14. antivirus-

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🌬️Narratore.Pov🌬️

La mattina seguente si svegliano entrambi preso,ma, decidono comunque di rimanere entrambi nel letto girati di spalle l'uno dall'altro. Entrambi vorrebbero parlarsi e cercare di chiarirsi,ma, sono troppo orgogliosi per anche solo rivolgersi una parola. Akutagawa è girato dalla parte della finestra e tiene gli occhi volontariamente chiusi, cercando di ignorare il sentimento che arde per l'albino nel suo petto. Atsushi invece, è rivolto dalla parte del comodino marroncino affianco al letto che ha gli occhi aperti,ma è immerso nei suoi pensieri, rivolti al corvino affianco a lui. Passano una buona manciata di minuti prima che dalla porta della camera d'albergo non si udisce un rumore di bussare. Con un sonoro sbuffo il più alto sguscia fuori dalle coperte, ancora zoppicante e apre la porta. "Oh..mi scusi tanto,non volevo disturbare, non sapevo stesse ancora dormendo,volevo solo dirle che in reception poco più di qualche minuto fa è passato un uomo che cercava lei e il suo compagno, vi ha anche lasciato una lettera." Dice una delle receptionist con i capelli lunghi biondi porgendogli la lettera per poi congedarsi. "Tigre abbiamo novità..." Dice il corvino mentre si siede dal suo lato del materasso. "So che sei sveglio quindi ascoltami..." Fa' una pausa e chiude gli occhi per poi  ricominciare a parlare in tono più serio, "non riguarda noi due... riguarda la nostra missione". A quelle parole l'albino non ha più una scusa per non starlo a sentire così si vede costretto a mettersi suoi gomiti a sedere e a degnare di uno sguardo il suo partner. "Penso che qualcuno dell'agenzia sia venuto qui a mandarci un messaggio" gli spiega il più alto mentre gli porge il biglietto. "Si è una cosa che farebbe sicuramente..." Riflette il più basso prendendo tra le mani il pezzo di carta. "leggiamo cosa vuole e facciamo il modo di fare il contrario e trarlo in trappola" dice Akutagawa distrattamente mentre controlla le ferite sul braccio sinistro. "Devo ammettere che sono molto sorpreso delle vostre capacità, vi ho sottovalutato troppo, siete in gamba,ma, non abbastanza per battermi. State solo giocando al mio gioco e girando in torno. Vi consiglio di ritirarvi se non volete morire. Potrei anche risparmiarvi una volta conquistato il mondo se lo fate. Nah vi ucciderei comunque, solo che vi ucciderei più tardi quindi guadagnereste più tempo da vivere questo è l'ultimo avvertimento..." Conclude Atsushi per poi stropicciare e buttare la lettera sul parquet. "Ma che cavolo fai?!" Si volta di scatto il corvino, il più basso si sporge in avanti e gli dice, "perché scusa? Non vorrai mica dare ascolto a questa roba spero". Akutagawa chiude gli occhi e li riapre piano sospirando, "no...no hai ragione" l'albino lo guarda perplesso, "tutto ok?" Gli si avvicina sul suo lato del bordo del letto "sembri più cupo del solito". L'altro rimane in silenzio per un po' prima di rispondere. "Stavo solo pensando a una strategia di attacco..." E in parte è vero, ciò che dice il corvino è vero,ma, non del tutto e Atsushi sembra accorgersene.  "...quanto posso aprirmi con te?..." Chiede muovendo timidamente le dita della mano sul braccio del partner. "Se ti confortassi mi respingeresti oppure mi mostreresti il vero te...?" Questa volta non esita nemmeno un'istante e lo abbraccia, le sue mani vagano sul retro della camicetta da notte bianca di Akutagawa, che per un periodo che sembra un'eternità rimane immobile. Si scioglie alla fine e timidamente allarga le sue braccia e circonda il più basso in una stretta timida ed impacciata. Il loro bel momento però non dura a lungo, nella loro stanza si udiscono delle grida soffocate che li fanno subito staccare. "Che diavolo -?" Si stupisce Atsushi incredulo per poi guardare il compagno. "Proviene dalla reception, forza andiamo!" Si alza di scatto il corvino e velocemente si mette le scarpe per uscire, seguito dopo poco dal partner. Scendono rapidamente le scale e iniziano a sentire le urla sempre più vivide, finché non svoltando l'angolo vedono una scena raccapricciante. Tutti i divanetti nell'area degli ospiti ribaltati e le federe distrutte e spellicciate. Gli occhi dei due ragazzi si fanno colmi di stupore misto disgusto. Più proseguono, più peggiora la situazione, tavoli distrutti, sangue verdognolo sulle pareti e vetri rotti per terra. "che cavolo è successo...?" Pensa ad alta voce Atsushi. "Non ne ho idea ma non mi piace la situazione" si ferma e si piega sulle ginocchia per toccare per terra con le dita delle mani. "puzza...deve essere qualcuno che è stato infettato a fare questo..." Dice mentre si ripulisce il dito. "Fai attenzione non sai cosa può essere..." Lo affianca l'albino. Atsushi gli posa una mano sulla spalla e lo guarda negli occhi deciso, "andiamo", si incammina verso l'ingresso dell'hotel. Akutagawa si riscuote dal suo stato di trance e lo segue a ruota, cammina veloce fino a che non gli va sbattere addosso perché si è fermato. "Ma che cavolo!?perché ti sei fermato-?" Akutagawa non fa in tempo a finire la frase che guarda di fronte a sé e rimane scioccato. *Ma che cavolo...?!* Pensa con sgomento. La porta d'ingresso spaccata, distrutta con a terra tutti i suoi pezzi di legno. Le finestre vuote, i vetri sono sul pavimento, il bancone quasi distrutto con tutti gli oggetti che vi erano sopra per terra. Chiazze di sangue verdognolo ovunque e puzza di corpo in putrefazione. Il corvino ci mette un po' a riprendersi,ma, per fortuna lo fa in tempo per salvare il compagno che sta per essere infettato. Davanti ad Atsushi c'è un'uomo alto pelato con gli occhi rossi e le vene nere che gli escono da essi, si contorce e fa versi inquietanti, prende la riconcorsa e si avventa sul ragazzo...che non si muove perché è paralizzato per il contatto visivo con quell'"uomo". Perché si, oltre che essere un mostro può anche controllare la mente e le mosse di chi lo guarda o di chi fissa lui. Akutagawa appena in tempo si mette in mezzo tra lui e il suo partner, interrompendo così il contatto visivo e liberandone Atsushi. "AKUTAGAWA!" urla appena liberatosi dell'effetto, ormai però è tardi, il compagno è stato infettato, infatti il corvino nel cercare di colpire l'essere ne è stato graffiato sulla pelle. È solo questione di pelle prima che impazzisca pure lui. Atsushi inizia a panicare, tanto che non riesce nemmeno a piangere per l'isterismo. Akutagawa intanto nonostante sia ferito, riesce a mettere K.O l'avversario scaraventandolo prontamente fuori dalla porta. Dopo quello sforzo però collassa su sestesso a terra. "Akutagawa..." Cautamente gli si avvicina l'albino, pronto a toccarlo con la mano, "No! Non farlo! Stammi lontano!" Urla il più alto allungando un braccio per fargli cenno di non muoversi da dov'è. "Ma-" prova a contestare Atsushi, "no non farlo! Stammi lontano...contrarrai il virus..." Incomincia a dire più debolmente, il veleno sta facendo effetto in fretta su di lui, sta iniziando a perdere sangue dagli occhi e dalla bocca, le sue vene stanno divent nere e inzia a non sentire più il nume della ragione. "Akutagawa..." Dice questa volta spaventato Atsushi, "VATTENE!" urla l'altro ormai non più molto lucido. "Ma-" continua a protestare l'albino, "VA!" è l'ultima cosa che urla prima di avventarsi su di lui Akutagawa. Per fortuna Atsushi riesce a schivare i colpi e nascondersi nel corridoio dell'hotel. Inizia a tremare per la paura ma ancora non gli escono lacrime. Il compagno si fa sempre più vicino e chiaramente non è in sé...gli sembra tutto perduto finché non si ricorda della scatola con le armi e le fiale che gli aveva dato il signor Dazai prima che partissero per la missione. Si fionda immediatamente su per le scatole e raggiunge la loro stanza la apre velocemente e una volta dentro si abbassa vicino al letto e da lì sotto tira fuori la scatola che conteneva il necessario. "Fa che funzioni..." Pensa ad alta voce prendendo una delle siringhe. Appena ha l'arma per salvare Akutagawa esce dalla stanza e inzia ad aggirarsi per i corridoi, finché non lo trova di nuovo alla reception. Il corvino con un grido agghiacciante si scaglia su di lui e proprio in quel momento Atsushi gli ficca la siringa nel collo. Si stacca poi velocemente guardando il compagno. "Akutagawa...?" Chiede preoccupato vedendo il compagno arretrare e barcollare a terra per poi perdere i sensi. Atsushi gli si avvicina e si piega al suo fianco osservandolo. Sembra che sia tornato alla normalità, il suo incarnato è tornato del suo bianco pallido bellissimo e le sue vene sono tornate come prima. Atsushi gli sfiora il viso con i polpastrelli e gli pulisce il sangue dalle guance e dagli occhi. Inzia a piangere, si è così tanto terrorizzato che non è riuscito a fare nulla prontamente. Un' po' sono lacrime di gioia e un po' di ansia e paura provata. Ad ogni modo si fa coraggio, lo solleva e lo porta in camera loro adagiandolo sul letto, facendo attenzione a non fargli male...













°•ANGOLO SCLERI•°

Ecco qua un'altro capitolo, ebbene sì, c'è l'ho fatta dopo 5 cavolo di giorni ma c'è l'ho fatta. Mi dispiace molto per tutto questo tempo ma ho avuto molte cose da fare tra scuola e vita privata, poi ho passato questi tre giorni a riposarmi, mi servivano e dalla prossima volta dovrei riuscire a pubblicare regolarmente. Spero che questo capitolo vi piaccia e ci vediamo al prossimo 💜✨🫶🏻 a e buon Halloween 👻

☆il ricordo di cosa eravamo☆Where stories live. Discover now