11. Il Male nel Bene

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“Ho studiato: è un incantesimo tosto ma ho capito come fare. Si chiama Incantesimo di scissione” spiegò davanti all'incredulità dei suoi interlocutori.

Xander si lasciò cadere seduto sul letto, confuso. Si passò una mano tra i capelli e scambiò un breve sguardo smarrito con Arthur.

“Quindi si possono dividere?” parlò Arthur.

“Si. Possono farlo e devono farlo” rispose, sicura.

“Devono per forza?” chiese il principe.

“Si, per forza” rispose ad Arthur e poi a Xander: “Dovete entrambi essere pronti e decisi a separarvi, altrimenti l'incantesimo non funzionerà. Dovete separarvi perché Amarok dovrà essere al mio fianco a sostenermi con la sua energia durante l’incantesimo finale. E tu non potrai partecipare” spiegò.

Xander la guardava serio, senza tradire emozioni.
Majo continuò:
“Prima o poi questo bisogno di separazione arriverà e non sopporterete più di dover passare del tempo nascosti l’uno dentro l’altro. Ma non possiamo aspettare che avvenga con calma. Per questo te lo sto dicendo. Dovete iniziare a pensarci seriamente” concluse.

Sembrò come se Xander stesse per dire qualcosa ma poi cambiò idea; si afferrò la testa, guardando in giù mentre Arthur prendeva posto al suo fianco.

“E cosa succederà quando si separeranno?” chiese sempre Arthur, guardando Majo.

“Niente. Rimarrete gli stessi, non ci  saranno conseguenze, né cambiamenti fisici visibili. Immagino che ti sentirai diverso dentro. Sarai solo te stesso e vivrai delle sole tue emozioni, sensazioni e ricordi” rispose Majo, rivolgendosi a Xander.

Con un grande sospiro lui si buttò all’indietro sul letto, a braccia aperte e per qualche istante nessuno disse niente.

“Non devi preoccuparti. Se c’è una cosa in cui sono certa di non fallire è la mia magia. Anche se non l’ho mai fatto, non sbaglierò. Non vi metterei mai in pericolo” disse, in tono rassicurante.

Seguì un lungo silenzio durante il quale Majo e Arthur si guardarono, preoccupati.

“Sarà bello avere entrambi” disse Arthur, guardando Xander dall’alto.

Lui ricambiò lo sguardo e il Principe aggiunse: “Majo potrà avere il suo famiglio in ogni momento. E forse non vedi ma…”

“Vedo.  E sento” lo interruppe Xander, piano.

Majo non capì a cosa si riferissero ma non si intromise in quel discorso segreto, fatto di mezze parole e sguardi di intesa.
Ancora una volta però avvertì un senso di invidia per quella loro complicità.
Si costrinse a scacciarlo via.

“Bene!” esclamò Arthur. Sorrise, dando una pacca di incoraggiamento sulla gamba dell’amico e si alzò in piedi.

“Se hai delle domande, fai pure” invitò Majo.

“No. Va bene. Ho capito e mi fido di te Majo. È solo che ho bisogno di pensare… Amarok è importante per me” sorrise malinconico.

Quella frase fu un duro colpo per Majo.
Era tutto così difficile!

“Sarà meglio andare a dormire ora, se vogliamo partire presto come abbiamo detto” intervenne Arthur e aprì la porta per  raggiungere la sua stanza.

“Si. Buonanotte” augurò Xander, di nuovo seduto.

Arthur scoppiò a ridere: “Tu vieni con me, idiota!” disse.

Anche Xander iniziò a ridere. Si alzò in piedi e con un sorrisetto tra il malizioso e l’imbarazzato, disse a Majo: “Posso lasciare il posto ad Amarok se pensi che abbia bisogno di stare con te o se non vuoi dormire sola”.

Magia MeikaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang