Parte 94

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Elizabeth pov's
X:" Per San Valentino cosa fai?"
X:" Ho chiesto a Luke di accompagnarmi alla festa..."
X:"E COSA TI HA DETTO"
X:" MI HA RISPOSTO DI SÌ, SONO COSÌ FELICE"
Ascoltare questi discorsi alle 8 del mattino mi fa sentire ancora più sola di quello che già sono, ma vabbè, mi consolo con questi brownies al cioccolato, sono stupendi.
Arrivano i gufi a portare la posta, cadono i volantini della festa di stasera.
Onestamente ci andrò, anche se finirò seduta a mangiare patate e caviale in un tavolo pieno di single come me.
È strano questo momento della mia vita, mi sento sola, ma al pensiero di avere un ragazzo mi sento oppressa.
Vado subito a lezione.

Mattheo pov's
M:" Sei pronta Scarlett?"
S:" Aspetta solo un secondo, mi aiuti a tirare su la zip?"
Si tira su i capelli, e io alzo la cerniera.
S:" Come ti sembro?"
M:" Stupenda, ora andiamo?"
S:" Come mai così tanta fretta? Chi devi incontrare?"
M:" Nessuno"
S:" E allora aspetta, lo sai che preferisco arrivare in ritardo"
M:" Ti aspetto fuori"

Elizabeth pov's
Guardo continuamente l'orologio, e penso che forse non dovrei andarci alla festa, insomma ci saranno altre occasioni per divertirsi, e poi tutte le altre ragazze hanno qualcuno che le accompagni.
Mi sfilo la divisa e mi butto sul letto, sono stanca di stare china a studiare , e quindi prendo uno dei tanti libri impilati disordinatamente sul comodino e lo apro.
Appena inizio a leggere un capitolo mi addormento.

Ab:" Bennet apri"
As:" Siamo qui da mezz'ora"
Mi strofino gli occhi, che ore sono?
L'orologio segna le otto e mezza, la festa sta per iniziare.
Apro la porta, e trovo Abigail e Astoria, già vestite, come da tradizione, di rosso.
Ab:" MA NON SEI ANCORA PRONTA?"
E:" Non vengo alla festa"
As:" E perché?"
E:" Non ho nessuno che mi accompagni, e poi è una festa di san Valentino"
Ab:" Noi ci andiamo, e siamo single"
As:" Esatto, adesso ti tiri su e ti vesti"
E:" Come mai siete così gentili?"
Ab:" Perché... perché ci siamo rese conto di essere state stronze con te, e anche perché sento che questa cosa di Scarlett ci abbia fatto sentire più vicine"
E:" Davvero?"
As:" Sì, e poi perché ci dispiace lasciarti sola, ci saranno tutti"
E:" Cosa mi metto?"
Ab:" Elizabeth Bennet non ha un vestito?"
Apre il mio baule e tira fuori un vestito della quale ignoravo completamente l'esistenza.

 perché ci siamo rese conto di essere state stronze con te, e anche perché sento che questa cosa di Scarlett ci abbia fatto sentire più vicine"E:" Davvero?"As:" Sì, e poi perché ci dispiace lasciarti sola, ci saranno tutti"E:" Cosa mi metto?"Ab:" ...

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E:" Ma è cortissimo"
Ab:" Vai a mettertelo"
Entro in bagno e ne esco vestita e truccata dopo alcuni minuti, ho cercato di fare in fretta.
As:"Mettiti queste scarpe, stanno meglio delle altre"

As:"Mettiti queste scarpe, stanno meglio delle altre"

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Appena le vedo penso a Mattheo.
Me le aveva regalate lui, per il mio compleanno.
Me le aveva fatte trovare sul letto, insieme a un bouquet con fiori di loto.
Ab:" Tutto bene?"
Ritorno subito alla realtà.
E:" Penso che metterò queste"
Prendo le scarpe e me le infilo.
As:" Ora sei molto meglio"
Usciamo dalla mia stanza e scendiamo nella sala grande per la festa.
Appena arrivate, troviamo già un atmosfera rilassata, e un forte odore di alcol.
Ci sono coppie ovunque, e tutta la sala è decorata con rose di tutti i colori: rosse, rosa, bianche, gialle...
As:" Ragazze io vado, c'è una persona che mi sta aspettando"
Ab:" Va bene"
Astoria sorride e va ad incontrare il suo Valentino, o almeno per questa notte.
Ab:" Elizabeth, non trovi proprio nessun ragazzo carino? Insomma non esistono solo quelli del sesto anno, hai mai provato ad uscire con uno del settimo anno? Sono i migliori"
E:" Per ora non sono interessata molto a-"
Ab:" È San Valentino, se non puoi festeggiarlo con la tua metà almeno per questa sera rilassati."
Nota che sono abbastanza tesa, insomma sono tutte adornate da abiti bellissimi, portano in mano bouquet stupendi, i loro trucchi sono curati, così come le loro pettinature, e poi ci sono io.
Ab:" Rilassati, stai benissimo"
Anche Abigail è rilassata per l'occasione, indossa un semplice vestito rosso con delle scarpe nere.
Prende un bicchiere di Champagne dal vassoio e lo beve tutto d'un sorso.
Ab:" Bevi?"
E:" No... e non voglio fare la rompipalle, ma così finirai in coma etilico entro la fine della serata"
Ab:" Meglio, quando si è ubriachi si ha il coraggio di dire le cose che non hai le palle di dire quando sei sobrio"
Rido.
Ab:" Elizabeth, l'alcol ti potrà anche cancellare la
memoria, ma non ti fa mentire"
Detto ciò prende il suo secondo o terzo bicchiere, e se ne va, ormai barcollante.
Scarlett si avvicina, seguita dalla solita scia di ragazzi e amiche.
Sc:" Ragazze, guardate chi abbiamo"
E:" Cosa c'è Scarlett"
Sc:" Il tuo vestito è così corto che lo potrei usare come straccio"
X:" Lo stai chiaramente chiedendo"
Non le rispondo nemmeno, e me ne vado, anche perché se dovessi alzare lo sguardo vedrebbe i miei occhi lucidi.
Sc:" Che puttana"
Prendo un bicchiere di Champagne, e come Abigail, lo butto giù tutto.
E poi un altro, e un altro ancora.

Mattheo pov's
Vedo Elizabeth seduta su un divano, sta ridendo, da sola.
Mi avvicino per capire perché.
Tiene in mano un bicchiere vuoto, ha bevuto tanto.
M:" Elizabeth"
E:"Sì?"
M:" Quando hai incominciato a bere?"
La sua voce è la stessa, solo un po' più... divertente.
E:"Stasera, sai Scarlett è proprio odiosa, però non le posso dire nulla perché non ha nessun difetto, insomma è perfetta"
M:"Perché sei sola?"
E:"Sai, io avevo un ragazzo, un ragazzo bellissimo di nome Mattheo, era... tutto, e poi ci siamo separati, io, lui e il mio migliore amico Lorenzo, mi faceva ridere fino a che non mi faceva male la pancia quel ragazzo"
Non mi ha riconosciuto.
M:" E come mai non provi a parlare con loro?"
E:" Sono troppo testarda, e poi ci farei una figuraccia se non mi perdonassero"
M:" E perché non dovrebbero?"
E:" Mi sono comportata come una stronza con loro, solo per un uomo, che mi faceva sentire speciale, e poi quello stronzo se ne è andato"
Rido, anche se è ubriaca questa ragazza è Elizabeth al 100%.
E:" Sai, una volta ero a Parigi, ed ero piccola.
Ero nei giardini della Tuileries, e l'artista che mi aveva invitato a sedermi accanto a lui era assorto nella sua tela, finché due genitori chiesero il ritratto della loro figlia. Lei era apparentemente imbarazzata, stava girando con i suoi genitori ancora a 20 anni, ma l'artista la fece sedere, e per tutto il tempo non guardò altro che la ragazza e la tela.
Si scambiavano sguardo carichi di tensione, di complicità, di tenerezza, sai quello che ti fa provare l'amore.
Una volta finito, i genitori pagarono l'artista, ma lui rifiutò si soldi, diceva di essere un suo capolavoro e non solo un ritratto, strano come tipo vero?
Una volta andata via la ragazza, lui si girò verso di me e mi disse: Quella ragazza sarebbe potuta essere l'amore della mia vita.
Anni dopo, passeggiando per Parigi, rividi lo stesso artista, ma questa volta teneva accanto a se un passeggino, occupato da una bellissima bimba dagli stessi capelli rossi di quella ragazza.
La stessa giovane posava ancora, ma questa volta teneva tra le braccia un bambino, il capolavoro di quell'amore. Si erano rincontrati, erano veramente anime gemelle alla fine!
Lo sguardo della ragazza era lo stesso della donna, con la medesima scintilla nei suoi occhi smeraldo, ma con un pizzico di tenacia in più."
La ascolto incantato.
M;" Come mai mi hai raccontato questa storia?"
E;" Spero solo di riuscire a ritrovare anche io la mia anima gemella"
Detto ciò collassa sulla mia spalla, suda ed è pallida, devo fare qualcosa.
La porto in camera sua e la sistemo sul letto, dopo chiudo la porta ritorno giù.

lasciati amare ||Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now