CAPITOLO 6

10 7 13
                                    

-Okay, siete pronti?- Seokjin scrutò gli altri con aria da eomma.

-Noi sì, ma tu hai ancora il pigiama a renne addosso. Che, tra l'altro, è incredibilmente antiestetico.- gli fece notare Tae, sistemandosi la camicia già perfettamente sistemata.

-Ah... ehm... aspettatemi un attimo!-

Il dio corse via, mentre gli altri sbuffavano e Jungkook guardava l'orologio con aria annoiata.

-Dovrà mica mettesi anche il cerone, il mascara e il rossetto, oltre che indossare qualcosa di decente, vero? Perché io ho sonno.- commentò Yoongi con aria preoccupata e assonnata mentre i suoi gatti si insultavano silenziosamente attraverso gli sportelli dei rispettivi trasportini.

-Non credo. Lui è bellissimo anche dopo essere appena caduto in una letamaia.- commentò acido Jimin, annusandosi discretamente le ascelle per essere sicuro che non sapessero di glicine.

-Geloso, Mochi?- chiese Hoseok, sollevando appena appena gli occhi dal suo manga (Lu, amami).

-Chio, io? Ma per carità. Non sarò bellissimo come lui ma vi sfido a trovare qualcuno più perfetto di me. Ceh, trovate qualcuno con delle labbra più perfette delle mie e che riesca a essere sia hot che cute come me e vi regalo tutto quello che volete.-

-Io lo conosco.- fece Kookie, rinunciando a seguire passo passo la lancetta del suo orologio.

-Chi?! Come?! Cosa?! Quando?! Dove?! Perché?! Mondo ingiusto!-

-Semplicemente, un Jimin non geloso di eomma Jin.-

-Ah...- il dio della hottaggine e della cute-aggine si mordicchiò le labbra, sovrappensiero (mi spiace, Vale, ho deciso che questo sarà il suo carattere distintivo. Ci voglio morte? Può darsi). -Quindi sono una gran testa di cavolo, giusto?- concluse infilando l'indice e il medio di ciascuna mano nelle tasche dei jeans.

-No, sei solo in ansia perché hai paura di odorare di glicine.- sbuffò Yoongi, o forse stava solo sbadigliando.

-Cosa staresti insinuando, forse che so di glicine?- si allarmò subito Jimin.

-No. E ora chillati, o ti tiro qualcuno.-

-Ma...-

-Okay, ragazzi, ci sono. Andiamo?- chiese Jin, arrivando di corsa come era andato via, solo che ora sembrava indossare un pigiama blu scuro.

-Sì, sì, andiamo, che mi sto rompendo il divino cazzo a stare qui in piedi a fare niente.- sbuffò Taehyung.

-Okay... però dove dobbiamo andare, di preciso?- ci tenne a informarsi Jungkook.

Con aria teatrale, Namjoon si fece avanti e dalla tasca della felpa tirò fuori una cartina mondiale e la spiegò a mezz'aria.

-Loro sono grossomodo dove c'è la croce rossa.-

-Ma...-

-NAMU!- sbraitò Jin, portandosi esasperato le mani fra i capelli.

-Eh?-

-Hai fatto una croce su tutta l'Italia!-

-E quindi?-

-E quindi come cazzo credi che le troveremo?!-

-Be', l'Italia non è mica tanto grande.-

Senza starci troppo a pensare, anzi, senza neanche pensarci, Jin afferrò Hobi per il dietro della felpa, lo sollevò a mezz'aria e lo lanciò addosso a Namjoon, che, stralunato, non fece in tempo a scansarsi e finirono per schiantarsi entrambi contro la maniglia della porta d'ingresso.

-Ahia, cazzo!-

-Ma sei scemo?!-

-Ma siete scemi voi?!-

-Okay, basta, mi sono stufato, che poi domani pomeriggio devo uscire con Aime e ho bisogno di essere ben riposato...-

-Esci con una ragazza?!- si precipitò a informarsi Jin, dimenticandosi completamente di Nam e Hobi che stavano ancora imprecando agganciati alla maniglia.

-No, eomma, siamo solo...-

-E' bella, almeno?-

-Ma se ti ho appena detto che...-

-Vi siete già baciati?-

-Come dicevo, mi sono bel e stufato. Andiamo.- grugnì rassegnato Yoongi.

Schioccò le dita divinamente perfette e tutti e sette si ritrovarono catapultati nelle campagne del Centro-Nord Italia.

Yepee, invece, fu teletrasportata fuori dal suo trasportino e in una foresta canadese popolata da ferocissimi puma appostati su ogni albero, ma, per una benedetta volta, era lontana da Shiro, che era finito da tutt'altra parte; però, essendo cieco, non avrebbe saputo descrivere bene quest'altra parte, se non in base al fatto che sapeva molto di essere un fienile popolato di topi e piccioni.

Ma torniamo ai divini Signori del K-pop.

-Si può precisamente sapere perché sono impalato su un pruno?- grugnì infastidito Jin, cercando di districare dalle spine il suo pigiama.

-Non ti preoccupare: sei bellissimo lo stesso.- lo rassicurò Nam, che, con Hobi, stava comodamente seduto sotto lo stesso albero.

-E avevi dei dubbi, per caso, uhu?-

-Ahi, cazzo! Proprio su un'istrice, dovevo finire, ma la porca boia!- imprecò Jungkook, togliendosi vari aculei di istrice dal didietro dalle forme... no, niente, ho capito, la pianto.

E l'istante dopo fu letteralmente investito da uno strillante Taehyung, che correva manco avesse il demonio alle calcagna.

-No, ma dico, razza di stupido, ti...- iniziò Jungkook, sollevandosi sulle braccia dai muscoli divinamente definiti (lo so, aveva anche la felpa, quindi non si vedeva niente, ma se non scrivo qualcosa così la mia Vale non è contenta).

E fu travolto da una cinghialessa furiosa all'inseguimento di un Tae fichissimo, sfortunato, strillante e, ovviamente, terrorizzato.

-Anvedi te 'sti italiani...- grugnì Kookie, rotolandosi nell'erba per cercare di rialzarsi, per quanto fosse bucherellato e ammaccato.

Manco a dirlo, cinque cinghiletti lanciati all'inseguimento della loro mamma cinghiala gli passarono sopra praticamente prima che potesse muovere un dito.

-Ma 'fanculo, ecco cosa.-

Nel frattempo, Jimin era atterrato con un piede sul bordo di una vasta piscina ripiena di... sterco di mucca.

Ossia, una letamaia.

L'altro piede, appunto, era sospeso su quel lago di merda.

Il dio rimase in precario equilibrio per svariati secondi, mulinando freneticamente le braccia.

E infine, complici la forza di gravità e la melma sul bordo di cemento, cadde in quel mare di merda con un magnifico e divino "splat".

E in tutto questo, Yoongi?

In tutto questo Yoongi, il divino e perfetto signore dei gatti, era comodamente seduto su una delle tante balle di paglia sistemate nei campi in attesa che passasse il camion a tirarle su.

Stava lì seduto, le gambe a penzoloni, il vento che gli scompigliava appena appena i capelli da poco del solito verde menta.

E, non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, stava pensando che quel milkshake che aveva rubato quella mattina sotto al naso di Jungkook era veramente divino.

Volete sapere la cosa peggiore in tutto questo?

Che io mi diverto un mondo a pensare e scrivere questo monte di scemenze.

Ho dei seri problemi, vero?

E a questo punto della storia, dimmi Vale, che odore ha Jiminie?

E non è finita qua.

Certe volte il mio cervello mi fa paura.

I SIGNORI DEL K-POPWhere stories live. Discover now