Capitolo 14

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Pov's Lil
-angela- sento la voce della bimba che mi richiama, mentre accarezza i miei capelli. -é ora di svegliarsi- esclama.
Non mi muovo, beandomi delle sue carezze.

Mi lascia diversi baci sulla faccia, partendo dalla fronte, per poi andare sulle guance e agli angoli della bocca.
A questo punto mi irrigidisco, e lei se ne accorge.
Riesco a capirlo perché si allontana leggermente.

Ma io non volevo.

Controvoglia apro gli occhi e la ritrovo a guardarmi incantata
-ehi, so di essere bella, ma tu esageri- la prendo in giro, ottenendo un leggero pugno sul braccio in cambio.

-buongiorno- le dico poi, prima di posarle un bacio sulla guancia mentre lei arrossisce.
Adoro quando lo fa, é così innocente.

-buongiorno- esclama lei.
-come stai?- chiedo alludendo a ieri sera.
Vederla piangere é stato brutto, ma sono felice che si sia trovata tra le mie braccia.

-meglio- risponde accennando un sorriso -e grazie- aggiunge poi, mentre si poggia la testa sul mio petto.

Restiamo così per un po', finché la porta della mia camera non si apre e rivela Valentina.
Sarah fa per spostarsi, ma la tengo ferma vicino a me

-ehi piccioncine-, venite o no a fare colazione?- domanda mew
-ora veniamo, vai via- esclamo cacciandola e lei mi accontenta, non prima di un sorrisetto.

-che dici, andiamo?- mi chiede Sarah -se proprio dobbiamo- mi stiracchio ancora un po' mentre la minorenne si alza.

Mi porge una mano che afferro prontamente e mi tiro su anch'io.
Successivamente ci incamminiamo verso la cucina dove troviamo tutti

-eccoleee- esclama Nicholas quando ci vede -eccoci- sbuffo e mi avvicino ai pancake preparati da non so chi.
-buongiorno- dice Sarah imbarazzata prima di raggiungermi.

Inizio a mangiare quando arriva Martina -ti piacciono? Li ho fatti io- si rivolge esclusivamente a me, ignorando del tutto la bimba.

-molto, e a te?- domando io alla ragazza che mi é accanto -abbastanza buoni- esclama con voce leggermente infastidita.

Da gelosa é ancora più bella.

-grazie- dice Martina prima di andare a parlare con gaia.

-ti piacciono? Li ho fatti io- ripete Sarah cercando di imitare la voce della cantante riccia.
Finisco per scoppiare a ridere

-e poi perché le hai risposto "molto"?- continua con voce tutt'altro che divertita -perché é la verità, dovevo dirle che fanno schifo?- chiedo trattenendo un sorriso

-no- sbuffa poi, tornando a mangiare.
Mi avvicino di più a lei, vedendola ancora un po' "arrabbiata" -guardami- fa come le dico.

-penso che i tuoi pancake siano molto più buoni- le confesso e noto che cerca di non sorridere ma non ci riesce.

-ti odio- esclama, ma non ci crede neanche lei.

Ritorno sempre da te.Where stories live. Discover now