Capitolo 13

1.9K 91 27
                                    

Pov's Sarah
-ma chissà- esclama una voce che riconoscerei tra mille.
É angela, ma cosa ci fa qui?

-posso entrare?- non mi dà neanche il tempo di rispondere che apre la porta -perché me lo hai chiesto se avevi intenzione di entrare lo stesso?- chiedo

-volevo vedere come stavi- risponde semplicemente, aggiustandosi i capelli allo specchio.
Come può essere così bella?

-cosa ti importa di come sto?- chiedo ancora -ma quante domande fai?- esclama divertita

-non sono in vena di scherzare- dico seria.
Cerco di sorpassarla ed uscire dal bagno ma mi blocca

-perché sei scappata?- non stacca gli occhi dai miei -sei tu a domandare ora- alzo gli occhi al cielo
-rispondimi- deglutisco rumorosamente.

-dovevo fare la pipì, cosa si fa in bagno?- mento -hai gli occhi lucidi.- constata -dimmi cos'hai- dice dolcemente questa volta

-o non dire nulla, se non ti va- aggiunge posando una mano sulla mia guancia sinistra ed accarezzandola delicatamente.

Avevo così bisogno di lei.
Della sua voce.
Delle sue carezze.
In questo momento é l'unica cosa che conta per me.

-non voglio starti lontana- dico solo ciò prima di scoppiare in lacrime un' altra volta e gettarmi tra le sue braccia, già pronte ad accogliermi tra di esse.

-non ti lascio sola- passa lentamente una mano tra i miei capelli.
Ci tenevo a non farmi vedere da lei in questa condizione, ma in questo momento mi sento protetta, mi sento bene.

-andiamo a dormire va- esclama prima di lasciarmi un bacio sulla testa e prendermi la mano, in modo che io la segua nella sua camera.

-ed il gioco?- chiedo quando ci stendiamo sul letto -ancora domande- sbuffa circondandomi la vita con un braccio, ed avvicinandomi di più a lei.

-e comunque chi cazzo se ne frega di quel gioco di merda- riesce a strapparmi un sorriso.

-mi ha dato fastidio vedere Martina baciarti e te chiamarla "cucciola" ed accarezzarle la guancia- ammetto non guardandola, imbarazzata

-magari l'ho fatto per vedere la tua reazione- fa in modo che i miei occhi incontrino i suoi -l'hai fatto?- esclamo felice -ah boh- rimane vaga.

-vaffanculo- dico girandomi dall'altra parte.
-non sapevo che le bimbe fossero gelose e dicessero le parolacce-

ride facendo intrecciare la mia mano con la sua, e quando cerco di sciogliere il contatto si avvicina di più a me.

Subito dopo fa poggiare i miei capelli sul cuscino lasciando scoperto il collo, su cui posa diversi baci.
Sussulto, prima di accorgermi dei brividi che mi causa.

-buonanotte bimba-

Ritorno sempre da te.Where stories live. Discover now