14-Safe House

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(2 Febbraio)

Il ticchettio che produceva la mano di Gabriel contro il manubrio, l'unico rumore che vi era in auto.

Nessuno dei due parlava da un bel pezzo.

Prima di salire nell'automobile Gabriel le aveva solo detto di non preoccuparsi.

<Si sistemerà tutto>
Le aveva sussurrato poco prima di aprire lo sportello.

Le aveva dato fastidio.

Sapeva aprirlo da sola e in più non era più così sicura che la situazione fosse benevola.

Guardò fuori dal finestrino, poi davanti a sé .

Il tempo stava peggiorando, delle nuove comparvero nel cielo ceruleo, ma il torpore non accennò ad andarsene.

Passarono diversi quartieri, nessuno decaduto, Cass non vide il minimo segno di povertà, sembrava il posto più bello al mondo in cui vivere, eppure
tutta quella perfezione cominciò a disturbarla.

Arricciò il naso.

<Ti da fastidio?>
Chiese lui.

<Cosa?>

<le mie dita, quel rumore >

"Oh no"

Scosse la testa, tutto era meglio del silenzio.

<Assolutamente no>

Gabriel fermò l'auto pochi momenti dopo.
Cassandra capì che erano arrivati a destinazione o almeno lo sperò.

Lui scese , così lei lo precedette in tutta fretta, aprì lo sportello prima che avesse potuto raggiungerla.

G. alzò le sopracciglia per un attimo, poi annuì.

La ragazza sperò che avesse capito che non era una bambina, né una stupida.

Lo seguì, fino ad un punto.

Gabriel si fermò , guardò in giro e mi le fece segno di aspettare lì un momento.
Cassandra aggrottò le sopracciglia.

Bussò due volte sul vetro di una Mercedes nera con i vetri oscurati, che si abbassano poco dopo.

<Ah siete voi >
Disse lui rivolgendosi a qualcuno dentro l'auto , e fece segno alla ragazza di avvicinarsi, senza timore.

<Loro sono Phil e Andy>

Li salutò.

<Non sapevo che avresti avuto una scorta, credevo...>

Lei capì immediatamente cosa intendeva Gabriel.

<Piacere di conoscervi>
Sussurrò , guardandoli in volto.

Phil era moro, sulla cinquantina, le sorrise in modo comprensivo.

<Puoi stare tranquilla, qui ci siamo
noi!>
Affermò Andy.

Biondo, non più di trent'anni, sarebbe sembrato molto più giovane, se delle rughe provocate d'allora stress, non avessero rivelato la sua vera età.

<Va bene>
Annuì Gabriel, e si guardò intorno un'altra volta.

<Sarai più al sicuro così>
Pensò a voce alta, non voleva che le succedesse nulla.
Sì meritava un po' di pace.

Gli occhi neri di Cassandra indugiarono più sull'uomo che sugli agenti, dopo quella frase.

Le sembró che si stesse preoccupando un po' troppo, in fin dei conti se l'era cavata per mesi interi senza di lui, senza l'FBI, senza alcuna persona che la proteggesse, almeno fino a sessanta giorni prima .

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