Capitolo 16

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Pov's Sarah
-ma quindi cosa siamo?- mi chiede Holy.
Stavamo parlando della nostra situazione, del fatto che non conversiamo da tanto

-nulla Holy, siamo amici- dico ovvia.
Cosa si aspetta?
Non ho mai provato nulla per lui.
Inizialmente lo reputavo carino, ma anche vedendo il suo carattere mi sono lentamente allontanata.

-okay- esclama andandosene senza degnarmi di uno sguardo.

Boh, chi lo capisce sto ragazzo.

Mi alzo dal divano e vado in cucina dove trovo gli altri ragazzi
-avete litigato?- mi chiede sofia -abbiamo chiarito in che rapporti eravamo- alzo le spalle

-e perché sembrava arrabbiato?- domanda ancora -gli ho semplicemente detto che siamo amici, non so che problemi abbia-
Le rispondo nella calma più totale

Intanto, però, sento degli occhi addosso, fissi su di me ed attenti ad ogni mio movimento.
Credo di sapere di chi si tratti.

Mi giro e la vedo.
Le sorrido dolcemente, e lei ricambia.

Non dice nulla, ma fa un cenno con la testa.
Non riesco a capire cosa significhi.

Successivamente si alza e va via.
Devo seguirla?
In ogni caso, é questo che faccio.
Arriviamo nella mia camera.

-volevi che venissi qui?- le chiedo -si- mi lascia un bacio sulla guancia che mi provoca un brivido.
Quando smetterá di succedere ciò?

-allora che hai detto ad Holy?- mi domanda, sedendosi sul mio letto.
-che siamo amici, a me non interessa- la raggiungo

-e chi ti interessa?- mi domanda con voce innocente.
Io, invece, avvampo.
Sapessi, angela.

-non so..- cerco di rimanere vaga e non balbettare.
-a me piace una ragazza- esclama lei.
Il cuore inizia a battere velocemente

-chi?- esclamo guardandola
-indovina- dice
-valentina non credo- mi ferma subito -ew, non é lei-

-così come non credo siano Marisol, gaia, lucia e sofia- annuisce.
-chi rimane?- mi chiede ghignando
-martina- pronuncio quel nome quasi con disgusto

-martina- ripete lei -é bella, non credi?- stringo le mani, infastidita -anche molto intelligente, ha una bellissima voce- continua, facendomi innervosire ancora di più.

Dopo si gira verso di me.
-non capisci proprio, vero?- domanda divertita.
Scuoto la testa.

-non mi piace neanche martina- le mie mani si rilassano, mentre lei posa una mano sul mio viso.

-resta solo una persona- sussurra, vista la vicinanza tra di noi.
Non rispondo.
Resto solo io.

Continuiamo a guardarci, avvicinandoci l'una all'altra secondo dopo secondo.
Le emozioni che provo sono indecifrabili.

Ad un tratto la porta si apre
-saraaah é pront- si blocca Marisol  quando ci vede -oh cazzo- si mette una mano sulla bocca.

Io ed angela intanto ci allontananiamo.
Lei sbuffa ed io divento paonazza

-dio, ma non avete proprio nulla da fare voi che entrate sempre nei momenti meno opportuni?- esclama.
Marisol si gratta la testa imbarazzata

-scusate, comunque é pronta la cena- dice mentre richiude la porta e se ne va.

-andiamo...a mangiare?- chiedo cercando di evitare il suo sguardo
-si, ma poi parliamo- mi prende il viso tra le mani, lasciandomi un bacio sulla testa prima di andarsene.

Cazzo, che ansia.

Ritorno sempre da te.Where stories live. Discover now