Parte 106

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Elizabeth pov's
E:" Non ce la faccio più"
Is:" Sei solo all'inizio"
Stiamo lavando la scalinata.
Ad un certo punto passa il ragazzo dell'altro giorno.
X:" Allora, la nostra piccola rivoluzionaria sta pulendo il pavimento?"
Proprio mentre sto per rispondere, Isadora mi ferma.
Is:" Scusi signore, adesso abbiamo quasi finito"
Ma come si permette a trattarci così? Non siamo animali.
Intanto penso a Tristan, Celia e Thomas: saranno preoccupati, se solo potessi avvertirli...
Is:"Andiamo Elizabeth"
Prendo il secchio d'acqua e lo tiro su.
Mentre scendo, continuo a guardare in basso per non cadere.
Vado a sbattere contro qualcuno, e il secchio mi cade tutto: proprio quello ci voleva.
Non alzo nemmeno lo sguardo, sono troppo scocciata.
E:" La prossima volta farebbe meglio a guardare dove va"
Passo avanti, ma Isadora mi guarda scioccata. È tutta rossa, e sembra spaventata. Chi è quello?
Alzo lo sguardo sulla rampa di scale, e c'è Amedée a fissarmi perplesso.
Isadora se ne va in fretta, con la scusa di poggiare la spugna.
Am:" Scusa?"
E:" Farebbe meglio a guardare dove va"
Con uno sguardo glaciale, mi mette immediatamente a disagio.
Uno dei suoi uomini, che era esattamente dietro di lui durante l'accaduto e anche in questo momento, dopo un suo cenno, mi prende per il braccio e mi costringe a seguirlo nel suo ufficio.
Am:" Siediti"
L'uomo, che nel frattempo non aveva ancora mollato la presa, mi spinge giù, sulla sedia davanti alla scrivania.
Am:" Vincent, esci e chiudi la porta"
In silenzio ubbidisce, lasciandoci soli.
Am:" Lo sai ragazzina cosa succede volare troppo in alto? Conosci la storia di Icaro?"
E:" Icaro era un ragazzo che voleva volare come gli uccelli. Suo padre, Dedalo, costruì delle ali con piume e cera. Gli disse di non volare troppo alto, altrimenti il sole avrebbe sciolto la cera. Ma Icaro si emozionò così tanto che volò troppo vicino al sole. Le ali si sciolsero e lui cadde in mare. Quindi, in sintesi, Icaro volò troppo vicino al sole e si schiantò."
Am:" E conosci almeno la morale?"
E:" Sì, di volare in basso ed essere meno arroganti? Dovrebbe prendere esempio"
Am:" Se fossi stata qualcun'altra, ti avrei già fatta torturare, ma ragazzina, non mi spiego come mai con te ogni volta che rispondi aumenta la mia..."
E:" Cosa vorrebbe dire?"
Am:" Ora esci, e la prossima volta che succederà non sarò così benevolo. Puoi anche cercare di infastidire il serpente con le tue piume, ma se finirai mangiata, ricordati che te la sei cercata."
Ricordati che te la sei cercata... questa frase mi rimbomba nella testa.
Quante volte il carnefice è stato giustificato con questa frase? No, nessuna vittima se la cerca.
Nessuno se la cerca.
E:" Sta dicendo che se dovessi sparire, me la sarei cercata io?"
Am:" Sì, brava, hai colto il significato"
Esco indignata, ma come può un uomo essere così?
Am:" Aspetta rientra"
Io apro di nuovo la porta.
Am:" Come hai detto di chiamarti? Non mi ricordo"
E:" Elizabeth"
Am:" Ecco Elizabeth... ricordati di guardare dove vai quando hai un secchio d'acqua in mano e hai appena finito di pulire le scale"
Si alza e si avvicina.
Am:" Non dire nulla a nessuno riguardo questa conversazione"
Annuisco silenziosamente.
X:" La aspettano"
Am:" Lasciala entrare"
Ad un certo punto entra una bellissima ragazza.
X:" Amédée chi è questa?"
Am:" Nessuno, solo una cameriera"
Saluto ed esco.
Mi sento una pezza, una di quelle sporche che ormai si usano per lucidare le scarpe, non è mai capitato...
Sono davvero passata dall'essere l'Elizabeth Bennet, la ragazza di Hogwarts che tutti conoscevano, all'essere nessuno?
Nel frattempo mi scontro con qualcun altro.
È un ragazzo alto, uno dei bodyguard di Amédée.
E:" Scusi, davvero non volev-"
X:" Ehi, ma tu sei la ragazzina che tiene testa al capo?"
E:" A quanto pare"
X:" Sei l'unica che dice quello che tutti noi pensiamo, davvero un bel caratterino"
E:" A quanto pare questo bel caratterino rischia di farmi finire nei guai, per l'ennesima volta"
X:" Ti posso dare un consiglio? Qua ti conviene tenere un profilo basso, non sono stimati animi... ribelli, come il tuo. Fidati, anche io ero una testa calda prima di venire qua, ma poi ho imparato a tenermi per le certe cose"
E:" Grazie, sei una delle poche persone che mi ha dato consigli veramente utili"
X:" Credevo che Isadora ti avesse aiutato"
E:" Sì, è stata gentilissima e paziente, ma noi due non siamo proprio amiche. So che qua nessuno vuole avere a che fare con me per i grattacapi che do, ma posso dirlo? Sti grandissimi cazzi"
Lui si mette a ridere.
X:" Ehi, vuoi venire in camera mia? Non è per... hai capito, solo per parlare"
E:" Certo, ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi"
Mi accompagna fino alla sua stanza, e una volta dentro ci sediamo tutti e due sul letto.
X:" Io prima di venire a lavorare qui avevo una ragazza stupenda, ma poi non mi è stato più concesso di vederla, mi manca molto"
E:" Davvero? Come mai?"
X:" Non ho più il suo contatto, dato che il telefono mi è stato sostituito e in quanto sia proibito avere contatti con estranei"
E:" Ti dovrà mancare molto..."
X:" Ogni giorno, e il rimpianto di averla abbandonata nel bel mezzo della notte mi distrugge, lei non sapeva nulla del nuovo lavoro, ma poi  Amédée mi offrì uno stipendio altissimo e protezione, oltre che fedeltà, e io essendo stato aiutato da lui in un momento difficile dovevo accettare per forza"
E:" Mi dispiace"
X:" Non preoccuparti, e tu invece?"
E:" Io? Avevo un ragazzo, sai le prime relazioni, era perfetto, ma noi non potevamo funzionare: lui era il mio opposto, e le nostre famiglie non sono mai state amiche, e si sa, a questi amori così violenti, corrispondono sempre violenti conclusioni"
X:" E quindi? Vi siete lasciati?"
E:" No, lui mi salvò la vita, e dopo mi abbandonò, senza dirmi nulla. Poi io a Parigi incontrai il suo migliore amico e i suoi fratelli/ coinquilini, e durante una festa..."
X:" Mi dispiace"
E:" Non so nulla, sarà ancora vivo?"
Sento gli occhi inumidirsi, e la vista sfocarsi.
Alzo la testa per non piangere, ma quando il ragazzo mi abbraccia, la prima lacrima scorre umida sulla guancia, e così iniziano a scendere anche le altre.
E:"Prima di ritornare a lavoro, posso solo sapere come ti chiami?"
X:" Aiden"

lasciati amare ||Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora