19- Atelophobia.

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Atelophobia: (n.) an extreme fear of imperfection. Someone with this disorder may be terrified of making mistakes, or go to great lengths to avoid new situations because they can't guarantee that they'll succeed.

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Julian.

Il peso delle aspettative sociali è tangibile fin dai primi istanti della nostra esistenza, imponendosi sulle scelte e sulle direzioni che intraprendiamo nella vita. Questa incidenza si riflette nella carriera, nelle dinamiche familiari, nelle relazioni e nei modelli comportamentali che, a loro volta, vengono sottoposti a giudizio e valutazione in base agli standard sociali. L'interazione con queste aspettative può generare una complessa rete di pressioni e sfide per adattarsi o ribellarsi a ciò che la società ritiene conforme.

Il peso delle aspettative è stato il mio compagno di viaggio sin dai primi passi della mia esistenza. Da bambino, la pressione di essere il più intelligente e gentile si faceva sentire, mentre da adolescente ci si aspettava da me compostezza ed eleganza, specialmente essendo figlio della signora e del signor Madd. Da me si aspettavano l'iscrizione al college o all'università, l'aspirazione a diventare medico o imprenditore, e la formazione di una famiglia entro i venticinque anni, lontano da Londra, per intraprendere una vita all'estero.

Le aspettative mi avevano oppresso, generando in me insicurezze e ansie così profonde che ci vollero tre anni di terapia per riconquistare fiducia nelle mie capacità e liberarmi dall'influenza delle opinioni dei miei genitori sul mio lavoro. Mi sentivo solo, isolato, distante dalle mie stesse emozioni, e l'unico sentimento pervasivo era la paura di fallire, di deludere tutti.

Le cose erano cambiate e, anche se affrontavo le sfide con determinazione, senza più attacchi d'ansia, e non mi preoccupavo di ciò che gli altri pensavano della mia persona, dentro di me c'era ancora una fiamma che si accendeva ogni volta che qualcuno criticava la mia carriera. Sebbene fossi aperto a giudizi costruttivi, frutto dell'esperienza di detective più esperti, quelle parole continuavano a toccare una corda sensibile.

La figura del detective è spesso associata a valori come giustizia, intelligenza e dedizione al dovere. La società si aspetta che coloro che svolgono questo ruolo siano abili risolutori di crimini, portatori di ordine e difensori della comunità. Anche se era vero, queste aspettative potevano diventare un fardello pesante, soprattutto quando venivano criticate le tue metodologie e le tue strategie da giornalisti, avvocati, poliziotti e media.

La pressione di risolvere casi, mantenere un'integrità morale e affrontare situazioni complesse può davvero mettere a dura prova anche il miglior detective sulla faccia della terra. La visione idillica che avevano di me limitava la mia libertà personale, mi trovavo costretto a conformarmi a un'immagine ideale di eroe della giustizia.

Io non ero un eroe, a me non interessava la fama o i soldi con cui venivo pagato. Io amavo il mio lavoro perché mi faceva provare qualcosa di concreto, perché mi ero liberato dalle catene dei miei genitori, mi ero allontanato dal futuro che loro avevano progettato per me. Io non ero un eroe, io ero il personaggio machiavellico nei libri di narrativa.

«Julian, mi stai ascoltando?» Ethan richiamò la mia attenzione.

Mi voltai verso di lui con le mani nelle tasche dei pantaloni. Eravamo nel mio ufficio nel centro di Londra; io ero in piedi di fronte all'enorme finestra, osservando la città sotto i miei occhi, mentre i pensieri mi consumavano. Lui se ne stava seduto sulla sedia dietro la mia scrivania.

MIZPAHWhere stories live. Discover now