Capitolo 18

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"Quindi, dimmi un po' come hai vissuto in questi anni?"

Jun sembrava essere molto amichevole nei confronti di Hyunjin e questo il ragazzo non riusciva a spiegarselo. Perché colui che avrebbe dovuto portare la sua testa al principe del sud, era così amichevole con lui?

Qualcosa non tornava.

Il gomito poggiato contro lo sportello e il palmo a tenere la propria testa, Hyunjin non rispose alla sua domanda, semplicemente roteò gli occhi con noia sentendo un leggero fastidio interiore.

"Ti ho chiesto di portarmi da lui, non di fare amicizia con me." rispose invece.

Jun si lasciò sfuggire una risatina che Hyunjin percepì come sarcastica "Sappi che se voglio, posso ucciderti in ogni istante, Hwang Hyunjin." gli disse indicandogli il cassettino del cruscotto dentro cui teneva una pistola "Ma non ho intenzione né il pensiero di farlo e sai perché?" aggiunse.

"Perché altrimenti togli il ruzzino al principino. Magari uccide te. Poi dovrai spiegarmi il motivo di tanto accanimento." rispose Hyunjin.

Jun stette un attimo zitto, aveva un discorso pronto, non si aspettava tale risposta "Aehm... anche. Però io non voglio che succeda, non è una cosa molto etica e dopo ciò che è successo con il signor Yang, sono sempre più sicuro di volerlo fermare." rispose "Per quanto riguarda il motivo, è semplicemente perché sei nato ed esisti."

Hyunjin a quel punto girò lo sguardo verso di lui che invece aveva gli occhi fissi sulla strada, non diede peso al resto della frase perché la propria attenzione si era fermata sul punto in cui aveva menzionato suo padre "Che cos'è successo con mio padre?" chiese.

Jun girò per un attimo lo sguardo verso di lui "È stato ucciso da uno dei sicari di Minhyun." rispose.

Hyunjin si ammutolì, chissà Jeongin se lo sapeva e come l'avrebbe presa una volta avuta la notizia. Lo avrebbe distrutto.

Jun sospirò "Mi dispiace avertelo detto così." aggiunse.

Faceva male, dopotutto, era l'uomo che lo aveva cresciuto, ma non poteva permettersi di piangersi addosso "Non importa al momento. Ma hai detto che vuoi fermarlo. Significa che lo tradirai?" azzardò Hyunjin mantenendo lo sguardo sul ragazzo al proprio fianco.

Jun sospirò nuovamente "Non lo tradirei mai, è il mio migliore amico e lo considero un fratello. Ma qui c'è un problema di fondo, il fatto che voglia ucciderti solo perché esisti e non è normale. Se sto facendo ciò che sto facendo, è per il suo bene." rispose.

Hyunjin lo ascoltò, alla fine Jun sembrava davvero una brava persona ma come diceva il famoso proverbio: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Non poteva sapere cosa pensasse realmente.

"Quindi? Che cosa farai una volta lì?" azzardò Hyunjin.

Jun lo guardò per una frazione di secondo "Vedrò come si comporterà in primis lui. Non sa che stiamo andando e sicuramente, i tuoi amici ci raggiungeranno. Potrebbe dare in escandescenza, come no. È imprevedibile." rispose.

A Hyunjin sorse spontaneo chiedersi il motivo per cui, nonostante Jun conoscesse questo disturbo comportamentale del principe del sud, non avesse mai fatto nulla per contenerlo. Ma la domanda non uscì, non aveva voglia di sostenere la conversazione, voleva solo riposare.

"Cambiando discorso. Come pensi potrebbe aver preso, la tua dolce metà, il fatto che tu te ne sia andato?" chiese Jun.

Hyunjin sbatté le palpebre e i propri pensieri, automaticamente andarono a Felix. Aveva pensato così intensamente a Minhyun e a tutto ciò che sarebbe successo di lì a poco che si era praticamente dimenticato di quel signorotto australiano con le lentiggini e i capelli tinti.

Prince {Hyunlix}Where stories live. Discover now