Capitolo 20 - 2°parte

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«Il generale Kwan» le trema la voce «si è presentato al santuario. Ha tramortito i sacerdoti e mi ha sorpresa alle spalle. È stato così veloce che non sono riuscita a reagire» un singhiozzo le strozza la voce e dal movimento che compie dietro il velo comprendo che si sta strofinando gli occhi con i palmi delle mani. «La leggenda è vera, stellina. Basta un loro bacio per perdere tutta la giovinezza e ora dimostro sessant'anni. Quello che non sapevo è che la chiaroveggenza è legata alla mia età. Nonostante l'assidua preghiera ho solo delle visioni sbiadite. Non sono più in grado di interpretarle».

«Anastasia, mi dispiace così tanto» piango insieme a lei. Di pari passo stringo forte l'elsa della spada. Sarò io a dare la caccia a Kwan non il contrario. Se ne pentirà amaramente di aver fatto del male alla mia cara amica.

«Cara, mia dolce cara stellina la bellezza prima o poi svanisce per tutti. A me è solo sfiorita con largo anticipo. Ciò che mi fa stare in pensiero è la sorte delle mie dame da compagnia. Isabella e Samia. Sono scomparse» mentre continua a parlarmi, rassicurandomi che sta bene, il velo viene bagnato dalle sue lacrime. «Stellina ci vedremo più spesso d'ora in poi. Il re di Fideisa mi ha dato il permesso di restare qui. Questa sera vienimi a trovare nel santuario, ti aspetto».

Mentre ci abbracciamo, le ante della porta si spalancano all'improvviso. Gli stivali del giovane cavaliere ticchettano veloci sul marmo. Non appena il trentenne raggiunge Michelangelo inclina la schiena e lo omaggia con un profondo inchino, troppo ossequioso per un principe.

«Vostra Maestà è arrivata un'altra missiva dal regno Nimurota» gli porge una raffinata busta sigillata da una piuma azzurra di cera lacca.

Mi affretto a inginocchiarmi comprendendo il motivo per cui sta indossando la corona di suo padre. «Perdonatemi sire per avervi mancato di rispetto. Non ho onorato il protocollo reale» estraggo dal fodero la spada e la posiziono orizzontalmente fra le mie mani. «Lousele è la dimora...»

Non riesco a terminare di pronunciare il giuramento. Michelangelo mi afferra per un braccio e mi sprona a rialzarmi. «Non potevi sapere che la cerimonia d'incoronazione è avvenuta un'ora fa». Accorcia le distanze e le sue labbra mi sfiorano l'orecchio. «Sono il tuo re ma anche l'uomo che ti ama. Provi ancora sentimenti per me? Mi sei sempre leale Lisa?» mi chiede titubante.

Lo osservo stranita. Come può dubitare dei miei sentimenti? Me lo chiedo mentre gli appoggio una mano sul petto. «Il mio cuore ti appartiene e batterà solo per te. Preferisco la morte piuttosto che tradirti, e l'unico uomo che vorrei al mio fianco sei tu ma ora» mi mordo un labbro e faccio un passo indietro «sei un uomo sposato».

«Lisa» mi sfiora la guancia con i polpastrelli «il matrimonio è stato annullato» mi rivolge un breve sorriso. «Ti ho trattata così male in queste ultime ore che temevo che non mi amassi più. Lo giuro sul mio onore. Lo stesso giorno che sconfiggeremo il regno di Nimurota annuncerò il nostro fidanzamento» mi riferisce sottovoce aprendo la lettera appena ricevuta.

Emozioni contrastanti si danno battaglia per sancire quale espressione far assumere al mio volto. Il dolore della morte di Guglielmo mi reprime il sorriso, il tradimento dei draghi mi fa serrare gli occhi per la rabbia. Dallo scontro esce vittoriosa la felicità, e le mie guance vanno a fuoco pensando che sposerò l'uomo che amo. Al pensiero della guerra ritorno in me e osservo Michelangelo corrugare la fronte.

«Cosa ti hanno scritto i nostri nemici?» mi tappo subito la bocca, ma ormai è troppo tardi per rimediare. Le mie parole echeggiano nella stanza e raggiungono in un istante le orecchie del sovrano. Accidenti alla mia eccessiva curiosità! Mi ha fatto infrangere un'altra regola del protocollo, ovvero mai fare domande al sovrano senza permesso.

Il mio amato si volta verso di me strappando a metà il foglio che stringe fra le dita. «Stamattina ho ricevuto la loro dichiarazione di guerra, e con questa lettera mi porgono le condoglianze per la morte di mio padre concedendomi due mesi di lutto. Che ipocriti! Vogliono inoltre che ci arrendiamo ma noi sfrutteremo questo tempo per pianificare la guerra, non per protrarci ai loro piedi».

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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