stessa domanda io a te" *dio ma cosa siamo all'asilo che si comporta così* sbuffa l'albino. "...sono venuto qui prima per trovare qualche indizio prima dell'arrivo di Dazai-San" sputa poi il rospo Akutagawa guardando male il compagno. Atsushi lo nota e risponde a tono, "per tua informazione nemmeno io sono felice di collaborare di nuovo con te!" Akutagawa se ne infischia della sua affermazione e si allontana il più possibile. Mentre tra i due regnavano silenzi e litigi il tempo passa e arrivano le 7:30, nonché l'arrivo di Dazai. "Atsushi-kunnnn!" Lo scuote violentemente mentre l'altro ormai è rassegnato. "Come mai così in anticipo Atsushi-kuun?" Chiede per poi accorgersi di Akutagawa, "oh ciao Akutagawa" saluta distaccatamente mentre il corvino ruota la testa di lato, fungendo un colpo di tosse per nascondere la solita delusione. La tigre mannara sembra notarlo ma dopo che Dazai gli scuote violentemente il braccio riporta la sua attenzione su di lui. "Bene dato che siete qui entrambi vi parlerò della missione" Dazai fa cenno di seguirlo fino agli scogli del porto. "Bene come sapete dobbiamo agire subito e quindi ci serve che oggi voi due vi alleniate sul campo pedinando il più possibile il membro incaricato di spiare voi" fa l'occhiolino il moro sistemandosi le bende poi aggiunge "dopo questa breve prova che ci costerà informazioni preziose vi spedirò in missione in America. Li "the Mask" ha la sua agenzia segreta, voi dovrete distruggerla." Akutagawa e Atsushi si guardano poi tornano a posare i loro occhi su Dazai annuendo. Il moro li saluta e si allontana, mentre i due si guardano infastiditi dalla presenza dell'altro. Akutagawa si incammina verso il magazzino del porto. Atsushi si affretta dietro di lui. I due raggiungono l'entrata, ma, il magazzino aveva la serranda marrone bloccata, il bicolore inizia a tirare spallate al lucchetto, ma alla lunga inizia a sentire male alla spalla e si arrende tenendosi il braccio. Posa poi lo sguardo sull'albino che capisce al volo e con un calcio con la forza da tigre mannara sblocca il lucchetto. Akutagawa entra sempre tenendosi la spalla con un braccio e facendo attenzione si reca al centro della stanza. Atsushi invece, si dirige tra i grandi scatoloni marroni e grigi di grandi dimensioni e materiali differenti. *C'è chiaramente qualcosa che non torna...se questo scatolone è spesso e in metallo e quello distrutto dall'esplosione era in cartone significa che qualcuno aveva programmato questo attacco mirato da molto tempo... significa che dentro questi container c'è qualcosa che vogliono nascondere.* la tigre mannara si massaggia le tempie pensieroso mentre si aggira tra i vari container e scatoloni in cerca di qualcosa che confermi le sue teorie. Mentre si è chinato per controllare se ci fosse qualcosa a terra una mano gli afferra violentemente il colletto della camicia e lo tira in piedi. "HEY!" si dimena Atsushi, "e smettila Jinko! Andiamo via subito da qui" lo volta verso di lui il corvino, "cosa? E perché?" Chiede osservando le iridi apatiche del bicolore, "JINKO STA GIÙ!" Akutagawa trascina fuori saltando brutalmente in avanti e schiacciandosi contro il pavimento fuori dal magazzino Atsushi. Neanche un secondo dopo il magazzino esplode. "Ma che-" Atsushi rimane scioccato e si porta un braccio sulla fronte per vedere meglio tra la nebbia ancora steso sul fianco per terra. Akutagawa si regge con un gomito per terra e volta la testa verso l'albino, "sapevano saremmo stati qui...sono 1 passo avanti a noi sempre...andiamo via di qui prima che succeda qualcosa di peggiore" si alza a fatica tossendo un po'. Anche la tigre mannara si alza e si ripulisce i vestiti, "tutto ok Akutagawa?" Chiede notando lo stato del compagno, "si andiamo ora tigre mannara" dice allontanandosi scostadolo con una spallata, *il solito stronzo* pensa l'albino raggiungendolo a malavoglia. Il corvino si ferma di colpo. "Dato che non ho l'auto dovremo usare Rashomon" si volta guardando il compagno che fa una smorfia infastidita ma accetta dato che non hanno molta altra scelta. Atsushi si reca affianco al compagno e si infila abbracciato a lui nel cappotto. Akutagawa rimane impassibile e prima di spiccare il volo in aria dice "Rashomon!". La tigre mannara mentre saltano tra gli edifici in aria si stringe a lui per non cadere. "Cavolo puoi anche stringere meno forte eh!" Dice con sguardo fisso sulla strada che stavano percorrendo con fiato corto, "scusa se preferisco avere la certezza di non schiantarmi al suolo e poi il grande Akutagawa Ryūnosuke non è in grado di sopportare un peso in più sulle spalle?" Lo provoca e Akutagawa si arrabbia sempre di più ma non lo da a vedere e risponde semplicemente "Tch!" Saltando giù da un'edificio in un vicolo buio. Li prima di atterrare smolla la presa su Atsushi e lo fa schiantare a terra di sedere. "Stronzo!" Risponde l'altro massaggiandosi dolorante la schiena. "Sei tu che volevi scendere no?" Risponde apatico il più alto. *non mi va proprio di discutere perciò lo lascerò parlare* riflette stanco Atsushi avvicinandosi al partner per la missione. Dopo qualche ora i due sembrano finalmente avere trovato qualche pista e la seguono. Fanno dello semplice spionaggio sui sospetti e poi ognuno prende la propria strada, chi per fare rapporto all'agenzia e chi per fare rapporto alla Port Mafia.  Vanno entrambi a dormire senza mangiare e di mal umore, pensando a ciò che avrebbero dovuto fare domani insieme.










•°ANGOLO SCLER°•
Sto male da qualche giorno (influenza), sono stata abbastanza meglio oggi e quindi me la sono sentita di pubblicare spero di riuscire anche domani e con questo capitolo vi auguro buona notte💜✨🫶

☆il ricordo di cosa eravamo☆Where stories live. Discover now