Capitolo 13

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"Ti va di raccontarmi più chiaramente che cosa ti sei ricordato?" chiese Minho a Hyunjin. Insieme a lui, tutti gli altri.

Tutti gli altri, meno Jeongin. Hyunjin avrebbe voluto raggiungerlo e parlargli ma nella propria mente vedeva ancora tutto molto confuso, lui stesso si sentiva ancora molto confuso, non sapeva come comportarsi o come reagire.

Alla domanda di Minho, sospirò "A quanto pare, quando ero piccolo, Minhyun ha provato a uccidermi." sospirò profondamente "Soffocandomi con un cuscino. Credo che non ci sia riuscito perché mia madre stava per scoprirlo. Non so perché abbia provato a farlo." iniziò a spiegare, lo sguardo puntato sul pavimento e l'espressione concentrata ma al contempo persa "Poi... mi sono ricordato di una melodia, un carillon. C'era questo carillon rosso e oro, a forma di giostra. Minhyun lo aveva afferrato, aveva detto una cosa del tipo qui niente è tuo e lo aveva tirato per terra." alzò lo sguardo, l'espressione era seria e nei suoi occhi scuri si poteva leggere tutta la rabbia che stava provando "Lo ha rotto."

Felix non gli aveva tolto gli occhi di dosso neanche per un attimo.

"E poi, boh, c'è stato il momento del rapimento. È stato tutto abbastanza confuso... mio p- ." fece una pausa deglutendo "...quell'uomo, ha afferrato un coltello e mi ha ferito la spalla, ho potuto sentire nuovamente quel dolore atroce. Non riuscivo a vedere nitidamente, credo di essere svenuto, ma ho visto mia madre accasciata a terra e Minhyun che mi guardava da lontano senza dire o fare niente. Probabilmente anche quel giorno dovevo morire." rispose Hyunjin. Nella propria mente, c'erano ancora così tante immagini confuse e molta frustrazione che aspettava soltanto di essere sfogata.

"Altro?" chiese Minho.

Hyunjin scosse la testa "Non hai idea dell'orrore che ho visto e mi è bastato per capire cosa sta succedendo. Io voglio sapere che cosa vuole da me quel figlio di puttana e voglio sapere perché quello stronzo mi ha rapito." sbottò.

"Magari pensava fossi morto sul serio e recentemente potrebbe aver scoperto che sei vivo. Per quanto riguarda il rapimento, o l'uomo ha fallito o ha voluto salvarti. Potrebbe essere legato a Minhyun, no?." dedusse Chan.

Hyunjin tirò l'ennesimo sospiro scocciato "Che palle." borbottò.

Doveva essere difficile, dannatamente difficile.

"Hyun, dovresti riposare adesso, potrebbe aiutarti a sbloccare altri ricordi. Il sonno scava nell'inconscio." consigliò Minho.

Hyunjin sospirò nuovamente, poi annuì battendo le mani sulle proprie cosce e alzandosi, non poteva fare altro, dopotutto. Lasciò la stanza.

Changbin guardò Felix che aveva seguito il ragazzo con lo sguardo, ma era rimasto lì con gli occhi fissi sulla porta "Che fai, lo lasci solo?" chiese.

"Forse ha bisogno di stare da solo per metabolizzare tutto ciò che sta succedendo, io gli sarei solo di impiccio." ragionò Felix.

"Te lo dico io di cosa ha bisogno, vai." parlò Changbin e Felix colse della malizia nella sua voce, di fatto appena colse il senso, diventò tutto rosso.

"CHANGBIN!" lo rimproverò poco prima di nascondere il viso dietro le mani e scappare via per l'imbarazzo.

Arrivato in camera, trovò Hyunjin seduto sul letto con i piedi piantati a terra, i gomiti sulle ginocchia e la testa rivolta verso il basso.

"Hyunjin? Tutto bene?" chiese Felix avvicinandosi di qualche passo.

Hyunjin annuì.

"Sei sicuro?" chiese.

"Come ti sentiresti tu se scoprissi, da un giorno all'altro, di essere un principe famoso in tutta la nazione a causa di un rapimento accompagnato da presunta morte e che sei stato cresciuto dalla persona che ti ha rapito? Come ti sentiresti nello scoprire anche che hai un fratello psicopatico che vuole ucciderti fin da quando sei nato? È stupido chiedere se sto bene, non trovi?" sbottò.

Prince {Hyunlix}Where stories live. Discover now