CAPITOLO 9

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Jimin si guardò attentamente allo specchio da tutte le angolazioni possibili per il suo divino corpo.

A parte il fatto che era palesemente uno schianto, verificò che ogni traccia dell'essere un ibrido di gatto era scomparsa.

-Bene. Così sì che sono bellissimo.- annunciò, muovendo la testa per scacciare i capelli da davanti agli occhi.

-Adesso vado da Jin a riferire che cos'hai detto.-

Il dio della cute-aggine e della hottaggine si girò di scatto, incontrando gli occhi neri e ciechi di Shiro che lo scrutavano dall'armadietto dello shampoo. Il gatto lo guardava senza vederlo, la testa leggermente inclinata di lato e un sadico ghignetto felino a incurvargli le labbra.

-Cosa?-

-Hai detto che sei bellissimo. Se glielo dico, Jin come minimo ti scuoierà.-

"Oh, cazz..." imprecò mentalmente il dio.

-A proposito di scuoiare... Se ti do un'importante informazione, terrai la bocca chiusa con eomma Jin?- propose, incrociando le dita nelle tasche dei jeans.

-Uhm... non saprei... di che cosa si tratta?- chiese il gatto, pulendosi con noncuranza una zampa.

-Però devi promettere che non dirai a nessuno che sono stato io a dirtelo.-

-A differenza tua, io non sono una spia. Ho troppo da fare per perdere tempo in simili futilità.-

-Yepee si è fatta scuoiare da un puma.-

-Oh, questa sì che è un'informazione interessante.-

-Allora...- iniziò Jimin, convinto di averla scampata.

-Ma non basta.- lo interruppe Shiro, smettendo di leccarsi la zampetta e rimettendo su quel suo caratteristico ghignetto.

-Come no?!-

-Se vuoi avere la garanzia che io non mi lasci sfuggire proprio niente, devi farmi avere salmone tutti i giorni per sei mesi.-

-Uff... va bene. E adesso vai a crepare, maledetto stronzo! Ne ho abbastanza di gatti, di dei e pure di glicini!- sbraitò il dio, prendendo una saponetta al glicine e tirandola dietro al gatto, che, ridacchiando diabolicamente, si smaterializzò con un lieve pop.

Jimin tirò un sospiro appoggiandosi con i palmi al lavandino.

-JIMINIEEE!-

La porta del bagno si aprì di scatto, andando a sbattere violentemente contro il muro e rivelando un Taehyung affannato e con i vestiti assolutamente in disordine.

-Ma porco idol, manco in bagno si può più stare in pace, adesso?!-

-Eh, scusa, non sapevo che fossi in bagno.- si giustificò il dio della moda.

-E ALLORA PERCHE' HAI SPALANCATO LA PORTA DEL BAGNO GRIDANDO IL MIO NOME?!-

-Ehm...-

Una pioggia di prodotti per l'igiene personale tutti rigorosamente al glicine si scatenò contro Tae, che alzò le mani per proteggersi i capelli appena ritinti.

-EHI, RAZZA DI CREINO, COSI' MI ROVINI LA NUOVA CAMICIA HAWAIANA!-

-VUOI CHE TI DICO DOVE TE LA FICCO, QUELLA CAMICIA?! EH?! VUOI CHE TE LO DICO?!-

-NO, NON PUOI! CI SONO DEI MINORENNI CHE LEGGONO QUESTA STORIA!-

-CHE CAZZO STAI DICENDO, ADESSO?!-

-NIENTE, NIENTE, NON PUOI CAPIRE! STAI CALMO E PIANTALA!-

-MI STAI FORSE DANDO DELLO SCEMO?!-

-MA NO, FIGURATI!-

Tae spostò leggermente un braccio per sbirciare il collega.

-Hai finito con tutto quel sapone?- chiese notando che non gli stava più arrivando addosso niente.

-A quanto pare, purtroppo...- mugugnò Jimin, la testa blu infilata nell'armadietto alla ricerca di un maxi flacone di shampoo al glicine misto a lavanda che però sembrava essere scomparso nel nulla.

-Allora adesso posso parlare?- chiese il dio della moda abbassando la guardia.

-NO! FILA FUORI CHE DEVO PISCIARE!- una saponetta di Marsiglia accompagnò le parole e mancò di un millimetro il divino zigomo di Taehyung.

-Okay, okay, ma smettila di agitarti così, sembri un gatto infuriato.- sbuffò questi uscendo dal bagno e chiudendosi la porta alle spalle.

Lo spazzolone del cesso lo seguì insieme a un'irripetibile imprecazione del dio dell'hottaggine e della cute-aggine.

Il Signore della Moda si appoggiò allo stipite, aspettò che il collega uscisse e si mise a tallonarlo fino alla cucina.

-Si può sapere che cos'è che devi dirmi? Mi sto stufando di averti sempre alle calcagna, sai.-

-Sono così fastidioso?-

-No. Molto di più.-

-Ah... Comunque, ti ricordi quelle Army che siamo andati a trovare in Italia?-

-FUORI DI QUI!- Jimin gli tirò una saliera pregiatissima, che si frantumò in mille pezzi sul muro.

-Ne deduco che te ne ricordi.

-Mi sembra ovvio, visto che prima sei saltato addosso a una e poi un'altra ti ha preso per la coda e ti ha lanciato fuori dalla finestra perché hai cercato di mangiarti il suo porcellino d'India...-

-Se non la smetti, ti strappo la camicia. Poi ti faccio una foto e la mando ad Aime.- minacciò Jimin, alla ricerca di qualcosa da cacciarsi sotto i denti.

-Va bene, la smetto. Comunque ti ricordi che quelle due volevano prendere un cane fascinoso e chiamarlo Taehyung?-

-Vagamente.-

-Ecco... mi sono dimenticato di chiedergli di che razza doveva essere questo cane.-

-E quindi?-

-E quindi ho deciso che devo tornare là e chiederglielo.-

-E quindi?-

-E quindi tu vieni con me.-

-E... Ehi, aspetta! Che cazzo stai blaterando?!- improvvisamente il dio dai capelli blu si riscosse.

-Ricordi che ti dovevano tirare dietro una certa anatra?-

-Le anatre sono buone.-

-Quella no. Quella odiava i gatti, non so se te ne ricordi. Ti ha spennato tutta la coda. E quindi le ragazze hanno deciso di non consegnartela. Ma visto che adesso sei tornato normale, è ora di andare a riscuotere.-

-Sinceramente, io farei anche a meno... e se proprio c'è bisogno di un'anatra, vado al mercato e...-

-Stai per caso dicendomi che hai paura di rincontrare quelle deliziose ragazze?- insinuò Tae incrociando le braccia e mettendosi davanti alla porta della cucina.

-Esattamente.-

-Be', è troppo tardi.-

Il dio della moda schioccò le dita e entrambi furono teletrasportati di nuovo in Italia.



Sappiate che se nel prossimo capitolo noi saremo di nuovo fra i piedi, è colpa di Vale. Lei mi fa gli occhi dolci e io non le resisto. Quindi se lei mi fa gli occhi dolci chiedendomi un altro capitolo in cui ci siamo noi, io faccio un altro capitolo in cui ci siamo noi.

Ma COMUNQUE poi ci sarà lo stesso la battaglia fra le band K-pop, anche se non ho ancora bene idea di come svolgerla. Abbiate pazienza.

I SIGNORI DEL K-POPWhere stories live. Discover now