Capitolo 21

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Furono minuti interminabili, quelli. L'attesa di scoprire l'esito dell'operazione di Chan e dello stato attuale di Minhyun rendevano infinito quell'aspettare, seduti nella piccola e fin troppo luminosa saletta d'attesa. Poco prima di radunarsi tutti lì, il medico aveva fatto loro una veloce visita e, oltre a un grande turbamento, fortunatamente non avevano nient'altro. Hyunjin aveva una ferita sul braccio dovuta allo sparo che fortunatamente non lo aveva colpito del tutto e se l'era cavata con un paio di punti e nel giro di qualche settimana sarebbe guarito.

Felix si sentiva molto arrabbiato con lui, le sue azioni lo avevano ferito veramente tanto, ma una parte di sé non riusciva a smettere di preoccuparsi per lui e per ciò che inevitabilmente, sarebbe potuto succedere. Al solo pensiero, si sentiva morire. 

C'era silenzio, di tanto in tanto gli lanciava qualche occhiata diretta anche se con la coda dell'occhio non lo aveva mai perso neanche per un istante.

Hyunjin, che era seduto al suo fianco, non aveva mai mosso un muscolo e stava fissando un punto indefinito del pavimento come se si fosse addormentato ad occhi aperti. La sua testa era un vortice di pensieri, non riusciva a togliersi dalla mente quelle immagini. Aveva avuto modo di affrontare Minhyun e adesso il terrore di aver ereditato anche solo una minima parte dei suoi disturbi, era un pensiero che lo tormentava. Inoltre c'era anche il fatto della mamma e del papà, che lui non aveva neanche mai visto.

Gli sembrava di essere in un film, era tutto così tremendamente irreale e si chiedeva poi, perché a lui?

"L'operazione è riuscita, nonostante sia stata difficile. Il proiettile era sceso molto in profondità, però il vostro amico è fuori pericolo. Deve smaltire l'anestesia ma già domani potrete vederlo." disse il dottore appena entrato nella stanza.

"E Minhyun?" chiese Jun, che li aveva accompagnati lì.

"Gli sono stati somministrati dei calmanti, lo terremo qui qualche giorno poi sarà trasferito in una struttura privata che potrà occuparsi di lui in modo più mirato e diretto, i suoi disturbi sono rari. O meglio, singolarmente non sono rari ma trovare una persona che soffre di: asperger, borderline, bipolarismo e schizofrenia, in più guidato da un innaturale odio verso qualcuno, serve una cura più mirata in una struttura che potrà seguirlo a 360 gradi, h 24 e 7 giorni su 7." rispose il medico.

Fu l'unico momento in cui Hyunjin distolse lo sguardo dal pavimento.

Cadde nuovamente il silenzio più totale. Jeongin era seduto sulla sedia con le gambe incrociate e la nuca poggiata contro la parete, aveva tirato un profondo sospiro di sollievo nonostante però il suo sguardo fosse rimasto fisso sulla porta. Jisung era al suo fianco e gli teneva la mano. Sapeva quanto per lui dovesse essere tutto molto difficile da vivere. Changbin e Seungmin erano in piedi appoggiati con la schiena contro il muro, in attesa mentre Minho era uscito per parlare con suo padre.

Poco lontani, Felix e Hyunjin erano seduti isolati da tutti. Felix continuava a lamgiargli degli sguardi mentre Hyunjin era tornato nella posizione iniziale, ma stavolta con gomiti poggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani.

"Hai intenzione di parlarmi o continuerai a guardarmi finché non mi sciolgo?" aveva chiesto Hyunjin.

Felix lo guardò ancora. In un primo momento non rispose, poi però si abbassò per guardarlo "Come stai?" chiese.

Hyunjin alzò lo sguardo su di lui, domanda inaspettata, non seppe come rispondergli. "Scosso, credo. Non lo so, nella mia mente ci sono molti pensieri." mormorò.

Felix girò il corpo verso di lui, gli prese le mani e lo costrinse a fronteggiarlo "Lo sai che puoi parlarmi, qualsiasi cosa ti passi per la testa, me la puoi dire. Non è necessario affrontare tutto da solo, ci sono io qui con te." gli disse ed era una frase che gli aveva ripetuto spesso. Aveva preso ad accarezzargli le guance poco prima di avvicinarsi e unire le loro fronti "Ma ricordati che sono incazzato nero con te, idiota." disse poco prima di allontanarsi da lui con un broncio.

Prince {Hyunlix}Where stories live. Discover now