Capitolo 25

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Pov's Sarah
Si sente suonare il campanello.
Angela é qui.
Io mi alzo e vado ad aprirle, mentre mia madre chiama mio padre e mio fratello per farli venire.

-ehi- le sorrido quando la vedo e ricambia.
É parecchio nervosa, giocherella con le mani e non riesce a stare ferma

-tranquilla- le sussurro abbracciandola, per poi lasciarle un bacio sulla guancia.

La lascio entrare e ci dirigiamo in cucina.
Ci sono tutti

-ciao angela!- la saluta mia madre, prima di abbracciarla -salve signora- esclama la ragazza al mio fianco, in maniera imbarazzata

-oh non chiamarmi così, mi fai sentire più vecchia di quanto già lo sia. Sono Petra- le sorride ed angela ricambia -lo farò- risponde poi

-io sono il papà di sarah- dice mio padre, come se non si capisse -chiamami Marco- le porge una mano che prontamente afferra -angela-
-io sono Lorenzo- mio fratello ripete lo stesso gesto di mio padre.

Dopo ci sediamo a tavola, mentre mamma ci porta dei biscotti e del tè, rigorosamente alla pesca.

-allora, dicci un po' di te angela- esclama mia madre -beh..ho fatto lo scientifico ma non sono mai andata molto d'accordo con la scuola, preferivo dedicarmi alla musica.
Ho preso la prima chitarra alle mani all'età di tre anni e me ne sono innamorate, mentre mio padre mi ha trasmesso l'amore per il cantautorato- spiega

-che bello- dice mio padre.
Le sta facendo una buona impressione, ed a lui non piace mai nessuno.

-é stato difficile ambientarsi ad amici?- domanda mio fratello -inizialmente si, ma come é giusto che sia alla fine. Col tempo ho trovato un equilibrio come hanno fatto tutti. Mi ha molto aiutato legare con alcune persone, come ad esempio sarah- mi rivolge un sorriso.

-sapete, non sapevo foste così unite, in tv fanno vedere poco e nulla- prende nuovamente parola mia madre.

Forse perché non possono far vedere ciò che facciamo, mamma

-ed invece- dico io questa volta.

Continuano a farle altre domande prima che decida di portarla in camera con me.
Quando entriamo chiudo la porta e la osservo mentre si guarda intorno

-é bellissima- ammette sedendosi sul mio letto -modestamente, lo so- le rispondo raggiungendola.

Le circondo i fianchi con il braccio destro facendola stendere sul letto.
Mi fermo a guardarla prima che azzeri la distanza tra noi, baciandomi

-come sono andata con i tuoi?- mi domanda spostando lo sguardo sul soffitto -alla grande, mia madre già ti adora e sicuramente hai conquistato anche mio padre e mio fratello- le accarezzo la mano
-speriamo- dice lei per poi girarsi nuovamente verso di me

-ho già fatto i bagagli, tra tre ore parto- mi avvisa -che palle- sbuffo, mentre lei porta una mano sui miei capelli -solo quattro giorni- sussurra prima di baciarmi tutto il viso, dalla fronte alla mandibola.

-e poi la notte del 31 facciamo quello che vogliamo- dice ora con voce roca, mentre si sposta con i baci sul mio collo, per poi leccarlo.
Colta alla sprovvista gemo.

-cazzo amo stai zitta- si allontana velocemente, come se avesse preso la scossa, ed io rido
-é divertente il fatto che fai tanto la spavalda ma poi hai paura dei miei-
Esclamo, e sul suo viso emerge un piccolo broncio

-é divertente vedere che non riesci a non emettere suoni quando poso la bocca sulla tua pelle- ghigna dopo, riprendendosi
-fanculo- sono io quella imbronciata ora.

Subito mi raggiunge, sdraiandosi accanto a me e tirandomi a sé, oppongo resistenza cercando di allontanarmi, ma non me lo permette.

-sei una bambina- dice lasciando un bacio sul mio naso e accarezzando la mia guancia -ma mi piaci per questo- aggiunge, ed il mio cuore si scalda.

Passiamo altro tempo insieme, finché non ci rendiamo conto che é tardi e che lei deve partire.
Così, controvoglia, ci alziamo e torniamo dai miei

-io devo andare- esclama angela, mentre i miei posano l'attenzione su di lei -é stato un piacere conoscerti dal vivo- la prima a prendere parola é mia madre, che l'abbraccia stringendola a sé.

Sorrido, davanti a questa scena

-lo é stato anche per me, Petra- esclama lei, mentre le si avvicina mio padre -sono felice che Sarah ti abbia conosciuta, vedo che ci tieni a lei- dice mentre angela sorride

Che bella questa cosa.

-ciao angela, continua a spaccare e bada a mia sorella- esclama infine Lorenzo, rivolgendole un sorriso che ricambia -lo farò-

Dopo ci incamminiamo verso la porta.
-l'accompagno all'aeroporto- avviso i miei genitori, che acconsentono come se fosse una domanda.

Nel viaggio restiamo in silenzio, ma ci stringiamo forte le mani.
Quando arriviamo troviamo già lí Valentina che mi sorride

-ciao saretta- si avvicina -é stato bello conoscerti- mi abbraccia poi, in maniera inaspettata.
Dopo poco ricambio.

-inizio ad andare, angela fa in modo di non rimanere qua- dice all'amica che prontamente sbuffa.

Quando si allontana si gira nuovamente verso di me e mi bacia.
Mi bacia con passione, posando le mani sui miei fianchi e stringendomi di più a sé.

-ci sentiamo, ok?- dice mentre mi cosparge la faccia di baci -ti chiamo quando arrivo- esclama poi, staccandosi di poco.
-va bene- dico io, prima di baciarla ancora ed abbracciarla.

Si avvicina sempre di più all'aereo e rimango a guardarla, cercando di sorridere.
Quando sta per entrare si gira un ultima volta verso di me.

-SI O COR MIJ-

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scusate l'assenza, ma davvero in questi giorni non ho un briciolo di tempo🙏🏻

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