CAPITOLO 8

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Ora, uno potrebbe pensare che in quel cortile c'erano otto stupide Army adolescenti che ballavano senza neanche rendersi conto di essere osservate da sette idol/dei/deficienti cronici.

Ovviamente, no.

Ovviamente, ognuna di loro aveva una madre che gli aveva fatto una testa tanta sulla sicurezza (e per fortuna).

Quindi, a loro insaputa, i Signori del K-pop erano controllati a vista dalla famosa anatra, un tacchino, un'oca, una coppia di nutrie e un pittbull.

E quando, accidentalmente, Namu calpestò un filo di gramigna che le nutrie consideravano di loro stretta proprietà, si scatenò l'Inferno.

Butter s'interruppe a metà, sostituita da un infernale vociare di animali.

Le otto ragazze si voltarono verso gli intrusi.

Erano vestite con delle felpe, guarda a caso, da Army, e dei pantaloni da motociclista, e, immancabilmente, dei magnifici anfibi chiodati con la punta di ferro.

E avevano anche la faccia abbastanza incattivita.

Ma fu a quel punto che apparve la nona.

Sembrava un po' più grande di quelle che stavano ballando.

Si affacciò dalla porta di casa scostandosi con una mano i capelli viola dal viso confuso.

Poi vide i sette tizi contro cui gli animali stavano sputando il mondo.

Si raddrizzò.

La sua bocca assunse una linea dritta e sottile.

Gli occhi si trasformarono in quelli di un serpente.

-E voi che cazzo ci fate qui, uhu? Pociate il naso nella vita degli altri, eh? Guardate le ragazze che ballano, brutti idioti?!- sbraitando, la ragazza avanzava imppetuosamente verso i sette dei.

-Sinceramente, noi...- cercò di giustificarsi Hobi.

-Tenete le mani giù dalle mie sis o vi castro piano e male, imbecilli!- sbraitò la ragazza, ormai vicina, sollevando una mano sopra la testa.

Yoongi aprì di scatto gli occhi, dopo essersi addormentato per l'ennesima volta.

-Attenti! Ha una...-

Una pioggia di uova marce e, come se non bastasse, dal guscio reesistentissimo, si scatenò contro i sette poveri idol.

-Cazzo! Cazzo no! Ritirata! Ritirata strategica!- sbraitò Jin, battendo appunto in ritirata, mentre cercava di coprirsi la testa con le braccia e dunque finiva per per far cadere in terra tutte le prugne che era precedentemente riuscito a difendere dalle mani di Jungkook.

-Brutti!- uovo marcio. -Luridi!- uovo marcissimo. -Schifosi!- altro uovo. -Maiali!- ancora uova. -Lerci dalla mente perversa!- altre uova.

Mentre bersagliava gli dei di uova marcia, la ragazza continuava appunto a inseguirli e a gridargli contro insulti irripetibili.

Finché Jimin non scivolò sulle prugne di Jin e si schiantò a terra.

Lei non lo vide, incinamò nelle sue gambe e gli finì addosso, spiaccicandogli, ovviamente, tutte le uova marce in testa (visto Vale? Te l'avevo detto che non era finita. E non è ancora finita).

Fu solo a quel punto che una delle ragazze, una con la pelle color caffè-latte e l'espressione ancora più incarognita delle altre, si riscosse.

-Cazzo, quel bastardo figlio di puttana ha preso Kira!- sbraitò. -Andiamo ad aiutarla!- e senza aspettare altro, si lanciò verso il campo, dove, in realtà, Kira stava malamente malmenando Jimin.

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