Capitolo 19

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Pov's Sarah
-tra quattro giorni é natale!- esclama Marisol, risvegliandomi dai pensieri.
Già, ed io, come tutto gli altri, tornerò dalla mia famiglia.
C'è solo una cosa che mi fa dispiacere:non poterlo passare con Angela.

Tra me e lei le cose vanno a gonfie vele.
Passiamo tutto il tempo insieme, praticamente.

Ogni sera a letto parliamo di tutto ciò che ci é capitato nella giornata, ci diamo consigli e ci facciamo le coccole, prima di addormentarci una tra le braccia dell'altra.

Fin da piccola ho festeggiato il Natale, ed in generale le feste, con i miei genitori, mio fratello ed i miei nonni, materni e paterni.

Io e Lorenzo ogni ventiquattro di dicembre ci mettevamo nascosti dietro il tavolo ad aspettare babbo natale, ma puntualmente ci addormentavamo e il giorno dopo ci ritrovavamo a letto, con i regali sotto l'albero.
Tutto ciò fino all'età di 11 anni, ma continuiamo ancora a scherzarci su.

Ho sempre adorato giocare a tombola ed a carte con i nonni, che mi lasciavano vincere.
Ho sempre adorato vedere mamma e papà indaffararsi per preparare il perfetto cenone di natale.

Ho sempre adorato vedere la famiglia riunita.

Ma quest'anno c'è anche lei, c'è anche angela.
Saremo lontane per tre giorni, ma mi mancherà da matti.

Inoltre non so neanche come e quando dire a casa che sto con una ragazza.
Non so come la prenderanno, e ciò mi fa un po' paura.

-perché hai un' espressione corrucciata? É una cosa bella il Natale no?- mi domanda proprio la donna sempre al centro dei miei pensieri

-si, certo- le rispondo, non convinta -ma?- dice retorica lei -ma saremo lontane- fa incastrare le nostre mani
-lo so, ma per poco, a capodanno saremo insieme- cerca di rassicurarmi ed annuisco.

-e invece...come dovrei dire ai miei che stiamo insieme? Non ho mai avuto delle ragazze- abbasso gli occhi, ma angela fa in modo che incontrino nuovamente i suoi

-prima di tutto sappi che non é un cosa di cui devi vergognarti- mi accarezza le dita -e poi puoi dirglielo quando te la senti, non é un problema. Ti vogliono bene, sono sicura che lo accetteranno.
Ricordo che quando dovevo dirlo ai miei ero nella tua stessa situazione, ma alla fine mia madre mi ha risposto con "ce l'hai fatta finalmente" e mio padre "sarò felice di aiutarti con le ragazze" con aggiunta di occhiolino-
Ride, provocandomi lo stesso effetto.

Sono così felice di averla al mio fianco.
É l'unica in grado di calmarmi, sempre.
Che sia una cosa sciocca o molto importante, lei c'è.

Mi fiondo sulle sue labbra, baciandola con passione
Ricambia, e poggia le mani inizialmente sui miei fianchi, poi scende sempre di più.

-avete bisogno di una camera?- domanda kumo, prendendoci in giro e ricordandoci di essere in cucina.
É da quando abbiamo detto a tutti di stare insieme che ci prendono in giro. -vaffanculo- gli dice in risposta angela.

Poi mi prende per mano e mi trascina nella sua stanza, dove per fortuna non c'è nessuno.
Riprende a baciarmi, facendo danzare le nostre lingue.

Le porto le mani dietro il collo, tirandole leggermente i capelli.
Lil posa le mani sul mio fondoschiena.

Dopo poco mi aggrappo a lei con le gambe.
Mi mantiene e poi mi fa sedere su un comò lì vicino.
Prende a baciarmi il collo ed io ansimo, appoggiando la testa al muro.

Ad un tratto la porta si apre e rivela Dustin, che ci guarda sconvolto.
Io ed angela ci allontaniamo, imbarazzate.

-vaaaado da simone- esclama dopo poco, lasciandoci nuovamente sole.

Io e Lil ci guardiamo e scappiamo a ridere, prima che le lasci un bacio a stampo.

-sai cosa? Il 26 vengo da te, se vuoi- esclama, lasciandomi sconvolta.

Ritorno sempre da te.Where stories live. Discover now