8. Uomini violenti

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Trattenendo i conati e il ribrezzo, i ragazzi con le spade e Majo con il suo Athame, liberarono i corpi dai sacchi che si rivelarono essere di due donne.
Quella che era quasi uscita fuori era stata fatta a pezzi, probabilmente per poter essere inserita meglio mentre l’altra, che era di statura più bassa, era tutta intera e notarono con orrore che era gravida.
Erano completamente nude.

La violenza bruta usata su quei corpi era ben visibile: braccia e gambe, così come i seni, il collo, il viso e ogni altra parte era stata seviziata a indicare che prima del colpo fatale una lenta tortura era stata usata.

“Credi che abbia a che fare con qualcuno che si è lasciato consumare dal Male?” chiese Xander a Majo.

“Probabile” rispose mesta.

Mentre si chiedevano come procedere, un piccolo carretto trainato da un asino fece la sua comparsa.
Xander si fece avanti per cercare di distrarre il conducente e dare modo ai suoi compagni di nascondere  quello scenario.
Era un giovane ragazzo dall’aria stanca.
Si fermò quando giunse davanti all’orribile scena, che notò subito.
“Non di nuovo!” esclamò con un sospiro pesante, prima che uno di loro potesse parlare.

Si chiamava Igeo ed era un Vigilante della Legge.
Magrolino e con grandi occhi verdi, portava i lunghi capelli neri legati in una coda bassa.
Indossava la tipica divisa blu del suo ordine con a sinistra, cucito sul petto, lo stemma della famiglia reale.

Caricarono sul suo carretto i due sacchi con i corpi del delitto e cavalcando al suo fianco, ripresero il cammino verso la città.

Il giovane raccontò ai tre viandanti che quel ritrovamento macabro non era stato purtroppo l’unico. Le vittime, sempre di sesso femminile, venivano abusate, torturate e infine uccise e abbandonate da qualche parte all’interno di sacchi.

Oltrepassando il lungo e largo ponte sotto il quale le rumorose acque del fiume scorrevano senza posa, entrarono in città.
Non c'era troppa gente in giro e le poche persone presenti si aggiravano per le vie in gruppo e camminavano in fretta, senza perder tempo a chiacchierare.

Majo fu colpita da mille vibrazioni contrarie; le rimbalzavano addosso, lasciandola per un attimo senza fiato.
Strinse forte il braccio di Xander e lui si voltò appena a guardarla.

“Tutto bene?” chiese, poggiando la mano sulla sua. “Ce ne sono molti?” domandò ancora, intuendo a cosa fosse dovuto il suo malessere.

Majo annuì. Si tolse il cappello e lo agganciò alla sua cintura, nascondendolo poi sotto al mantello.
Andò un po' meglio.
Con la fronte poggiata sulla schiena del ragazzo inspirò ed espirò piano, estraniandosi e perdendo il filo del discorso per qualche attimo, concentrandosi solo sulle leggere vibrazioni energiche di Amarok.

“La città ormai si è svuotata. Sono tutti chiusi in casa, soprattutto le donne. Escono in gruppo, se proprio devono, e cercano di fare in fretta” spiegò Igeo.

“Avete dei sospetti?” chiese il principe Arthur.

Igeo li aveva condotti presso una taverna e si accomodarono nella sala da pranzo dove furono serviti del pasto.

“Si, principe. Io ne ho. Non ho prove certe purtroppo e il mio capo ha troppa paura di loro per procedere in qualche modo. Spera che il Re ci invii l’aiuto dei Cavalieri, come abbiamo richiesto due giorni fa” disse il ragazzo.

“Chi credete sia stato?” chiese Xander.

Igeo parve indeciso se rivelare o meno quell’informazione.

“Possiamo aiutarvi, Igeo” incoraggiò il principe. “Xander è un Cavaliere e siamo entrambi addestrati a combattere da quando siamo nati.  Con il brutto tempo che c'è stato, la vostra lettera d’aiuto non sarà ancora arrivata e ci vorranno altri giorni prima che arrivi qualcuno da Reki. Noi possiamo aiutarvi. Siamo qui adesso!”.

Magia MeikaWhere stories live. Discover now