9. Sante donne

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Grazie all’aroma pungente  dei sali di lavanda, che Majo aveva con sé nella sacca,  Xander riprese i sensi.
Lo adagiarono  contro il muro dopodiché si assicurarono meglio delle condizioni delle tre donne e di Igeo: erano critiche.

Arthur uscì dalla casa, a recuperare il mezzo di Igeo e Majo tornò al fianco di Xander, che respirava pesantemente.
Lo aiutò a distendersi, offrendo le sue gambe come cuscino.

“Resisti! Presto Arthur sarà qui. Stai tranquillo, andrà tutto bene” disse, stringendogli la mano.

Cercava di tranquillizzarlo, nascondendo la sua preoccupazione.

“Sono tranquillo” rispose affannato, con un debole sorriso.

Majo gli carezzò una guancia e gli consigliò di non sforzarsi a parlare.
“Lo so che non approvi che usi la magia su di te però se mi dai la possibilità di farlo, posso provare a rigenerare la tua energia” disse.

Non aveva approfondito molto la magia di guarigione, ma credeva di essere in grado di aiutarlo a stare un po' meglio.
Gli disse anche questo, sincera.

“Io e Amarok  ci fidiamo di te, Strega” disse con un sorriso che si trasformò in una smorfia di dolore.

“Amarok ti sta influenzando bene, Cavaliere” sorrise.
“Cerca di rilassarti ora” consigliò poi.

“Aspetta!” le fermò un braccio.
“Non sono messo così male, forse è meglio se fai questa magia su Igeo o le ragazze” suggerì lui.

Majo scosse il capo: “Proprio perché non sei messo così male posso aiutarti. È troppo grave la ferita di Igeo, dovrei andare molto in là per aiutarlo e il risultato potrebbe anche non essere positivo. E le ragazze hanno ferite che la mia magia non può curare. Scelgo te” disse tristemente, ma decisa.

Xander lasciò la presa; Majo si raddrizzò il cappello sulla testa e prese un bel respiro.
Recuperò un carboncino dalla saccoccia e si disegnò un vortice su entrambi i palmi delle mani che poi rivoltò verso la ferita del ragazzo. Si concentrò sull’energia Elementale, invocando il sostegno dell’Acqua, dell’Aria, del Fuoco e della Terra e quando quel vigore la raggiunse, lo concentrò verso le mani, a vorticare nel disegno per regalarla a Xander.

Quando pensò che bastasse, si fermò e aiutò il ragazzo a mettersi di nuovo seduto.

“Va meglio. Grazie” disse lui.
Il suo volto aveva ripreso colore.
Soddisfatta, Majo si alzò in piedi.

“Dove vai?” chiese Xander.

“Controllo gli altri”.

Igeo aveva perso conoscenza, respirava ancora ma la vita lo stava abbandonando e le ragazze avevano lo sguardo perso.
Vuote dentro.
Majo si chiese se sarebbero mai riuscite a superare quel trauma.
Non poteva fare niente per loro e tornò da Xander.

“Ci sta mettendo un sacco di tempo quell’ imbecille” si lamentò di Arthur.

“Sei stato un incosciente a intervenire in quel modo” disse lei, abbracciandosi le gambe,  con cipiglio.
“E la tua vita non è meno importante della nostra”.

Si era davvero spaventata per lui e per Amarok ovviamente, ed era arrabbiata.

“È vero invece. Io sono un Cavaliere: un combattente, un guerriero che serve e protegge il Re e tutto il popolo!” disse con sguardo fiero, la voce decisa.
“Arthur sarà un grande Re. Deve salirci su quel trono! E tu devi completare la tua
ricerca, compiere la magia e salvarci da tutto questo casino. Io farò in modo che queste cose accadano a qualunque costo! Anche della mia vita” decretò.

Magia MeikaWhere stories live. Discover now